Finisce con una vittoria straordinaria per 93-86 la partita della Pallacanestro Varese contro la Happy Casa Brindisi. I biancorossi conquistano due punti d’oro nella bagarre salvezza che ora la vede più in corsa che mai. Andiamo a vedere i voti di serata in casa biancorossa.
Ross 6.5: L’inizio non è dei migliori. Fatica contro la coppia Mascolo-Bowman che lo limitano come meglio possono, riducendone inventiva e verve offensiva. Nel primo tempo anche parecchio nervosismo per il prodotto di Pepperdine che però, nella ripresa, torna a fare quello che sa, alza i giri del motore e colpisce, soprattutto in penetrazione centrale, bucando la difesa pugliese. In difesa è sempre presente con grinta e intensità che gli costano l’ennesima uscita per 5 falli, frutto però di un atteggiamento gladiatorio solo da elogiare.
Woldetensae 8: Cambia il quarto, dal secondo al terzo ma non la sostanza: quando Tomas si accende non ce n’è per nessuno. Inizia bene, soprattutto da un punto di vista difensivo, limitando le giocate di Marquise Reed. Sale di tono con il passare di minuti fino a quando, nel terzo quarto appunto, esplode, provocando un’onda d’urto devastante che sconquassa la difesa brindisina. 5/5 da tre in un amen che spacca la partita e permettono a Varese di creare quel break di 20-0 che decide il match.
Librizzi 7: 47 ronin in un solo samurai che con la sua katana fa a fette la Happy Casa. Difende come un dannato su Bowman, diventa spina nel fianco dolorissima per i pugliesi, che in attacco devono fare i conti con la sua intensità e qualità nell’uno contro uno, che regala anche un sottomano da applausi.
Brown 8.5: La sfida è delle più probanti: prima Harrison, poi Reed, passando anche per qualche cambio su Bowman, insomma, lavoro difensivo ce n’è a bizzeffe. Markel non si scompone, nella bagarre si trova a perfetto agio e nei primi due quarti predilige la fase difensiva al’attacco, dove comunque prende i tiri che deve senza forzare. Nella ripresa come cambiano gli scarpini, da oro a rosa, cambia anche la sua prova offensiva. Sale la tensione, i palloni iniziano a pesare sempre più e Markel si esalta: non sbaglia praticamente più una giocata, colpisce da tre, da due, ovunque. S’inventa, letteralmente, il canestro che chiude i conti e ancora una volta dimostra di valere quel termine tanto abusato a volte ma che mai come nel suo caso è più che azzeccato: TOP PLAYER.
Caruso 6.5: Silenzioso ma efficace. Sgomita e lotta nel pitturato con Perkins e Bayehe, chiude l’area biancorossa con due stoppate tanto belle per i fotografi quanto efficaci per la squadra.
Owens 7: La serata non è certo delle più facili per lui. Brindisi gli costruisce attorno una gabbia che non gli permette di fare quel gioco pick’n’roll diventanto sempre più letale giornata dopo giornata. In difesa la differenza fisica con Perkins si fa sentire ma Tariq non si scompone, mentalmente, ancora una volta, non esce mai dal match e così, nel secondo tempo, si erge a baluardo difensivo, risultando un fattore determinante nella lotta a rimbalzo, dove cancella Perkins e conquista 11 carambole.
Johnson 9: Partita totale del 92 in maglia biancorossa. Stravince la sfida con Burnell, colpisce in ogni modo in attacco, lo fa, con grandissima qualità ed efficacia, chiudendo con il 63% al tiro dal campo. Guida caratterialmente tutto il gruppo biancorosso che a lui si affida e che , grazie a lui, conquista due punti importantissimi per continuare a credere nella salvezza.
Alessandro Burin