Difficile, difficilissimo, molto più di quanto potesse immaginare, ma certamente non impossibile, stimolante a suo modo e costruttiva: è questa, in sintesi, l’esperienza maturata fino ad oggi di David Di Cesare, mister dell’Arsaghese, sulla panchina della prima squadra. Una prima squadra che fino ad oggi ha accumulato solo 10 punti e si trova lì, per il secondo anno consecutivo, immischiata in una acerrima lotta salvezza.
Eppure la scorsa estate il cambio di allenatore così come la ventata di freschezza che ha abbracciato tutta la rosa, sembravano le scelte giuste per invertire la rotta dopo ua stagione in cui la permanenza in Prima Categoria era arrivata in extremis.
Ma “Remiamo tutti dalla stessa parte” ha dichiarato il tecnico con fermezza che ha così analizzato il percorso messo agli atti in queste prime 13 giornate.
Mister, 13 giornate alle spalle e tante, troppe difficoltà, cosa non ha funzionato fino ad oggi?
“Quando ti ritrovi in queste situazioni i fattori sono sempre molteplici, non c’è una sola causa, ovviamente ci sono degli errori che fanno anche parte del gioco, ma il punto è che si sono inanellate una dietro l’altra una serie di situazioni che ci hanno portato a questo, come infortuni, giocatori che hanno avuto problemi di lavoro, e quindi ci siamo dovuti adattare, modificare, però questo è un fattore che va ad unirsi ad altri, e non riuscire a vincere per 9 giornate consecutive (solo 4 pareggi fino a quel punto ndr), ti abbatte anche moralmente”. E prosegue: “Io ho un tesserino da mental coach devo dire che mi è tornato molto utile soprattutto al martedì quando ti ritrovi con la squadra e devi guardare in faccia alla realtà, scavare a fondo, trovare le parole giuste, non è stato per nulla facile anche perché parliamo di ragazzi intelligenti a cui non si possono raccontare delle favolette, per fortuna, poi, qualcosa è cambiato”.
Il cambiamento è arrivato con la vittoria alla Sommese nella 10ª giornata, un cambiamento non radicale, ma che ha dato un po’ di ossigeno.
“Sì possiamo dire che nelle ultime 4 giornate qualcosa in più si è visto, sia in termini di risultati sia di prestazione, ma ero convinto che prima o poi sarebbe successo perché questa non ha mai mollato un secondo, anzi. Abbiamo aumentato gli allenamenti passando a 3 settimanali, la presenza è altissima, vedo in campo intensità, voglia di vincere ogni contrasto, ogni partitella, l’impegno dei ragazzi è fuori discussione e sono convinto che sarà uno degli ingredienti che ci permetterà di uscire da questa situazione”.
Nel calcio di oggi dopo 9 giornate e 0 vittorie i conti, spesso, si fanno in fretta esonerando l’allenatore che si trova così a pagare per tutti. Hai mai avuto questa sensazione?
“Se dopo 9 giornate la società mi avesse detto grazie e arrivederci, io a mia volta li avrei ringraziati e salutati perché la scelta sarebbe stata legittima e perché un tecnico lo sa che corre sempre questo rischio, ma io Arsago la ringrazio doppiamente perché non mi hai mai fatto mancare la fiducia, quello che la società sta facendo per noi è encomiabile a maggior ragione in una situazione simile, quando dico che remiamo tutti dalla stessa parte comprendo anche una società a cui devo tanto e che conoscevo già questa estate, motivo in più per cui ho detto di sì alla causa, ma qualsiasi cosa succederà da qui alla fine gli dirò grazie a prescindere”.
Al di là dell’Arsaghese, che campionato ti sembra? Te lo aspettavi così?
“Devo dire che mi ha anche un po’ sorpreso perché il livello è alto, io parlerei quasi di una mini Promozione, l’assenza dei fuoriquota ma anche i risultati stessi che mischiano le carte ogni domenica, mi fanno pensare a questo, è davvero sorprendente e per questo anche più stimolante. E stimolante lo è anche per un tecnico come me, vedo allenatori preparati, con idee, mi offrono spunti, mi piace molto lo confesso”.
Questo campionato lo sta dominando il tuo amico Contaldo con il suo Gallarate: ti sbilanci se ti chiedo un pronostico?
“È la squadra da battere, se hanno 8 punti di vantaggio è perché sono quelli che stanno andando più forte di tutti, ho visto molto bene anche il Marnate Gorla, anzi ti dirò che a singoli, per me, ha persino qualcosa in più del Gallarate, ma a maggior ragione faccio un complimento al mio amico perché vuol dire che gli sta dando qualcosa in più, detto ciò è lunghissima, mancano 17 partite e tutto può succedere, il Gallarate è però l’indiziato numero uno per vincerlo e mi auguro che mister Contaldo possa togliersi questa soddisfazione, ci conosciamo dagli esordienti, siamo molto legati, se però vuole lasciarmi i 3 punti al ritorno io me li prendo eh (ride ndr)”.
Tornando ad Arsago, domenica arriva la Faloppiese Ronago, unica formazione che ha sconfitto il Gallarate fino ad oggi, che gara ti aspetti?
“Premesso che a noi cambia non fa differenza affrontare un avversario o l’altro perché come dico sempre, soprattutto in una situazione così, dipende tutto da noi, mi hanno detto che è una squadra piuttosto tecnica soprattutto in zona offensiva e a maggior ragione mi aspetto una gara tosta, metteremo in campo tutto quello che abbiamo e con le nostre armi proveremo a metterli in difficoltà, i tre punti non sono per noi un’ossessione ma sono il nostro unico obiettivo in ogni partita perché salvarci non abbiamo un’altra via d’uscita, ma ho fiducia e credo in questi ragazzi, la strada è in salita e lo sappiamo, ma siamo pronti ad affontarla”.
La 14ª giornata
Arsaghese – Faloppiese Ronago
Antoniana – Cantello Belfortese
Folgore Legnano – France Sport
Gallarate – Union Villa Cassano
Garbagnate – Marnate Gorla
Valceresio – Cas
Tradate Abbiate – Sommese
Gorla Minore – San Michele
Mariella Lamonica