Con il 3-1 sul Monza si è chiusa la preseason del Varese Femminile di Andrea Bottarelli che può quindi ora concentrarsi esclusivamente sul campionato: debutto previsto domenica 8 settembre alle ore 15.30 sul campo della Riozzese, la prima delle 30 partite che attenderanno le biancorosse.
Pertanto, alla vigilia del campionato è lecito porsi due interrogativi: qual è il livello del Varese? Qual è, invece, quello del Girone A di Eccellenza? La premessa, ovvia e scontata, è che solo il campo darà il suo responso, ma le sensazioni biancorosse sono senz’altro positive.
Il mercato non ha portato stravolgimenti eclatanti nella rosa: l’11 di partenza è di buon livello e non mancano elementi di prospettiva (l’età media si è abbassata, molte ragazze sono alla prima esperienza in Prima Squadra) che potranno crescere davvero tanto. L’Eccellenza resta un campionato particolare: solo la capolista conquista la promozione, non ci saranno playoff, mentre al contrario bisognerà evitare i playout e le quattro retrocessioni. Memori del campionato dello scorso anno, l’obiettivo primario sarà proprio quello di conquistare la salvezza per poi provare a guardare verso l’alto.
Posizioni in cui dovrebbero esserci Pro Palazzolo, Como e Mantova, quelle che sulla carta sono le tre corazzate di categoria. Le bresciane (ex Montorfano), in particolar modo, condividono le stesse ambizioni della Prima Squadra maschile (Girone B di Serie D): investimenti notevoli hanno portato alla Pro Palazzolo giocatrici di Serie A, Serie B e Serie C, allestendo una squadra di livello assoluto che non può non puntare alla Serie C. La neopromossa Como non ha bisogno di presentazioni: con una Prima Squadra in Serie A, la società lariana non vuole nascondersi e, partendo da una base già di per sé buona, ha aggiunto parecchi innesti dalla Serie A e dalla B. Forse un gradino sotto il Mantova (ex Casalmartino) che ha acquistato dalla B e dalla C: sulla carta è la miglior accreditata per sgambettare le prime due.
Dietro vengono tutte le altre, cominciando proprio dal Varese insieme a Doverese, Erbusco (new entry) e Crema (malgrado le parecchie uscite); attenzione alle neopromosse che hanno tutta l’intenzione di recitare il ruolo di mine vaganti. Di certo, però, ogni squadra presenterà determinate insidie, a maggior ragione per un gruppo giovane come quello biancorosso (che già in passato è andato in sofferenza nei momenti delicati). Non fa eccezione l’esordio contro la Riozzese: sicuramente non parliamo di squadra da primi posti, ma le milanesi hanno le carte in regola per mettere in difficoltà il Varese su un campo in erba e molto grande. Il debutto casalingo contro il Brugherio (mai battuto lo scorso anno) sarà un altro bel banco di prova in vista del primo scontro diretto alla terza giornata contro l’Erbusco. Sarà un Varese da scoprire domenica dopo domenica. L’obiettivo? Fare il meglio possibile, anche se, dopo un ottavo posto e un settimo posto, chiudere dalla sesta posizione in su sarebbe già un gran traguardo. Ad oggi la sensazione è che per salire serva altro; intanto, però, il Varese vuole stupire e divertirsi.
Matteo Carraro