Quattro mesi di inibizione e 600€ di multa al Città di Varese: questa la pena inflitta al presidente biancorosso Stefano Amirante lo scorso 25 maggio dal Tribunale Federale Nazionale.

Il motivo? A spiegarlo è lo stesso numero uno biancorosso che dopo aver beneficiato della giustizia a tavolino (con la vittoria per 3-0 sulla Folgore Caratese che ha di fatto salvato il Varese dalla retrocessione) si trova questa volta a pagare in prima persona: “Tutto è partito da un esposto anonimo commenta Amirante che ha segnalava come io avessi continuato a fare il presidente nonostante l’inibizione ricevuta per la questione Ezio Rossi“.

Le motivazioni del Tribunale saranno rese note nei prossimi giorni, ma il presidente preannuncia già un ricorso: “Una volta lette le motivazioni mi muoverò perché sono certo di non aver fatto nulla di ciò che mi era impedito fare. Ad esempio ho subito delegato per le firme il nostro segretario Alessio De Carli e, tra le altre cose, non sono mai entrato nello spogliatoio durante le partite. Sono sicuro di essermi sempre mosso all’interno di quanto mi era permesso dalle norme“.

TC

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