La semplicità sta nelle piccole cose, ma anche le cose più semplici, come la passione, richiedono sforzi enormi e una grande dose di coraggio. Come ad esempio lasciare un porto sicuro per spostarsi al largo verso acque sconosciute. Una cosa non da tutti che Dario D’Adelfio, Andrea Mora ed Emanuele Mascelli hanno scelto di fare accompagnati dal solito immancabile e adrenalinico entusiasmo.

Archiviata una lunga e bellissima parentesi con gli Skorpions Varese, dove hanno contribuito a creare un importante blocco Flag nel Femminile, i tre hanno deciso di ripartire da zero sposandosi di qualche chilometro per avviare un movimento rosa anche a Legnano, sponda Frogs. Idee, determinazione e buona volontà: D’Adelfio, Mora e Mascelli sono state seguiti da alcune ragazze e altre se ne sono aggiunte creando già una prima base di sette elementi, numero basso ma pur sempre importante da cui partire. Nel weekend tra venerdì 23 e domenica 25 le Frogs saranno impegnate nell’attesissimo Mad Bowl (prima edizione del grande torneo Flag internazionale organizzato dai milanesi Mad Dogs e Mad Cats), evento cui parteciperanno in sinergia con Daemons e Tempeste.

“Scalpitiamo per metterci alla prova con realtà ovviamente più strutturate di noi – esordisce D’Adelfio – perché io, Andrea ed Emanuele, grandi amici ancor prima che coach, abbiamo fortemente voluto un progetto per ripartire da zero portando avanti quelli che da sempre sono i nostri ideali. Partecipare al Mad Bowl era inizialmente fuori portata, ma la proposta d’unione arrivata da Deamons e Tempeste era irrinunciabile: tra noi c’è sempre stata una profonda amicizia coltivata in anni di rivalità sportiva, sempre nel rispetto reciproco sia in caso di vittoria che di sconfitta. Per questo motivo ci siamo uniti con l’obiettivo di puntare il più lontano possibile, pur consapevoli delle corazzate, soprattutto italiane, che andremo ad affrontare”.

Come vedi il tuo gruppo?
“Per quel che riguarda il Mad Bowl sono fiducioso perché stiamo lavorando insieme da qualche settimana, abbiamo giocato e vinto un bowl con altre squadre e pian piano stiamo rodando i meccanismi. In cantiere c’è anche l’idea di andare a fare un torneo internazionale in Croazia e, in generale, di partecipare a quanti più eventi possibili per dar la possibilità alle ragazze di giocare molto di più. Sul progetto Frogs, invece, posso aggiungere una semplice parola: vitalità. La società è estremamente partecipe e ci sta appoggiando in ogni scelta perché crede molto in questo progetto: tra pubblicità, open day e tante altre iniziative i Frogs stanno dimostrando la propria voglia di investire su queste ragazze. Sono arrivato qui con la premessa che la femminile doveva essere uno dei fulcri della società e l’impegno che tutti stanno mettendo lo certifica: sono orgoglioso di questa scelta e spero di poter arrivare lontano, anche se so che serviranno almeno tre o quattro anni per affermarsi in un panorama già molto ricco”.

A livello personale, invece, quali sono gli stimoli che ti hanno portato ad intraprendere questa nuova avventura?
“Prima di tutto voglio sottolineare l’importanza del lavorare con Andrea e Mascelli perché abbiamo creato un feeling importante con alcune ragazze che fin dal principio hanno avuto fiducia in noi e nel progetto. Proprio loro sono l’essenza del nostro movimento perché, con la loro esperienza, ci danno una mano per avvicinare le neofite e mostrar loro ciò di cui abbiamo bisogno. Gli stimoli, in questi casi, vengono da soli: vogliamo dimostrare di riuscire a costruire una realtà vincente come quella che avevamo già creato. Ogni giorno ci sarà da pensare, studiare e lavorare, ma ci piacciono le sfide e vogliamo vincerla. Per ora testa al Mad Bowl, poi un passo dopo l’altro per diventare grandi insieme”.

Matteo Carraro
Foto Gioele Monni

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