C’erano alte aspettative per il Mad Bowl, l’attesissimo torneo Flag internazionale organizzato da Mad Dogs e Mad Cats che ha avuto luogo a Milano lo scorso weekend. Grandissima partecipazione e livello tecnico davvero elevato con, in particolar modo, la divisione femminile in vetrina. L’vento ha però dato visibilità a tutto il movimento, a testimonianza dell’importanza che questo sport continua giustamente ad avere: dal 2028 il Flag Football diventerà disciplina olimpica e l’Italia ha tutta l’intenzione di non essere una semplice comparsa alle Olimpiadi di Los Angeles fra quattro anni. Il lavoro da fare è ancora tanto, ma gli altri Paesi sono alla portata.

Lo dimostrano i risultati del Mad Bow. La vittoria è andata a una selezione francese (che si è imposta in finale su un team connazionale), ma la soddisfazione in casa Skorpions Varese è tanta: le grigiorosse di Enzo Petrillo hanno sfiorato il podio perdendo in extremis la finale 3°/4° posto contro le Lions Bergamo. “Ce la siamo giocata alla pari con tutte, perdendo solo con le finaliste conferma Petrillo, e c’è ovviamente un pizzico di rammarico per l’esito finale perché avevamo segnato il touchdown del vantaggio a 39’’ dalla fine. Complimenti alle avversarie che in poco tempo hanno rimontato il campo e segnato il punto del sorpasso, ma ci teniamo stretta l’esperienza e la continua crescita di un gruppo che ha tutte le carte in regola per far bene”. In giornata, tra l’altro, sono state diramate le convocazioni per l’evaluation camp della Nazionale a Firenze (2/3 marzo) e Legnano (9/10 marzo) e sette grigiorosse parteciperanno al raduno: Margherita Bascialla, Tanya Grande, Laura Latera, Sofia Petrillo, Aleksandra Radisavljevic, Valentina Secchi e Marianna Tessera.

Chi ha fatto bene è anche la selezione mista composta da Daemons, Tempeste e Frogs. Proprio il sodalizio nerargento si gode il quinto posto finale e coach Dario D’Adelfio commenta: “Questo Bowl ci serviva come rodaggio e sono contentissimo di aver visto cose più belle di quanto mi aspettassi. Il livello è ottimo, siamo più avanti rispetto a ciò che pensavo, ma la strada è ancora lunga: la squadra è nuova, le ragazze non conoscono ancora bene le mie idee e io devo imparare il loro modo di giocare. Mi è piaciuto tutto del Mad Bowl, dall’organizzazione ai rapporti con le altre squadre, sottolineando ovviamente l’enorme supporto che ho ricevuto dalla società Frogs. Voglio ringraziare infine Daemons e Tempeste che ci hanno ospitato in maniera fantastica: in due settimane, vale a dire in quattro allenamenti, ci siamo preparati al massimo per giocare un torneo davvero difficile e in campo sembrava che giocassimo insieme da una vita. Si è poi consolidato un bellissimo rapporto e la soddisfazione non può che essere immensa”.

Matteo Carraro
Foto Cinzia Roganti

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