Nella sempre affascinante cornice del Palace Grand Hotel, il Città di Varese si è riunito insieme a una delegazione di Aurora Immobiliare (con la sezione Aurora Stadium) per presentare il progetto di riqualificazione del “Franco Ossola”
Ore 15.23 – Inizia la conferenza stampa
Michele Marocco apre le danze presentando il tavolo dei relatori (il presidente Paolo Girardi e Stefano Amirante per il Varese, Antonio Ciuffarella CEO di Aurora) e chiama al suo fianco Antonio Rosati, cui spetta il compito di inaugurare a conferenza. “Ho chiesto questa sala – esordisce Rosati – perché dieci anni fa proprio in questa sala salutavo Varese dopo un percorso da sogno dopo aver sfiorato la Serie A. Qui finì tutto e oggi rinasce qualcosa”.
Nuove maglie per il Varese: la terza divisa è viola
Il patron biancorosso si dedica innanzitutto a presentare ufficialmente le maglie da gioco del Varese, introducendo la terza divisa: come nell’anno del centenario si torna al colore viola, a simboleggiare le origini del calcio a Varese. Rosati coglie l’occasione per ringraziare gli sponsor: DHF, Blu Media Group, Banca Progetto e Profetto F, e Roberto Selini. Per la squadra in Eccellenza femminile Mobilificio Busnelli e Golden Egg; per il Calcio a 7 Pisana e AB di Andrea Brasola. “Sono con noi aziende amiche – commenta Rosati – che hanno creduto in noi fin dal primo istante“. Oltre a questo si ricorda anche il sostegno a Fuck the Cancer, Associazione Articolo 3 e Vharese.
Lavori alle Bustecche, Rosati: “Per Natale saremo pronti, poi l’inaugurazione”
“La non maturità completa di dieci anni fa – dichiara Rosati – mi ha portato a vedere solo il risultato sportivo. Se un club vuole essere lungimirante e crescere nel tempo, non può prescindere dall’avere una base che è la casa: il Centro Sportivo delle Bustecche è la nostra casa e, a dieci anni di distanza, ho scelto di partire proprio dalle Bustecche. Per Natale tutti i lavori saranno finiti: due campi a 11, un campo a 9, due gruppi spogliatoi e settimana prossima inizieremo a montare le tribune e la sezione del bar. Dopo le feste inaugureremo la nostra casa, ma già adesso mi riempie il cuore di gioia nel vedere bambini e genitori animare il Centro; ad oggi siamo quasi in 500 e le premesse per crescere ci sono tutte“.
Parola al presidente del Città di Varese Girardi che prosegue: “Siamo all’ultimo chilometro di una lunga marcia di lavori e questo ci darà lo slancio per iniziarne un altro. Come ho detto fin dall’inizio vogliamo andare avanti con calma facendo le cose fatte per bene e direi che lo stiamo facendo al meglio grazie a tante persone che lavorano dietro le quinte”.
La genesi del progetto stadio
Stefano Amirante, principale promotore del progetto, spiega con orgoglio: “Quando siamo partiti ho fortemente voluto il nome Città di Varese perché avevamo un’idea visionaria condivisa con Cesare Bonazzi e Stefano Pertile: questa è la squadra della città. Oggi siamo diventati più maturi, siamo il Varese, e tra mille difficoltà siamo andati avanti riuscendo a compiere una piccola impresa arrivando in Serie D. Antonio è tornato coinvolgendo Paolo e ci siamo mossi sulle Bustecche, ma il nostro sogno è sempre stato lo stadio. Circa un anno e mezzo fa, grazie a Fabrizio De Micheli, sono entrato in contato con Aurora Stadium e Antonio Ciuffarella e da lì abbiamo iniziato a ragionare sullo stadio: siamo riusciti a tenere tutto sotto traccia fino a una settimana fa e oggi siamo qui perché ieri abbiamo depositato una proposta di intervento sullo stadio firmata da Città di Varese e Aurora Immobiliare, pensata e preparata nel solco della Legge Stadi. La proponiamo qui con l’unico gruppo che è riuscito ad applicare la legge a Caserta. Sono felice e orgoglioso del fatto che ora potremo concretamente realizzare il nostro terzo grande sogno“.
Il progetto stadio
Prima di lasciar la parola ad Antonio Ciuffarella, viene mostrato un video con il rendering dell’impianto: l’idea è quella di rendere l’impianto di Masnago il cuore pulsante dello sport varesino, ma anche un luogo multi-funzionare.
Un commosso Ciuffarella esordisce: “Io voglio in primis ringraziare Stefano, Antonio e Fabrizio perché da un incontro veloce è nata l’idea di proporre il progetto. Oggi lo sport è diventato un’industria: bisogna avere in dotazione le strutture che servono. La Legge sugli stadi ci consente di presentare un progetto senza contributi economici da parte dell’Amministrazione Pubblica se non quello di mettere a disposizione l’area. L’Ossola è una bella struttura che però necessita di interventi e ammodernamenti. Noi siamo pronti a realizzare un impianto idoneo a livello internazionale. Porterà degli introiti nelle tasse del Comune e porterà benefici economici anche alla società attraverso una serie di attività commerciali ospitate al suo interno”.
Subentra l’Architetto Jaime Manca: “Abbiamo pensato ad uno stadio aperto 365 giorni all’anno con uno stadio moderno da 12mila posti, il minimo obbligatorio per iscriversi in Serie A, ma ampliabile fino a 16mila. Il concetto di stadio che vogliamo portare è quello di luogo di socialità. L’idea è di realizzarlo a basso impatto ambientale con tempistiche il più brevi possibile. Riconfigureremo l’area intorno allo stadio come se fosse un polmone verde e la torretta che vedete sarà adibita a foresteria e alloggi. Lo stadio occuperà una posizione centrale e, sotto le aree commerciali, saranno realizzati due parcheggi per un totale di 450 posti”.
Costi e tempistiche. “Il Comune, da ieri, ha 60 giorni per esaminare il progetto – spiega Ciuffarella –: se tutte le procedure vanno avanti nei tempi giusti, orientativamente 12 mesi, potremo partire. Il piano finanziario deve coprire i costi di realizzazione e garantire un utile stimato dalla “Legge stadi; ad oggi, orientativamente, i costi sono stimati intorno ai 45mln di euro. Nel corso di una stagione verrà fatta la parte dei distinti, poi sposteremo momentaneamente gli spogliatoi al di sotto dei distinti e si farà la tribuna centrale; il tutto, un po’ come a Bergamo, verrà realizzato con moduli pre-fabbricati garantendo alla società di giocare in totale sicurezza. Noi adesso abbiamo presentato un progetto di fattibilità che per noi risponde a tutti i presupposti; poi sarà l’Amministrazione a doverla convalidare“.
“Il deposito è avvenuto ieri sera intorno alle 19.00 – aggiunge Amirante – e al momento non abbiamo ancora avuto feedback: ne abbiamo parlato in maniera informale, ma fino ad oggi il Comune non ha mai visto nel concreto il progetto. Io credo che nei prossimi giorni ci sarà la possibilità di interloquire“.
La chiusura spetta ad Attilio Fontana: “Io sono presente come cittadino varesino e come tifoso: questa proposta darebbe tante risposte alle esigenze di questa città ma, da buon tifoso, mi limito ad augurarmi che la squadra vinca in fretta il campionato“.
Matteo Carraro