Lo 0-0 del Varese a Bra con cui i biancorossi hanno inaugurato il cammino nel Girone A di Serie D può essere spiegato dal più classico dei dilemmi: bicchiere mezzo pieno o bicchiere mezzo vuoto? Mai come in questa situazione entrambe le versioni sono veritiere perché se da una parte ci sono aspetti negativi, dall’altra non mancano quelli positivi: senza dubbio il Varese ha subito troppo (i meriti agli avversari vanno senza dubbio riconosciuti, come sottolineato da mister Cotta), ma al tempo stesso ha retto discretamente bene.

Per intenderci: ai punti il Bra avrebbe meritato la vittoria, ma quello dei giallorossi non è certo stato un assedio alla porta di Elia Priori (tra i migliori in campo). Meriti alla difesa (bicchiere mezzo pieno) e demeriti all’attacco (bicchiere mezzo vuoto): dal centrocampo in su sono emersi tutti i limiti offensivi del Varese che non è mai riuscito a pungere la difesa piemontese. Al netto dei discorsi relativi alla prestazione, però, ciò che conta è il risultato e i biancorossi iniziano il proprio cammino con un punto (il primo pareggio all’esordio del Città di Varese in Serie D, dopo la sconfitta di Sestri Levante, la vittoria di Lavagna e il successo sull’Alcione dello scorso anno).

Un punticino in trasferta, si inizia bene – è il parere di Giovanni Mancini. Con le squadre ancora in rodaggio, l’importante era non perdere“. Dello stesso parere Matteo Ferrazzano: “È un buon punto considerando tutto“. Anche Giuseppe Marangon vede il bicchiere mezzo pieno: “Oggi va bene così, bravi tutti“.

Visto l’inizio pensavo all’imbarcata – commenta Luca Aletto, invece un plauso ai ragazzi che hanno tenuto duro fino alla fine contro una squadra chiaramente più forte, ma per Varese ci vuole di più, molto di più…“. Il pensiero di Luca Papotti non si discosta troppo: “Ci è andata bene, oggi salviamo solo il risultato. Domenica servono gioco e i 3 punti“.

Più negativo, ma comunque soddisfatto del punto, Leo Rossoni: “Ci è andata bene, oggi salviamo solo il risultato. Domenica servono gioco e i 3 punti“. Non mancano però utenti che vedono il bicchiere mezzo vuoto, tra cui Arrigo Bucci che scrive: “Città di Varese non pervenuto, Bra non trascendentale. Grosso campanello d’allarme“. Fabio Oliver chiude dicendo: “Soffrire? Ormai siamo abituati da anni“.

Ettore Segic prova invece a bilanciare la situazione: “Non è stata una brutta partita considerando che il Bra è una esperta squadra di categoria. La difesa ha dimostrato (certo, con qualche acciacco) di saper tenere la partita, mentre l’attacco è un po’ da migliorare perché non ci siamo praticamente mai fatti vedere nell’area avversaria. Servirebbe anche un centrocampista fisico che sappia impostare il gioco, ma anche recuperare palloni“.

Evidente, dopo le prime tre uscite ufficiali (una vittoria con la Vogherese, una sconfitta con la Varesina e un pareggio con il Bra), che il Varese sia una squadra ancora in costruzione e che debba esprimere il suo potenziale. Per ora va bene così, sono i risultati a governare il mondo del calcio (e un pareggio a Bra a questo punto della stagione ci può stare), ma ci sarà da lavorare per far sì che tutti possano vedere il bicchiere mezzo pieno.

Matteo Carraro

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