
La vittoria allo scadere sul Chieri ha lasciato in eredità al Varese emozioni forti, indubbiamente, ma anche la consapevolezza di non poter arrivare a vincere sempre all’ultimo secondo (come già successo contro l’Imperia), per quanto i biancorossi abbiano già pagato dazio in pieno recupero (vedi Vogherese, Oltrepò). Tutto si equilibra, una legge non scritta del mondo del calcio. E l’equilibrio è sempre stato prerogativa fondante del corso biancorosso di Roberto Floris, che proprio quest’oggi alle Bustecche ha diretto il primo allenamento settimanale in vista della delicata trasferta di Chisola (piemontesi settimi in classifica), preludio al big match dell’8 dicembre al “Franco Ossola” contro la capolista Bra (domenica impegnata in casa contro l’Imperia).
Tre punti sudati
L’estate biancorossa è stata accompagnata da un’energica ventata di ottimismo al grido di “Il Girone A è facile, se non vinciamo quest’anno…“. Floris e tutti gli altri addetti ai lavoro hanno invece sempre sottolineato le difficoltà di un raggruppamento del genere, venendo tacciati come scaramantici (e la scaramanzia, va detto, nel calcio esiste eccome) o rei di falsa modestia. Il pareggio di Voghera è servito al tecnico per ribadire il concetto che ha poi trovato conferma partita dopo partita. Delle otto vittorie raccolte in 15 partite, soltanto in tre sfide il Varese ha vinto con più di un gol di scarto, mentre nelle altre cinque occasioni sono invece arrivati tre punti tiratissimi (almeno nel risultato, non nella prestazione) che ben enfatizzano un concetto: per vincere questo Varese deve sudare. Certo, l’ovvia premessa (che per alcuni può esser vista come una scusa), riguarda la costante degli infortunati: Floris non ha praticamente mai potuto sfruttare il potenziale del suo Varese che, al 100%, avrebbe senz’altro avuto qualche punto in più.
Il Bra, cui vanno tutti gli elogi del caso, ha macinato gol e punti a inizio campionato, salvo poi rallentare a sua volta il ritmo delle “vittorie larghe” nel momento in cui sono subentrati i primi acciacchi fisici (e gli infortuni gravi come successo, purtroppo, all’ex biancorosso Quitadamo). Basti guardare gli ultimi risultati: vittoria 0-1 a Chieri (e domenica si è visto l’essere rognoso dei torinesi), 2-0 interno sul Gozzano, 0-0 contro la Cairese, ko 1-0 a Voghera, 2-0 casalingo sull’Albenga (che continua a far conto con le sue problematiche) e prestigiosissimo 0-1 a Genova contro il Ligorna. 13 punti che da una parte confermano le insidie del Girone A, ma che dall’altra enfatizzano le qualità e i meriti dei giallorossi che sono meritatamente lassù. Proprio dove vuole arrivare il Varese.
Chi punge in attacco?
Con 25 gol fatti il Varese non può certo lamentarsi del suo potenziale offensivo, anche se è da tre giornate che il tandem Banfi-Barzotti è a secco (l’ultimo gol di Barzotti a Vado lo scorso 3 novembre, mentre il digiuno di Banfi si prolunga dal rigore del 13 ottobre contro il Borgaro Nobis). Sono proprio loro due i capocannonieri biancorossi, rispettivamente con 7 e 6 gol all’attivo, ma la squadra ha dimostrato di poter segnare in tutti i modi con il contributo della difesa (Bonaccorsi goleador con quattro reti, Mikhaylovskiy perennemente vicino al bersaglio grosso) e con il centrocampo; aspetto indispensabile per una squadra che vuol vincere. Senza dubbio sia Banfi che Barzotti fanno un gioco enorme per la squadra, sacrificandosi in ogni zona del campo e talvolta, come successo domenica, si pecca di lucidità davanti alla porta. Ed ecco che il potenziale offensivo del Varese si reincarna in Lari e Gubellini, due elementi alquanto criticati nel passato recente ma che hanno avuto la forza e il merito di rispondere a modo loro. E un attaccante quando segna ha sempre ragione. Se Gubellini dovrà guardare da spettatore la sfida al Chisola, il classe 2005 (a maggior ragione dopo l’infortunio del pari età Stampi) sarà chiamato a confermarsi per dimostrare la veridicità delle parole di Floris: in questa squadra non ci sono riserve.
A referto
La gara dell’Ossola ha lasciato in eredità al Giudice Sportivo parecchio lavoro da fare. La società biancorossa è stata multata di 200€ per “mancanza di acqua calda nello spogliatoio riservato alla Terna Arbitrale“, mentre il Chieri ha ricevuto una pesante sanzione di 1500€ “per avere, un soggetto non identificato ma chiaramente riconducibile alla società, al termine della gara lanciato sputi dal recinto di gioco all’indirizzo di un A.A. senza tuttavia colpirlo nonchè rivolto proteste nei confronti degli Ufficiali di gara“.
Fronte calcio giocato è invece stata ufficializzata la quinta ammonizione stagionale di Gubellini che dunque salterà per squalifica la trasferta contro il Chisola. Salgono a tre infrazioni stagionali capitan Vitofrancesco e Azizi, mentre Bonaccorsi si prende la prima (insieme al Team Manager Maddalena).
AMMONIZIONE (V infrazione)
Gubellini
AMMONIZIONE (III infrazione)
Valagussa, Mikhaylovskiy, Maccioni, Daqoune, Azizi, Vitofrancesco
AMMONIZIONE (II infrazione)
D’Iglio, Maccioni, Priola, Banfi, Ferrieri, Floris (allenatore)
AMMONIZIONE (I infrazione)
Marangon, Maddalena (Team Manager), Bonaccorsi
Matteo Carraro