Un’annata dal duplice volto, complicata nella prima parte, soddisfacente nella seconda e che lancia buoni segnali per il futuro: il Varese Calcio a 5, iscritto al campionato nazionale di Serie B ha chiuso la stagione con un quarto di finale playoff acciuffato nelle ultime 4 giornate, dopo una stagione di tanti alti e bassi.
La squadra originario di Laveno, ma che nella stagione passata ha trovato le porte aperte al palazzetto di Carnago (“Ringrazio il comune di Carnago per tutta la disponibilità mostrata nei nostri confronti” afferma il ds Di Nunzio ndr), ma non dimentica le sue origini dove continua a sviluppare il settore giovanile, fonte inesauribile di risorse.

A fare il punto della situazione è il direttore sportivo Ciro Di Nunzio:La nostra storia recente parte dalla fusione tra Varese e Laveno, squadra con cui abbiamo affrontato e vinto il campionato di C1 in maniera piuttosto agevole, questo ci ha permesso di approdare in un campionato nazionale come la serie B dove abbiamo avuto difficoltà viaggiando spesso sul filo del rasoio tra la salvezza e la retrocessione, poi però abbiamo operato oculatamente inserendo le pedine giuste, ed abbiamo ricostruito un cammino che ci ha permesso dapprima di rimanere in serie B con 4 giornate d’anticipo e poi, quasi a cuore leggero, di viaggiare in direzione playoff”. “Abbiamo conquistato un traguardo importante per essere una neopromossa, anche se non siamo riusciti ad andare oltre i quarti di finale, però ora sappiamo da dove ripartire per alzare l’asticella nella prossima stagioneaggiunge il direttore. 

Ma non è certo tutto qui:Siamo una società ambiziosa, il nostro desiderio è di salire in A2 nel giro di due anni, stiamo lavorando sodo per questo, abbiamo deciso sia di riconfermare mister Alessio Battaia sia il nostro preparatore atletico Denis Nivuori, più il preparatore dei portieri Michele Del Vitto che seguiva già la nostra under19, ma anche un buon 80% della rosa perché è un gruppo in cui crediamo molto, senza dimenticarci dei giovani, un lato sportivo di grande risvolto ed in cui personalmente punto tanto, il nostro stesso territorio ci offre opzioni importanti da questo punto di vista, abbiamo ben 5 ragazzi che provengono da Laveno, teniamo molto nella valorizzazione della nostra zona geografica”.

E a proposito di giovani aggiunge ancora:Abbiamo una scuola calcio ed un under 19, ma stiamo lavorando anche per costruire un under 17, crediamo molto nella crescita di questi ragazzi, bisogna aver pazienza e saperli gestire nel miglior modo, ma i giovani possono darti davvero tanto”.

Infine uno sguardo al passato ed uno al futuro. Quando ti sei innamorato di questo sport?
Lo conosco da una decina di anni ma lo vivo attivamente da tre, per me è uno sport bellissimo, emozionante, una sorta di calcio fatto con la play station in cui vivi davvero tante dinamiche e tante azioni senza un attimo di respiro, è l’adrenalina con cui lo vivi che ti porta appunto a scoprire il suo fascino, come hai detto tu mi sono proprio innamorato di questo sport, spiace solo sia un po’ troppo campanilistico, dovrebbe esserci più collaborazione con il calcio a 11 perché ne gioverebbero entrambe le discipline, ed il movimento calcio in primis dovrebbe rendersene conto”.
Quanto al futuro:Io spero sia roseo, ci stiamo muovendo affinché sia così, vogliamo salire in A2 ma puntiamo anche alla Coppa, non ci precludiamo nulla, lavoriamo attivamente su tutti i fronti per vedere crescere questa realtà che abbiamo a cuore”.

Mariella Lamonica

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