Dopo l’avvincente anno trascorso sulla panchina rossoblù, culminato con l’accesso alla finale dei playoff, mister Baratelli e l’ambiente Jeraghese si sono rilanciati alla ricerca di uno step ulteriore. La campagna acquisti ha rinforzato la rosa che, tuttavia, sta facendo fatica a trovare il giusto equilibrio una volta scesa in campo. La stagione è lunga e il campionato molto equilibrato, ma il mister non ha dubbi sul fatto di riuscire a trovare le giuste soluzioni ai problemi evidenziati in questo avvio di campionato con il lavoro e il sacrificio.

Una stagione iniziata con aspettative molto alte, in cui l’obiettivo prefissato era quello di migliorare il risultato dello scorso anno. Per fare meglio rimane solo la possibilità di conquistare la promozione o c’è qualcos’altro da poter fare per considerarsi soddisfatti?
“Quest’anno ci sono molte aspettative in tutto l’ambiente, poi bisogna essere bravi a rispettarle. A me piace volare basso, partendo da sacrificio e lavoro. Tutti vanno al campo per vincere, ma quando si creano aspettative diventa complicato gestirle perché è difficile accontentare tutti. Noi ci proveremo fino alla fine, ma il campionato è estremamente equilibrato dopo la rimozione della regola dei fuoriquota e questo complica molto il percorso da fare”

Le tre vittorie consecutive per iniziare il campionato ti avevano dato ancor più fiducia nella squadra o ti aspettavi questo tipo di partenza?
“Abbiamo dovuto rivedere il modo di giocare per inserire qualche giocatore, ma l’avvio non mi ha sorpreso, come non mi hanno sorpreso i risultati successivi: abbiamo fatto fatica a trovare la giusta compattezza in campo”.

Dopo l’avvio sprint avete notevolmente rallentato i ritmi con quattro pareggi nelle ultime sei giornate, a cos’è dovuto questo cambio di marcia?
“C’è di mezzo un po’ tutto: noi abbiamo commesso errori e non siamo stati in grado di chiudere le partite, ma anche gli arbitri hanno commesso delle sbavature notevoli. Come detto prima non abbiamo trovato l’equilibrio e, senza quello, non si va da nessuna parte. I miei ragazzi sanno che non sono contento di quello che sto vedendo e che devono dare qualcosa in più”.

Nell’ultima giornata avete ritrovato la vittoria contro un avversario molto combattivo come la Valcuviana, pensi possa dare slancio in vista dei prossimi impegni?
“Domenica abbiamo fatto un’ottima partita: siamo scesi in campo con sei giovani che mi hanno dato grandi soddisfazioni e sono molto contento perché tutti devono essere partecipi. Abbiamo fatto veramente bene con una linea difensiva completamente rimaneggiata e siamo partiti con la giusta mentalità e rabbia agonistica. Abbiamo a disposizione una rosa lunga e tutti troveranno spazio perché mi piace coinvolgere tutti”.

La classifica è rimasta estremamente corta dopo le prime nove giornate, ti saresti immaginato così tante squadre raccolte in 9 punti?
“Assolutamente sì. L’avevo detto in estate: togliendo i fuoriquota obbligatori il campionato sarebbe diventato più equilibrato, dando la possibilità di perdere punti con chiunque. Basti guardare alle squadre che sono davanti: la France Sport so che lavora molto bene, ma anche Eagles e Valcuviana hanno ricucito il gap. Mi aspettavo sinceramente qualcosa di più dalla Valceresio, ma sta trovando qualche difficoltà nel cambiare marcia, pur rimanendo convinto che verrà fuori nel lungo periodo. L’anno scorso c’eravamo noi, il Don Bosco e il Caravate e nessuna di queste ora comanda la classifica”.

La prossima volta che scenderete in campo sarà contro un Bosto in rapida ascesa, cosa dobbiamo aspettarci dalla partita?
“Noi vogliamo fare bene perché stiamo ancora cercando la prima vittoria casalinga e vogliamo regalare qualche gioia ai nostri tifosi che ci seguono sempre. Con Iori ci siamo affrontati spesso, anche in Promozione, e so che è un allenatore estremamente pragmatico. Sarà una partita fisica e maschia, ma ci saranno tanti singoli di qualità da una parte e dall’altra che potrebbero risolvere la sfida”

Andrea Vincenzi

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