La straordinaria stagione 2022/23 dell’HCMV Varese Hockey resterà per sempre nella storia: al primo anno di vita, il nuovo corso giallonero targato Carlo Bino e Matteo Malfatti ha portato i Mastini al doppio trionfo in Coppa Italia e in campionato.

Una cavalcata inesorabile da parte di un gruppo che, giorno dopo giorno, ha preso sempre più consapevolezza nei propri mezzi e, spinto da un fantastico pubblico in crescita esponenziale, ha alzato per due volte una coppa nel rinato Palaghiaccio di Via Albani, quell’Acinque Ice Arena che si è trasformata nel cuore pulsante di Varese.

I Mastini non hanno vissuto di individualità perché ognuno ha contribuito alla scalata arricchendo il proprio palmares di due trofei. Ogni giocatore, però, porta nel cuore un momento speciale e Marcello Borghi ci svela il suo: “Dopo una stagione del genere non è facile scegliere una singola partita: mi sono divertito molto in regular season a Caldaro contribuendo in maniera sostanziale alla fase difensiva, ma credo che una delle mie migliori partite sia stata Gara3 di semifinale contro Pergine: dopo la sconfitta di Gara2 era una partita non semplice da approcciare, ma l’abbiamo fatto al meglio. Io, Piroso e Vanetti siamo riusciti a segnare e disputare un ottimo match a livello di linea. Devo poi dire che tutte le sette gare della serie finale sono state uniche e particolari al tempo stesso; in particolar modo cito Gara3 per via della tripletta. In generale, comunque, potrei parlare di ogni partita dalla regular season a Gara7 di finale perché ogni match è stato importante, nel bene e nel male, per le vittorie di quest’anno”.

Il mio rapporto con il pubblico è particolarecontinua Borghiperché ho avuto la fortuna di giocare a Milano e Varese. Mi piace giocare davanti a tanta gente sia in casa che in trasferta, magari prendendo anche qualche insulto, ma quest’anno è stato incredibile: sembrava di essere sempre in casa! Vedendo il Palaghiaccio pieno ho pensato spesso a quando ero bambino e andavo a vedere i vari Della Bella, Iannone, Sisca e Pittis al Palalbani sognando di poter giocare al massimo livello a Varese in uno stadio pieno e alla fine l’abbiamo riempito davvero riuscendo pure a vincere. Io spero davvero che sugli spalti, tra i tanti tifosi, ci siano stati anche tanti bambini che grazie a noi e alla società abbiamo iniziato ad amare questo sport e sognare di giocare a hockey ad alto livello per la propria città; questa sarebbe la nostra vittoria più grande. Quando siamo usciti per entrare in campo in Gara7 mi sono venuti i brividi e ho subito pensato che sarebbe stato impossibile perdere quella partita, non con quel pubblico, non con questo gruppo di giocatori, uomini, amici e fratelli che abbiamo creato nello spogliatoio. Abbiamo vinto per noi, per loro, per Carlo e tutta la famiglia Bino, per Matteo, per Max, per Kito e per Varese: è stato bellissimo, godiamocela!”. 

#23 – MARCELLO BORGHI

Rinnovo scontato, ma sudato a livello di attesa (15esima firma) per uno dei giocatori simbolo dei Mastini: l’attaccante classe ’93 si è confermato un diesel: inizio soft per poi carburare nelle partite che contavano davvero e quando il disco scottava non ha mai deluso. I 60 punti a referto parlano per lui, ma ai numeri Marcello Borghi preferisce la sostanza: in attacco o in difesa non importa (giocherebbe pure in gabbia se servisse), sul ghiaccio fa sempre sentire il ringhio del Mastino.
Partite giocate: 44
Goal: 28
Assist: 32
Punti: 60

Matteo Carraro

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