La cruciale sfida contro il Brusaporto dell’ex biancorosso Filippo Carobbio incombe (fischio d’inizio domenica 2 aprile alle ore 15.00) e il Città di Varese si prepara a rendere possibile la mission impossibile chiamata salvezza.

Obiettivi drasticamente diversi per le due squadre con i biancorossi chiamati a recuperare tre punti alla Folgore Caratese per giocarsi la permanenza in categoria ai playout e i gialloblù pronti a conquistare un piazzamento playoff. Anche i momenti vissuti dalle due squadre sono agli antipodi: da una parte il Varese non vince da sei giornate (cinque sconfitte e un pareggio) mentre il Brusaporto, dopo il ko interno contro il Breno, ha inanellato tre vittorie consecutive senza subire gol.

Pericolo numero uno tra le file bergamasche è il capocannoniere del girone, quel Thomas Alberti che ha già messo a referto 19 reti e che ha tutta l’intenzione di tagliare in fretta quota 20. Il bomber gialloblù ha totalizzato praticamente la metà delle marcature di squadra (40) e cinque gol in meno di tutti quelli segnati da tutto il Varese (24); l’attacco del Brusaporto è però trascinato anche da Forlani (dieci gol) e illuminato dalle verticalizzazioni di Tirelli che già all’andata fece male ai biancorossi. A proposito di quel match, 1-1 il risultato, il Varese di De Paola soffrì praticamente per tutta la partita trovando il vantaggio con un colpo di testa da attaccante vero di Piraccini per poi difendersi in qualche modo dal forcing dei bergamaschi concedendo per l’appunto solo il gol del pari.

Le qualità del Brusaporto sono ben note e mister Carobbio sa sfruttarle al meglio offrendo un gran bel calcio. Solo prima dell’ultimo filotto di vittorie i gialloblù hanno pagato una flessione (due punti in sette partite) che li ha fatti scivolare fuori dalla zona payoff; piazzamento che vuole essere riconquistato in fretta.

Per questo motivo, nella mattinata odierna mister Porro si è concentrato in particolar modo sulla parte tattica provando e riprovando situazioni di possesso e di non possesso. Tanta tattica, forse anche troppa (come mormorato da qualche irriducibile tifoso presente), alternata ad una buona dose di lavoro atletico per continuare a mettere benzina nelle gambe. Il Varese domenica dovrà correre (e farlo bene, evitando di lasciare al Brusaporto la possibilità di sfoderare le sue armi), dovrà provare a colpire nei momenti giusti ritrovando sempre più confidenza con il gol (le due reti messe a referto nelle ultime due uscite non bastano) e, soprattutto, dovrà evitare di commettere quegli errori veniali che fin qui sono costati carissimo. Come ribadito a più riprese, il Città di Varese ha ancora il destino nelle sue mani (repetita iuvant); il problema è che la presa non sembra così sicura… Domenica bisogna dimostrare il contrario.

Matteo Carraro

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