Tra walzer delle panchine e primi botti di calciomercato la Serie D non è certo a corto di argomenti di cui parlare ma, alle porte della nuova stagione, iniziano già a rincorrersi i primi mormorii relativi a quale sarà la composizione dei nove gironi. Aspetto paradossale, considerando che i playoff di Eccellenza sono ancora in atto e il quadro delle 166 iscritte è tutt’altro che definito, ma alcune considerazioni si possono già fare.

Prendendo in esame il Girone A, ad esempio, salutate PDHAE, Borgosesia, Alba e Pinerolo (oltre all’Alcione), sono subentrate Imperia, Borgaro Nobis e Saluzzo dall’Eccellenza, mentre è in dubbio l’iscrizione dell’Alessandria (retrocessa dalla Serie C). Il Fossano (Piemonte) se la vedrà nella finale degli spareggi nazionali con il Ciliverghe (Lombardia): qualora i cuneesi dovessero vincere farebbero sicuramente parte del Girone A, mentre i bresciani potrebbero finire nel B (o eventualmente nel C con le venete). Da definire, poi, la situazione di Oltrepò e Pavia (con la probabile cessione del titolo da parte dei primi ai secondi): a prescindere una pavese potrebbe comunque trovare spazio nel Girone A. Il Magenta, a sua volta impegnato nei playoff (in campo domenica per l’andata contro i veneti dell’Unione La Rocca Altavilla), potrebbe invece essere indirizzato verso il Girone B.

La situazione della Lombardia va però monitorata visto che al lotto si è unita anche la Pro Sesto (retrocessa dalla Serie C): attualmente le lombarde sono 23 (con Magenta e Ciliverghe si arriverebbe a 25) e si potrebbe profilare una situazione simile a quella dell’anno scorso con le squadre spalmate in quattro gironi. Situazione che potrebbe “complicarsi” aggiungendo un tassello anomalo guardando la geografia delle ultime stagioni: la Sardegna. Le esponenti sarde, infatti, preferirebbero spostarsi dal tradizionale Girone G (o comunque quelli del Centro-Sud) guardando a Nord: con uno scalo a Malpensa, Lainate o Orio al Serio, infatti, si agevolerebbero molte trasferte velocizzando gli spostamenti e diminuendo i costi. Chiaramente, a tal proposito, il Girone B risulterebbe più invitante e potrebbe accogliere le Atletico Uri, Sarrabus Ogliastra, Sassari Latte Dolce, Olbia (retrocessa dalla C) e Ilvamadallena (promossa dall’Eccellenza).

A prescindere da questi discorsi, comunque, poco o nulla dovrebbe cambiare per il Varese che rimarrebbe nel Girone A con le 9 piemontesi (escludendo l’Alessandria) e le 7 liguri insieme alla Vogherese e all’altra pavese (Oltrepò o Pavia) ed eventualmente al Fossano o ad un’altra lombarda (Varesina?). Discorsi che, come premesso, sono ovviamente prematuri ma che possono dare le primissime indicazioni su come sarà la Serie D 2024/25.

Matteo Carraro

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