C’è un angolo a Varese dove si può respirare concretamente il Kung-Fu e tutto ciò che deriva dalla celebre arte marziale cinese: il merito è di Davide Franchi e della sua Scuola di arti marziali cinesi Kung Fu Tang Lang in cui, per l’appunto, vengono insegnate le sfumature del Kung-Fu. Il trentacinquenne Maestro varesino, di Comerio, ci apre le porte della sua scuola e ci svela le differenze stilistiche e di concetto fra tre tipologie di combattimento.

Come si avvicinò alle arti marziali cinesi?
“Il mio primo approccio a queste discipline fu principalmente favorito dal fatto che guardavo i film di Bruce Lee, nel quale il celebre Maestro e attore sino-americano dimostrava un’ assoluta padronanza del Kung-fu, una fluida coordinazione del corpo, e anche molta intensità nelle tecniche espresse. Il Kung-Fu vive anche in tutto ciò che riguarda le nostre passioni e attività quotidiane, e personalmente ne insegno lo stile Mantide Religiosa oltre al Jun Fan Jet Kune Do e al Sandà, conosciuto più comunemente come Kickboxing cinese”.

Quali sono le origini del Kung-Fu stile Mantide Religiosa?
“La sua codificazione fu attribuita al Maestro Wang Lang, originario dello Shandong, una regione orientale della Cina, il quale osservando il movimento di una mantide religiosa mentre combatteva contro una cicala, notò alcuni valori della filosofia del Tao tra i quali l’eleganza, la morbidezza, l’agilità, la resistenza e la forza: scelse così di ispirare l’uso delle braccia e delle gambe nel suo Kung-Fu proprio alla Mantide Religiosa. La differenza principale tra gli stili del Nord e quelli del Sud della Cina è quella che i settentrionali, essendo originari di aree montuose, richiedevano molta più agilità e dinamicità nel combattimento, mentre i meridionali, provenendo dai territori più pianeggianti, si caratterizzavano per la loro staticità e l’esigenza di forza isometrica nei duelli. L’esempio di uno stile del Nord, il più celebre, è quello dello Shaolin, mentre uno del Sud molto famoso è il Wing Chun”.

Quali sono le caratteristiche del Sandà o Kung-Fu sportivo?
“Tra i nostri atleti ci sono anche donne e bambini, per ora tutti amatoriali; sarebbe ideale poter disporre in futuro anche di allievi agonisti che svolgeranno delle gare di Sandà o combattimento sportivo del Kung-fu. Il Sandà nacque con lo scopo di creare dei duelli nei quali gli atleti non si danneggiassero: per sconfiggere l’avversario bisogna mandarlo ko con un colpo o una proiezione. Il Kung-Fu sportivo è molto simile alla Kickboxing cinese e si combatte utilizzando i guantoni, caschetto, para-tibie e paradenti: non sono ammessi né i colpi alla gola né ai genitali e neanche quelli di gomito, ma sono previsti invece i calci e i pugni. Lo studio delle tecniche in salto, acrobatiche e coreografiche del Kung-Fu sportivo, è noto con il termine cinese di Wushu. In Cina, già durante la dinastia dei Song, il Kung-Fu tradizionale si svolgeva sui Lei Tai, delle pedane alte due metri, sulle quali i Maestri si sfidavano fra loro, ma non si trattava assolutamente di combattimenti regolamentati”.

Cos’è il Jet Kune Do?
“Letteralmente dal cinese si traduce come “via del pugno intercettatore”, ed è un genere di combattimento codificato da Bruce Lee, che creò una sintesi tra le tecniche del Kung-Fu da strada e i movimenti da ring caratteristici della Boxe Inglese. Il Jet Kune Do, nel complesso, include anche dei principi del Judo giapponese della lotta in stile libero e del Kali filippino, utilizzato dagli indigeni di quei territori all’epoca dei conquistadores spagnoli. Il Jet Kune Do è in generale considerato un metodo per una possibile difesa personale, da impiegare solo ed esclusivamente in caso di ipotetiche aggressioni”.

Qual è lo scopo del manichino di legno in allenamento?
“Consente lo studio degli angoli durante il combattimento e anche di sferrare dei colpi molto forti a breve distanza. Nelle fasi di preparazione il Kung-Fu prevede anche l’impiego di armi, come il bastone lungo, il pugnale, la sciabola, il talang o spada a due manici, che sono molto utili a prolungare le braccia e aiutano a capire meglio il modo di muoversi con il corpo. In Cina erano in origine attrezzi da lavoro adattati dai contadini a scopo difensivo, mentre i cavalieri e il ceto nobiliare avevano la possibilità di usare le spade e gli scudi”.

Cosa occorre dimostrare durante un’esame di Kung-Fu?
“Ogni cintura ha delle sue tipologie di allenamento e durante gli esami, per raggiungere il livello successivo, l’allievo deve dimostrare la corretta conoscenza ed esecuzione delle tecniche, oltre a saper affrontare il combattimento e dare in generale una vera prova di resistenza e forza”.

Nabil Morcos

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