Non si nasconde la Besnatese, che dopo una stagione al di sotto delle aspettative ha scelto di alzare l’asticella e puntare dritto ai playoff. Complice un campionato sulla carta più aperto degli ultimi anni, senza chiare favorite come lo sono state Solbiatese e Saronno, il Biscione ha fatto un mercato importante per provare a giocarsi le sue carte. Alla nona stagione consecutiva in Promozione, d’altronde, è legittimo provare a compiere un ulteriore salto di qualità. Protagonisti della campagna acquisti come sempre Paolo Pozzi, promosso a direttore generale, insieme alla new entry Simone Borrelli, alla prima esperienza da direttore sportivo dopo anni nello staff tecnico della Sestese.

Alla presenza del sindaco di Besnate Giovanni Corbo, da cui la società si aspetta un’accelerata sul campo sintetico che darebbe grandi benefici non solo alla prima squadra ma anche nell’organizzazione del lavoro col settore giovanile, è stato Pozzi a fare gli onori di casa: “Chiaramente il primo obiettivo è mantenere la categoria, ma non abbiamo paura di nessuno e andiamo a giocarcela con tutti. Rasini è il nostro Ferguson, finché vuole restare a Besnate per me non si tocca. Mi piace la sua filosofia di un calcio propositivo, noi non ci siamo mai chiusi e andiamo a giocare a viso aperto contro tutti.”

Per Simone Borrelli è stata la prima uscita pubblica coi colori dei Biscione: “Sono contento di essere qui a Besnate, ringrazio la famiglia Pozzi per la bellissima possibilità che mi hanno dato e che cercherò di ripagare con il massimo impegno. Abbiamo fatto una squadra con idee, energia e fantasia. Siamo soddisfatti e consapevoli che la squadra crescerà giorno dopo giorno con il lavoro sul campo di Mister Rasini. La rosa è completa al 90%, vediamo il restante 10% cosa porterà. In questi due mesi che sono qui ho potuto conoscere l’ambiente e devo dire che è molto bello, dove si vive di rapporti umani come una grande famiglia, proprio come piace a me. Sono sicuro che onoreremo la maglia sempre”.

Il ds ha fatto subito valere le sue conoscenze tecniche per puntellare la rosa con acquisti mirati, ultimo il colpo Marco Caccia presentato proprio ieri sera al pubblico e alla stampa. Oltre all’attaccante classe 1999 proveniente dal Cas Sacconago, dove ha segnato 24 gol nelle ultime due stagioni, gli altri innesti sono: Alessandro Cattaneo (difensore 2001 dall’Ardor Lazzate), Edoardo Praderio (difensore 2003 dalla Castellanzese), Fabio Maggioni (difensore 2003 dal Gallarate), Manuel Esteri (centrocampista 1994 dal Gavirate), Riccardo Nalesso (centrocampista 1998 dal Briga), Alessandro Ghilardi (centrocampista 2004 dal Gavirate), Mattia Cinotti (attaccante 1991 dal Victoria Samarate Ferno) e Lorenzo Pedron Messina (attaccante 2004 dalla Solbiatese).

Innesti che si vanno ad aggiungere a una base solida di calciatori confermati: Fabio Comani, Nicola Brivio, Leonardo Puricelli, Gabriele Asprella, Luca Comani, Nicolò Dall’Omo, il besnatese Simone Mastrogiacomi, Stefano Boccia, Giorgio Cardani, Mattia Marinuzzi, Demis Manica e Edoardo Meneghini. Le sorprese per mister Rasini potrebbero non essere finite qui, visto che la società vorrebbe perfezionare la squadra con un altro portiere e un ultimo colpo, per cui si stanno vagliando le opportunità che offre il mercato. La campagna acquisti chiude tra più di un mese e ogni club resta vigile anche durante le vacanze per non farsi cogliere impreparato nel caso si presentasse l’occasione per rinforzare la rosa.

Al tecnico spetterà quindi l’arduo compito di fare le scelte migliori ogni settimana: “Il mercato è stato importante quindi sono contento di avere la pressione di dover far bene. L’anno scorso ci è mancato qualcosa come profondità dalla rosa, anche per colpa di qualche infortunio di troppo, così quest’anno abbiamo colmato la lacuna. Io voglio che le mie squadre facciano gioco e cerchino di divertirsi, pertanto la campagna acquisti è stata improntata nel cercare giocatori con queste caratteristiche”. La ripresa degli allenamenti è fissata per il 19 agosto, cinque giorni più tardi è in programma l’amichevole contro l’Accademia Inveruno.

Alex Scotti

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