Una stagione tra alti e bassi, alternata da prestazioni convincenti accompagnate dal bel gioco e altre decisamente meno brillanti in termini di performance e risultati. La Varesina ha chiuso la sua annata sfiorando il treno che conduce ai playoff ma raggiungendo comunque l’obiettivo minimo della salvezza, creando presupposti molto interessanti per l’immediato futuro.

Arrivato il tempo dei bilanci annuali, ecco le pagelle di fine stagione del reparto avanzato dei rossoblù. Doverosa però una premessa: non troverete alcun voto al di sotto della sufficienza. La ragione di questa scelta risiede nella volontà di sottolineare gli aspetti positivi di ciascun giocatore, cercando di offrire spunti dai quali ripartire ad agosto.

CENTROCAMPISTI

Federico Biaggi 6 – Qualità di calcio e controllo di palla, caratteristiche spesso sfruttate a partita in corso da mister Spilli per cercare di capitalizzare corner e punizioni. A volte lezioso con la sfera tra i piedi, il centrale di proprietà del Genoa non è riuscito a ricavarsi un ruolo primario all’interno dell’undici titolare, ma ha sempre risposto presente quando chiamato in causa. Funzionale.

Lodovico Donizetti 6 – Gioca solo il girone d’andata, nel quale è stato una presenza costante sia da titolare che da subentrato. Il mercato dicembrino ha portato in dote diversi cambiamenti che lo hanno fatto arretrare nell’ordine gerarchico, collezionando comunque 12 presenze preziose condite da un assist proprio nella sua ultima apparizione contro il Real Calepina (21 dicembre 2022). Concreto.

Kalagna Gomis 7 – Gambe tentacolari e instancabile spirito di sacrificio: in alcune situazioni sembrava di rivedere l’ex Juventus Momo Sissoko, non a caso soprannominato “La Piovra”. A volte era più frequente vederlo in terra a sradicare palloni che in piedi a giocare la sfera verso i compagni. Arrivato a dicembre, debutta subito dal primo minuto contro il Desenzano e diventa una presenza costante del centrocampo rossoblu. Piedi magari non educatissimi, ma qualità come corsa e senso della posizione servono come l’ossigeno. Rubapalloni.

Roberto Grieco 7,5 – Regista, metronomo, motore: con lui certi epiteti sorgono spontanei. Detta il possesso e i tempi del gioco, abbassandosi fino alla linea difensiva per ricevere il pallone e smistarlo in avanti per la sortita offensiva. A ciò abbina corsa e capacità di contrasto, qualità che lo rendono pressoché insostituibile. Protagonista del trionfo della Recanatese lo scorso anno, il figlio d’arte (suo padre Vito giocò nel Crotone di Gasperini e oggi allena la Primavera della Spal) porta in dote 26 presenze di classe arricchite da un assist. Preciso.

Thoma Kate 6,5 – Elemento preziosissimo nello scacchiare rossoblu. Esterno alto, centrale, punta: quest’anno lo abbiamo visto praticamente in tutte le posizioni dalla mediana in su. L’idolo dei tifosi inizia la stagione in sordina, tra apparizioni fugaci e una squalifica di tre giornate, divenendo fondamentale ma dicembre in poi. Indossa la fascia di capitano nei vittoriosi match contro Arconatese e Caronnese e si regala la gioia del gol contro il Franciacorta, il tutto in 26 presenze complessive. Polivalente.

Luca Malvestio 7 – Inesauribile è l’aggettivo corretto per lui, poiché condensa in un’unica parola le qualità di questo elettrico centrocampista. L’ex Verbano si spende con uno spirito di sacrificio encomiabile, combinando una fortissima carica agonistica (che sovente sfocia nell’impeto) ad un’apprezzabile capacità di attaccare lo spazio. Presenza costante per tutto l’arco del torneo, ottiene ben 31 gettoni impreziositi da un gol e tre assist. Granitico.

Mattia Marin 6,5 – Vero, le presenze a fine stagione sono solamente 7, ma quasi tutte da titolare ed essenziali per guadagnare punti esperienza. Per le prime dodici uscite osserva i compagni dalla tribuna, fino alla chiamata del 27 novembre, quando Spilli lo convoca ancora minorenne per giocare dal primo minuto nella vittoriosa trasferta di Seregno. Un esordio coi fiocchi in cui dimostra di avere le carte in regola per giocare nel calcio dei grandi; saggiamente predilige le giocate efficaci, ma non ha paura di assumersi dei rischi. Futuribile.

Claudio Poesio 8,5 – Vero deus ex machina della squadra, il genere di centrocampista tuttofare che ogni allenatore vorrebbe avere in rosa. Un vero calciatore box to box: segna (tanto) e fa segnare, corre e rincorre, tra un contrasto vinto e una ripartenza efficace lo si vede praticamente in ogni zona del campo. Il momento più alto della stagione? Semplice, la spettacolare tripletta casalinga inferta al Città di Varese, in un match che rimarrà scolpito per sempre nella storia della società e nella memoria dei tifosi. Il capitano rossoblu ha saltato solamente cinque partite, mettendo a referto 32 presenze corredate da 10 reti e un assist. Eterno.

