Il Varese ha chiuso il suo nuovo “anno zero” con il terzo posto finale e il record di punti (66) della storia recente: i biancorossi hanno poi chiuso la stagione con il ko nella semifinale playoff contro il Vado e la società non ha perso tempo iniziando già a gettare le basi per la prossima annata (che dovrà vedere il Varese competere per il salto in Serie C) con le nomini di Antonio Montanaro come DS e Roberto Floris come allenatore.
C’è però ancora una riga da tirare sulla stagione appena compiuta. Nel complesso il rendimento del Varese è stato ampiamente sufficiente, e il 7.5 di squadra va ora sviscerato, come sempre, attraverso il nostro Pagellone. Iniziamo quest’oggi con i voti e i giudizi a portieri e difensori; domani sarà la volta di centrocampisti e attaccanti, mentre il 26 maggio toccherà a staff e dirigenza.
CENTROCAMPISTI
LORENZO MANDELLI 7
Dopo una prima parte di stagione da assoluto protagonista (entrando di diritto nel cuore dei tifosi), l’infortunio extra-campo patito prima del match contro il Vado l’ha messo fuori sei giornate: vederlo alle Bustecche sapendo di non poter giocare era come guardare un leone in gabbia. Una volta ristabilito, però ha faticato a ritrovare spazio in un centrocampo che aveva ormai la sua quadra; la garra, però, non l’ha mai persa e l’ha sempre messa al servizio della squadra. Ringhioso
NICOLÒ PALAZZOLO 7
Non sempre al massimo della costanza di rendimento, ma quando si accende è un piacere vederlo giocare: ha (ri)sposato la causa biancorossa consentendo di alzare il livello del centrocampo e, in generale, di tutta la squadra. Chiude l’annata con sei gol all’attivo (di cui uno importantissimo a Tortona) e la consapevolezza di poter essere uno degli uomini chiave da cui ripartire l’anno prossimo. Valoriale
MATTIA PERISSINOTTO 7
Lo spunto realizzativo si è perso in fretta, ma il classe ’03 è sicuramente stato una delle note più liete dell’annata biancorossa: un giocatore eclettico, fisico e arrembante che ha portato brio a tutto il centrocampo dando sostanza in difesa e strappi impressionanti in fase offensiva. L’anno prossimo uscirà dalla soglia under ma, consapevole degli ampi margini di crescita, la società non farebbe affatto un errore a puntare su di lui. Dinamico
FEDERICO ZAZZI 7
Inizio turbolento, forse in un ruolo non propriamente suo, poi un’operazione e una serie di piccoli acciacchi sembravano averlo messo fuori dai giochi. E, invece, è scattata la scintilla che ha rianimato il suo campionato: nel girone di ritorno, abbassato a play, ha preso in mano le chiavi della squadra dirigendo il centrocampo grazie alla sua immensa qualità. La perla su punizione contro la Sanremese vale oro e anche il gol contro il Pinerolo non è da meno; a tutto ciò ha anche abbinato una preziosissima fase di interdizione dimostrandosi un autentico factotum. Regista
ANDREA MALINVERNO 6.5
Aveva detto che sarebbe arrivato e la rete contro l’RG Ticino è stata festeggiata come una Champions League: del resto, per chi ha Varese nel cuore ogni gol è speciale. Nel complesso nel girone di ritorno ha raccolto i frutti del duro lavoro in settimana, trovando molto più spazio nelle rotazioni e partendo spesso da titolare (in qualche occasione anche con la fascia di capitano al braccio). Emozioni pure e tanta sostanza al servizio della squadra. Della sua squadra. Cuore biancorosso
MATTIA ORTELLI 6.5
Si è sicuramente fatto conoscere: entrato nel mondo biancorosso in punta di piedi si è pian piano ritagliato il suo spazio alternando prestazioni perlopiù sufficienti a bellissimi ed interessanti exploit. Corsa, buona capacità di lettura e qualità niente male: il gol a Montjovet contro il PDHAE è una piccola gemma sbocciata da un giocatore che ha del potenziale davvero interessante. Intrigante
