La stagione dei biancorossi è iniziata con una sconfitta di misura sul campo del neopromosso Stade Valdotain. La squadra si prepara per il prossimo impegno, il primo casalingo del campionato che si terrà Domenica 20 ottobre alle 15:30, quando il Rugby Varese ospiterà il Cus Genova al “Levi” di Giubiano, occasione in cui i biancorossi andranno alla ricerca della prima vittoria in questa Serie B. Dopo la sconfitta rimediata ad Aosta il Varese vuole reagire in fretta, come sottolineato anche da Simone Spiteri, che durante il match contro lo Stade ha raggiunto un traguardo personale importante, è infatti arrivato a toccare le 100 presenze in prima squadra.  Simone ha iniziato a giocare a rugby nel 2008, da lì non si è più staccato da questa disciplina, che ancora oggi vive con grande passione. Seconda/terza linea di sostanza e ora anche centurione, Spiteri, classe ’93, ha iniziato il suo decimo anno con la Seniores biancorossa e come sempre ci tiene a dare il suo contributo alla causa e lo farà anche in questa stagione sportiva. Il giocatore fa il punto della situazione e rivela alcuni racconti del passato che lo hanno legato ancor di più ai colori del Varese. Insieme alla squadra, Spiteri proverà a superarsi e raggiungere altri traguardi di livello, in modo da non dover lottare ancora per la salvezza fino all’ultimo. 

“Siamo dispiaciuti per il risultato ottenuto in casa dello Stade Valdotain – esordisce Spiteri -. Potevamo fare molto meglio, abbiamo sbagliato qualche scelta di gioco e siamo stati troppo lenti nello schierarci in difesa, soprattutto nel primo tempo. In generale non eravamo al meglio, ma lo Stade anche se neopromosso è una buona squadra ed ha meritato di vincere. Noi abbiamo avuto una buona reazione nel secondo tempo, alla fine un punto lo abbiamo portato a casa ma di certo non ci basta. Le cose che sono andate meglio sicuramente sono state le touche e le mischie chiuse. Personalmente punto a migliorare la mia performance, voglio esprimere il mio miglior rugby ed essere costante. Per quanto riguarda il collettivo dobbiamo raggiungere il nostro massimo livello, come abbiamo fatto nella parte finale della scorsa stagione, se facciamo questo possiamo ottenere ottimi risultati. Non saprei dire quale obbiettivo porci a livello di classifica, ma di certo non vogliamo rincorrere la salvezza fino all’ultima giornata di campionato come lo scorso anno”.

“Le 100 presenze sono un numero importante – prosegue l’avanti del Varese -, fa piacere e gratifica i miei anni di impegno, ma ne voglio aggiungere ancora mantenendo alto il livello di gioco.  Ricordo il mio esordio in Serie B nel 2015, una partita che abbiamo perso di poco fuori casa contro Biella, loro erano molto forti, grossi, ma noi facemmo una partita incredibile e per me era un obbiettivo da raggiungere, ovvero salire dalla seconda alla prima squadra e rimanerci. Un altro ricordo bello, ma in questo caso triste allo stesso tempo, si fa per dire, è stato il mio primo match da capitano: eravamo a Genova, stagione 2018/19, io ero contento, non avevo immaginato di fare alcune partite da capitano. Fatto sta che la partita inizia e dopo nemmeno quindici minuti mi sono strappato l’orecchio, sono dovuto uscire e abbiamo anche perso. Ero un po’ deluso, ci tenevo a vincere e a giocare tutta la partita ma sono cose che capitano e ora ci facciamo anche delle belle risate pensandoci”.

Stefano Sessarego

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