ATTACCANTI

Francesco Casolla 6,5 – Giunto a dicembre dall’Avezzano, l’esperto attaccante romagnolo segna all’esordio contro il Real Calepina, capitalizzando al meglio la mezzora concessa da mister Spilli. Nelle 14 presenze totali fa contare il suo peso specifico con scatti filtranti e piedi istruiti, grazie ai quali riesce a siglare tre gol, due assist e un penalty guadagnato. Con Gasparri, Poesio e Orellana, forma una trequarti tutta estro e creatività. Estroso.

Tommaso Clerici 6,5 – Un bel mix di sostanza e qualità è quanto messo in mostra dal classe 2004 alla sua prima stagione in prima squadra. Al trequartista ex Inter non è mancato certo il coraggio per tentare la giocata che più volte lo ha portato vicino alla prima gioia personale, distinguendosi anche e soprattutto per un grande impegno profuso a sostegno dei compagni di reparto. 17 presenze, quattro delle quali dal primo minuto, sono senza dubbio un bel biglietto da visita in vista della prossima stagione. Convincente.

Marco Gasparri 8,5 – Utilizzando il gergo inglese, è lo “shadow striker” della Varesina: per buona parte della partita sembra che la palla non finisca mai dalle sue parti, maggiormente impegnato a fare copertura sulla linea del centrocampo, poi tutto d’un lampo si fa trovare al posto giusto nel momento propizio per infilare il portiere avversario. Le sue giocate mettono in difficoltà qualsiasi difensore, bravo com’è a smarcarsi e a saltare il marcatore di turno per accentrarsi e colpire a rete. Con 10 reti è il capocannoniere della squadra al pari di Poesio, ma qualche clamorosa traversa ha frenato uno score che meritava d’essere ben più ampio. Tanto essenziale da aver saltato solo due partite in stagione, issandosi su tutti grazie alle 35 presenze raccolte. Determinante.

Marcelo Orellana Cruz 7 – Segna e convince fin da subito, marcando il tabellino contro il Desenzano in Coppa e contro il Villa Valle al debutto in campionato. La fisicità, le movenze e il gioco prettamente col mancino portano a rivedere qualcosa del connazionale Dybala, sebbene talvolta sembri un po’ troppo innamorato del pallone. Marcatore da trasferta, quattro dei suoi 5 gol complessivi arrivano fuori casa, ma è a Venegono che gioca la sua miglior partita stagionale: nel poderoso 5-2 contro il Seregno, serve gli assist per Gasparri e Tedesco e firma la rete che regola i conti. A fine stagione le presenze sono 33, a conferma della fiducia che si ripone in lui. Con qualche accorgimento tecnico e mentale, può diventare un trequartista formidabile. Fantasista.

Giacomo Sali 6,5 – Arriva in prima squadra con una certa aspettativa, avendo trascinato la sua Juniores alla vittoria del campionato lo scorso anno, ma riesce a passare l’esame senza particolari difficoltà legate al salto di qualità. Si regala il primo gol già alla seconda giornata, entrando a dieci minuti dalla fine e siglando il definitivo 3-1 sul Breno. Il suo costante pressing alto, la facilità di corsa e la bravura negli inserimenti lo rendono un prezioso interprete sulle fasce e Spilli, infatti, lo utilizza per ben undici volte su 21 presenze complessive. Predestinato.

Giuseppe Tedesco 8,5 – Il bomber che la Varesina e i suoi tifosi attendevano, desiderosi di aggiornare lo spartito contenente i cori dedicati. Anche lui giunto a dicembre, Spilli gli concede mezzora contro il Villa Valle e da quel momento non lo toglie praticamente più. L’attaccante di Altamura lo ripaga con ben 8 reti e un assist messi a referto in 18 partite, divenendo il vero protagonista del girone di ritorno rossoblu. Segna praticamente in tutti i modi, gettandosi sul pallone con la fame di chi fa del gol il principale nutrimento. Pressa con instancabile costanza, sportellando continuamente con gli avversari e andandoci a muso duro con la superbia di chi sa quel che fa. Se fosse arrivato l’estate scorsa… Dominante

ALLENATORE

Marco Spilli 7,5 – La sua mano è ben visibile sul rendimento della squadra: partiti con l’obiettivo della salvezza, la sua Varesina ha viaggiato per tutta la stagione nella zona alta della classifica, stazionando per diverse giornate in zona playoff e venendo svanire quel sogno solo alla fine. Ha sempre avuto ben chiaro quale fosse l’ossatura della squadra e come utilizzare al meglio i suoi interpreti, concedendosi anche interessanti esperimenti. Come da lui ammesso, la squadra ha concesso qualche gol di troppo e vissuto di frequenti alti e bassi; migliorando la fase difensiva e la solidità mentale, abbinate al gioco offensivo che non è mai mancato durante il torneo, questa squadra può essere la rivelazione del prossimo anno. Lungimirante.

Dario Primerano

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