NICCOLÒ STAMPI 6.5
Nel finale di stagione è a volte apparso a corto d’ossigeno, ma nel girone di ritorno in più di qualche occasione ha provato a farsi carico della squadra riuscendoci alla perfezione, ad esempio, ad Alba sbloccando un match complicato. Il talento c’è ed è indiscutibile; va sicuramente coltivato per evitare i blackout come contro il Vado nella finale playoff dopo un “banale” errore a tu per tu con il portiere. In generale, comunque, il Varese può dire di aver scoperto un talento da svezzare. Promessa
ATTACCANTI
STEFANO BANFI 7.5
A stagione finita (per quanto sia arrivato con le pile scariche) si può dire che il Varese ci aveva visto lungo offrendogli un biennale la scorsa estate: di fatto è già blindato e il capocannoniere della squadra (11 reti, abbonandogli anche l’autogol procurato ad Albenga) avrà il compito di alzare l’asticella garantendo, in un reparto magari più completo ed efficace, tutta la sua verve, il suo dinamismo e la voglia di non mollare mai. Caratteristiche che l’hanno portato ad essere ovviamente un idolo dei tifosi. Onnipresente
FILIPPO DI MAIRA 7
Praticamente impossibile mantenere quella media gol dopo le prime apparizioni, ma il gigante siciliano non ha certo perso il vizio: al netto di una stagione altalenante dal punto di vista fisico (spesso e volentieri acciaccato o in campo non al massimo della forma) chiude con sette reti all’attivo (media di un gol ogni due partite) e la consapevolezza che un Di Maira al 100% (si è in parte visto a Vinovo contro il Chisola) potrebbe essere un’arma devastante nella corsa alla Serie C. Swarovski
SIMONE MUSUMECI 6
Arrivato per sostituire (numericamente) Guri ha subito dimostrato di avere qualità interessanti che, tuttavia, non sempre è riuscito a mettere in luce. Il gol, meritato, l’ha trovato nel finale ad Alba ma, dopo essersi ritagliato sempre più minutaggio, ha vanificato alcune chance concessegli (vedi Tortona) non riuscendo a dare il contributo sperato nei finali delle partite. Cotta l’ha spesso strigliato, ma anche coccolato. Alternante
FILIPPO LIBERATI 5.5
Potrebbe, ma non si applica. Sa di ritornello scolastico, ma riflette quella che è stata la stagione del classe ’03: mancino fatato, qualità pazzesche, ma attitudine non sempre adeguata. E, per un tecnico che guarda più che altro all’atteggiamento, così facendo si farà poca strada. Chiude la stagione con due reti all’attivo ma anche tante occasioni sprecate: nel finale di stagione, per i motivi di cui sopra, è stato utilizzato con il contagocce. Superficiale
PIETRO SETTIMO 5.5
Praticamente sparito dopo l’exploit di Voghera: ha spesso pagato dazio nelle rotazioni finendo in tribuna e, saltuariamente, ha fatto qualche comparsata in panchina. Non è dato sapere il perché, ma evidentemente non deve esser riuscito a convincere del tutto Cotta. L’insufficienza è più che altro un proforma solo perché non ha contribuito attivamente sul campo; nessuno mette in discussione le sue qualità. Spettatore
FEDERICO FURLAN 4.5
Doveva essere insieme a Sindrit Guri il top player di questo Varese e, invece, qualcosa si è rotto subito. Dopo un inizio travolgente, si è pian piano afflosciato perdendo la sua verve. Qualche panchina, qualche comparsa, e poi il nulla: la Fezzanese l’ultima fermata prima di vederlo scendere dal treno biancorosso. Undici partite senza vedere il campo per arrivare ad un epilogo che, al momento della firma, non sembrava nemmeno possibile. Incomprensioni con il mister? Sicuramente qualcosa si è rotto, ma qualcosa mancava già in campo da tempo. Flop
Matteo Carraro