Questa sarà l’estate di Elisee Assui.

Il gioiellino di casa Varese Basketball, infatti, ha vissuto una crescita talmente esponenziale e oggettiva durante tutto l’anno che il suo nome è già al centro del mercato da tempo.

Una crescita costante e continua, passata dal lavoro in palestra agli ordini di Herman Mandole (capo del Player Development varesino) e di tutto lo staff biancorosso ed esplosa clamorosamente sotto le sapienti mani di coach Davide Roncari che è riuscito a far esprimere Elisee su livelli altissimi, tra i senior come tra i pari età.

Se infatti ormai a livello Under 19 Assui è diventato praticamente ingiocabile per quasi tutti i suoi avversari, come i 23.3 punti di media, conditi da sette rimbalzi, con cui ha chiuso da assoluto protagonista le Finali Nazionali di categoria dimostrano (numeri che gli sono valsi la nomina nel best five del torneo), è tra i senior che Elisee ha dimostrato tutta la propria crescita, riuscendo ad esprimersi con continuità ed elevatissima qualità anche in B Interregionale.

17.7 punti di media per lui, con il picco dei 34 punti messi a referto contro La Spezia nella gara di Play-In Silver del campionato. Assui che sta crescendo sempre più in quel ruolo di esterno che a Varese gli stanno provando a cucire su misura, grazie ai suoi 191 cm di altezza ed a una fisicità che è parte integrante del suo potenziale e che gli permette di fare la differenza e non è assolutamente un limite da dover superare per lui.

Non parliamo però solo di aspetto fisico o di tecnica, perché stando a quanto dice chi lavora con lui ogni giorno, Elisee è cresciuto tantissimo a livello mentale, dimostrando maturità e grande senso del dovere. Fattori sui quali hanno contribuito e non poco le esperienze fatte sempre durante quest’anno in Adidas Next Gen, l’Eurolega dei giovani, e soprattutto con la Nazionale Under 18.

Facendo la somma di tutto, si è arrivati alla fine della stagione con questo patrimonio in mano, uno dei frutti più prelibati che la nuova filosofia varesina, basata sulla crescita individuale dei singoli ragazzi, ha coltivato e che ora deve cercare di tenersi ben stretta anche se non sarà affatto facile.

Le ipotesi sul tavolo per il futuro di Assui infatti sono tre: la possibilità di diventare il decimo della prossima Pallacanestro Varese 2024/2025, andare a giocare con continuità in A2 per fare un ulteriore step di crescita, oppure volare in America per un’esperienza in College.

Sulla prima possibilità c’è poco da spiegare: la società biancorossa vorrebbe Elisee in pianta stabile con la Prima Squadra, viste le ottime apparizioni fatte quest’anno, con la possibilità, qualora ancora Varese la disputasse, di trovare minuti nelle rotazioni soprattutto in FIBA Europe Cup, mentre in campionato, avere la possibilità di portare sempre un Under, cresciuto nel vivaio, concorre a puntare a quel premio finale di stagione che viene messo in palio per le società di LBA che puntano di più sui giovani e che sono un bel respiro per le casse biancorosse.

Un’ipotesi, però, che ha il rischio forte per Assui, di vedere più partite dalla panchina che in campo, fermando un po’ quel percorso di crescita costante ormai intrapreso. Ed allora ecco l’ipotesi A2 per lui, magari in una società “amica” di Varese, come potrebbe essere la Juvi Cremona, con cui Varese ha già fatto due affari quest’anno come Shahid e Virginio e in cui Assui potrebbe trovare spazio con continuità e mettersi alla prova con un ruolo importante in un campionato di alto livello, sempre rimanendo sotto l’occhio attento di Varese, ovviamente.

La terza strada, che più che una strada sarebbe un volo, porta in America, con la possibilità concreta che Assui decida di vivere un’esperienza non solo di basket quanto di vita in America, compiendo quel passo formativo che poi, a voler ben vedere, è una delle prerogative principali per essere scelti come italiani dalla Pallacanestro Varese in Prima Squadra e che andrebbe ad aumentare ancor di più la conoscenza e l’applicazione dei concetti del Moreyball, per poi magari un futuro ritorno da giocatore ancor più formato a Varese.

Tre ipotesi concrete sul tavolo delle trattative e delle riflessioni per un ragazzo che ha il suo destino in mano e che Varese deve cercare di non perdere, per non depauperare un talento come pochi se ne son visti negli ultimi anni ai piedi del Sacro Monte.

Alessandro Burin

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