Non è sicuramente iniziata nel migliore dei modi, per usare un eufemismo, la stagione della Pallacanestro Varese. I biancorossi sono caduti per 118-94 a Brescia, riportando in auge tutte quelle scorie di sfiducia e malumore che la passata stagione aveva lasciato nell’animo dei tifosi.

Un animo che però, ogni qualvolta lui parla, si rianima e trova nuovo vigore e forza per credere nella squadra e nel progetto. Chi è questo lui? Ovviamente il Presidente biancorosso, Toto Bulgheroni.

Che valutazione fa della partita di domenica?
“Siccome sarebbe troppo facile vedere solo le cose che non vanno, io cerco sempre di guardare alle cose positive: abbiamo fatto 94 punti, che non è poco, abbiamo avuto le conferme di alcuni giocatori come Mannion, che sappiamo può darci molto dopo un’estate non semplice per lui; Kao, che ha giocato bene nonostante abbia avuto una lezione di fondamentali, soprattutto nel secondo tempo, da Bilan ed Harris, che è stato una vera e propria rivelazione. Dopodiché, abbiamo incontrato una squadra che ha un budget tre volte superiore al nostro, che è strutturalmente più forte di noi, quindi era una partita che sulla carta ci stava perdere. E’ chiaro che la nostra fase difensiva è stata molto blanda, dovuta al fatto che abbiamo cercato di raddoppiare su Bilan e lui, che è un giocatore eccezionale, sapeva quando tirare o quando passare agli uomini più aperti per farci male. Brescia ha fatto una partita straordinaria al tiro, complice anche la nostra difesa, però non è facile trovare un’avversaria che chiude il match con il 70% da tre punti. In compenso, noi abbiamo fatto almeno 7/8 tiri completamente aperti, sbagliandoli, ed anche questo va messo nel giudizio complessivo. E’ ovvio che per noi è molto difficile prendere rimbalzi offensivi, specialmente contro una squadra come la Germani molto attrezzata sotto ma soprattutto abbiamo subito molti secondi o terzi tiri. Sono cose che hanno visto tutti, è chiaro che per cercare di supplire a questo con squadre più attrezzate di noi ci vuole più aggressività ed intensità. E’ un’analisi serena, abbiamo dei deficit di statura e stazza che vanno suppliti in altra maniera”.

Dal punto di vista caratteriale forse allora bisognava aspettarsi qualcosa di più? Forse anche lei si aspettava di più…
“E’ la prima partita vera che facciamo in questa stagione con Mannion in campo. E’ chiaro che Nico cambia gli equilibri, in positivo, però li cambia e quindi non è poi nemmeno facile, alla prima partita, trovare subito tutti i meccanismi di gioco perfettamente connessi. Se senza Nico gli altri esterni hanno la possibilità di giocare più palloni, ora ne hanno meno e questo è l’esempio di uno degli equilibri da trovare. Poi è chiaro che se Gray fa due falli in un minuto, viene tolto giustamente dal campo e quando rientra gioca una palla e la sbaglia e non riesce ad entrare nel ritmo partita, facciamo fatica. Dico lui ma come potrei dire di Brown domenica. Detto questo, se io dovessi trarre delle conclusioni definitive dalla prima partita di campionato, come molti fanno, io butto via la testa. E’ chiaro che all’inizio, da che il mondo del basket esiste, ci sono squadre che arrivano più pronte e altre che hanno bisogno di più tempo. Dico in maniera serena e forse anche assurda, che aver perso in questa maniera, con una massima esposizione di quelli che sono i nostri problemi su cui lavorare, può essere un bene per la squadra. Se poi uno vuole fare subito una critica feroce, che la faccia pure”.

Questa prima giornata di campionato ci ha detto, sicuramente, che il livello medio del campionato si è alzato…
“Sì, assolutamente, però è sempre la prima partita di campionato. Sassari è più o meno forte dell’anno scorso? Scafati è più forte? Pistoia partiva sfavorita in casa con Napoli? Non lo so, è chiaro che all’inizio ognuno farà le sue valutazioni e nel caso porrà in essere eventuali correttivi per migliorare. Darci però già per retrocessi mi sembra molto eccessivo. Io non mi sono mai fasciato la testa e penso che si debba provare a guardare anche quello che funziona e non solo quello che non funziona”.

Nel caso di necessità, l’ipotesi di passare al 6+6 sarebbe percorribile o guardando alle premialità di fine stagione che si andrebbero a perdere è un’opzione da scartare?
“Io non credo che il 6+6 lo valuteremo. C’è un discorso di costo, di premialità e della possibilità di far giocare i ragazzi italiani che incide”.

Guardando all’extra campo, facciamo un punto sulla questione sponsor: 130 aziende che vi sostengono, una percentuale di rinnovo pari al 95%, l’ingresso di realtà come Motorola, insomma, il riscontro è positivo…
“Assolutamente sì, ed io non posso che essere estremamente felice di questo. Questo vuol dire che qualcuno ci valuta anche per tutto il lavoro dietro la Prima Squadra: ovvero il Settore Giovanile, la gestione del Campus, la foresteria e tanti altri progetti che portiamo avanti. E’ chiaro che non si può pensare che tutte le risorse che entrano vadano spese solo per prendere magari un giocatore di 30 anni che ti risolve un problema di campo del momento. Ritengo sia riduttivo pensare così, penso che ci siano molte persone e società che premiano il lavoro che stiamo facendo vedendolo nella giusta maniera, ovvero un percorso. Non dobbiamo vincere la prima tappa ma arrivare al meglio al termine della maratona stagionale. Abbiamo una squadra nuova, giovane che deve per forza crescere e conosco solo una ricetta per far sì che questo si realizzi, ovvero il lavoro. Se poi ci sarà bisogno di fare qualche intervento, ci penserà chi è preposto a fare questo”.

Una grande risposta in termini di fiducia e di amore è arrivata anche dai tifosi, con oltre 2400 abbonamenti sottoscritti. Lei come si spiega ogni anno questo amore crescente da parte della piazza?
“Me lo spiego con il fatto che la gente crede nel nostro progetto, ha fiducia e guarda con positività a quello che facciamo. I nostri tifosi sono l’anima della società, una risorsa in termini di affetto, di entusiasmo e di spinta a fare il massimo ogni giorno indispensabile e vanno ringraziati per questo”.

Alessandro Burin

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui