Il Varese ha chiuso il suo nuovo “anno zero” con il terzo posto finale e il record di punti (66) della storia recente: i biancorossi hanno poi chiuso la stagione con il ko nella semifinale playoff contro il Vado e la società non ha perso tempo iniziando già a gettare le basi per la prossima annata (che dovrà vedere il Varese competere per il salto in Serie C) con le nomini di Antonio Montanaro come DS e Roberto Floris come allenatore.

C’è però ancora una riga da tirare sulla stagione appena compiuta. Nel complesso il rendimento del Varese è stato ampiamente sufficiente, e il 7.5 di squadra va ora sviscerato, come sempre, attraverso il nostro Pagellone. Iniziamo quest’oggi con i voti e i giudizi a portieri e difensori; domani sarà la volta di centrocampisti e attaccanti, mentre il 26 maggio toccherà a staff e dirigenza.

PORTIERI

STEFANO FERRARI 7

Dopo un girone d’andata tra alti e bassi e l’infortunio pre-natalizio si poteva pensare che il classe ’06 sparisse dalle gerarchie. E invece è tornato, si è ripreso la titolarità e ha sfornato prestazioni di livello a difesa della porta biancorossa, dimostrando un ottimo atletismo e una bella crescita soprattutto dal punto di vista mentale (da elogiare le prestazioni contro Fezzanese, Derthona e, soprattutto Chisola con il primo rigore stagionale parato). Considerata la giovane età e gli ancora ampi margini di crescita potrebbe essere una risorsa preziosa per il Varese di domani. Risoluto

ENZO CASSANO 5.5

Discorso opposto per quello del collega di reparto: se nel girone d’andata aveva, tra alti e bassi, trovato spazio, nel girone di ritorno gli è stata fatale la sconfitta per 3-1 a Lavagna. Da lì è riuscito a ritagliarsi appena 10’ contro l’RG Ticino (infortunio di Ferrari) sparendo però dalle gerarchie. La sensazione è che il potenziale ci sia, ma deve essere coltivato. Acerbo

DIFENSORI

FERDINANDO VITOFRANCESCO 8.5

C’è poco da fare: è di un’altra categoria e la carriera non mente. Si è fatto carico della fascia di capitano prendendosi a cuore maglia, piazza e progetto: propositivo in allenamento, leader in campo e fuori. Si è sacrificato in ogni ruolo possibile e nel girone di ritorno ha preso possesso della fascia destra offrendo copertura e spinta con la stessa efficacia; gli mancava solo il gol, e quel gol è arrivato in casa contro la Sanremese. Chapeau. L’età avanza, ma il classe ’88 dovrebbe essere il primo tassello da cui ripartire per l’anno prossimo. Esemplare

NICCOLÒ COTTARELLI 8

Se Molinari ha segnato solo un gol è perché il “bonus difesa” è andato tutto nelle casse del collega classe ’98: sette reti all’attivo sono un bottino impressionante per un difensore centrale (numeri che fanno invidia anche a giocatori di altri reparti) e riflettono la bontà della sua stagione (di certo tra le migliori della carriera, se non la migliore) che chiude come secondo miglior marcatore di squadra. Solidità difensiva, capacità di impostazione e, come intuibile, altissimo tasso di pericolosità nelle situazioni da fermo. Imprescindibile

STEFANO MOLINARI 8

A proposito di certezze. Il gigante ex Pro Patria è arrivato “in corsa” per sostituire l’infortunato Diop e si è rivelato uno degli elementi chiave dello scacchiere tattico di Cotta: la coppia con Cottarelli funziona a meraviglia, la difesa si è sempre disimpegnata bene e (al netto del solo gol all’attivo contro il Gozzano) sulle palle alte offensive è sempre tra i pericoli numero uno. Autoritario e autorevole non ha mai esitato a prendersi le sue responsabilità. Titanico

LUCA BENACQUISTA 7

La sua stagione potrebbe essere riassunta nella definizione “in costante crescita”. Arrivato in punta di piedi, il terzino classe ’04 si è conquistato un posto da titolare dopo un girone d’andata tra alti e bassi, per poi salire in cattedra nel ritorno. Qualche inciampo c’è stato, ma nel complesso ha dimostrato di apprendere i consigli e gli insegnamenti dei mister e dei compagni più navigati. Sinistro raffinato che va coltivato, il primo gol segnato contro il PDHAE è una chicca; dietro, ovviamente, bisogna migliorare ma la base di parenza c’è eccome. Prezioso

DAVIDE BERNACCHI 6.5

Complice qualche acciacco e l’autentica esplosione di Molinari e Cottarelli (sempre più performanti man mano che la stagione andava avanti), il gigante classe ’02 ha trovato meno spazio in difesa nel girone di ritorno. Il suo contributo, comunque, non è mai mancato anche se l’ultima comparsa lo ha visto protagonista di una lettura sbagliata che è costata l’espulsione diretta contro la Sanremese. Tutto ciò che non è riuscito a dare in campo, comunque, l’ha dato nello spogliatoio: “rumoroso” quanto serve, è stato tra i migliori collanti per costruire l’alchimia di squadra. Uomo squadra

TSVETOSLAV POPOVCHEV 6

Sufficienza di stima e fiducia, la stessa riservatagli dal gruppo (si fa voler bene) e dai tifosi che l’hanno visto all’opera per 51’ in totale: in entrambi i casi (20’ contro il Derthona e 31’ contro la Sanremese) è entrato all’Ossola con lo spirito giusto e, contro i liguri (nella foto a sinistra di Zazzi e Banfi), ha anche salvato un gol. Abituato al calcio bulgaro, ben diverso da quello italiano, ha dei limiti tattici su cui ha lavorato tanto in allenamento e i margini per migliorare non mancano. Stimato

CRISTIAN BALDARO 5.5

Se a inizio stagione si aveva la sensazione che avesse pagato il mancato salto qualitativo che gli si chiedeva di compiere, il girone di ritorno lo ha in qualche modo certificato: al netto di qualche acciacco è letteralmente sparito dalle gerarchie biancorosse e di lui ci si ricorda solo dei 45’ contro il Borgosesia. L’attitudine in allenamento non è mai mancata, e le qualità del classe ’05 non sono in dubbio, ma non è bastata ad interrompere la lunga striscia di partite vissute dalla panchina o addirittura dalla tribuna. Retrocesso

NICOLÒ COLOMBO 5.5

Non ha trovato lo spazio che ci si aspettava potesse ritagliarsi: tolta la gara playoff disputata a causa dell’indisponibilità di Benacquista, ha giocato uno scampolo di partita contro il Gozzano nell’ultima stagionale e 90’ contro Alba (molto bene) e Sanremese (meno bene) per sopperire a due assenze. Deve fare uno step in più per esprimere il potenziale che dimostra di avere. Rimandato

PAOLO PISAN 5.5

La dea bendata non è certo stata caritatevole con lui (un brutto infortunio gli ha chiuso anzitempo la stagione proprio quando sembrava potesse trovare qualche spazio in più), ma non ha saputo performare come ci si poteva aspettare. All’ottimo ingresso contro l’RG Ticino non sono seguite prestazioni di tale portata e nel girone di ritorno, prima di finire ko, ha collezionato appena 1’ con il Chieri e 70’ insufficienti contro il Ligorna. Sa di poter fare molto di più e la bocciatura è comunque figlia anche della mala sorte. Sfortunato

Matteo Carraro

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