Dopo il primo assaggio di Coppa Italia, l’inizio del campionato di Eccellenza è ormai alle porte. Domenica 8 settembre, i 18 club del Girone A scenderanno in campo per la prima di trentaquattro battaglie.
Come arrivano alla prima giornata le nostre varesotte? Ecco il punto della situazione squadra per squadra, alla luce delle novità rispetto alla passata stagione.
Caronnese
Retrocessa in Eccellenza al termine della stagione 2022/2023, la società confidava forse in un ritorno immediato nella categoria a cui sente maggiormente di appartenere. Così non successe, però, al primo tentativo sotto la guida di mister Gatti, ore sulla panchina della Rodense. Per quanto i valori individuali in campo facessero pensare a un possibile traguardo playoff, l’andamento altalenante dei rossoblù valse soltanto un posizionamento a metà classifica. Rimodellati – ma non rivoluzionati – per questa nuova annata, potranno continuare a contare sullo zoccolo duro di uomini spogliatoio quali Gabriele Napoli e Federico Corno, oltre al valore aggiunto di nuovi innesti di esperienza quali Alberto Sorrentino e Niccolò Colombo. Le ambizioni non mancano, l’entusiasmo del condottiero Michele Ferri neanche… e l’alchimia all’interno del gruppo potrebbe rivelarsi (con)vincente.
Ispra
Il secondo posto nel girone playoff di Promozione, a cui i nerazzurri si erano qualificati grazie alla vittoria sulla Besnatese in finale, era bastato per ottenere il ripescaggio. La carta continuità rispetto alla passata stagione – con le conferme di giocatori da Eccellenza come come Lucas Garcia – ha evitato il rischio di uno stravolgimento completo per il salto di categoria, mentre l’innesto di altri tasselli di esperienza, come la coppia di centrali Maxi Pescara e Cesare Parini, oltre al colpo offensivo Pietro Tripoli, lascia ben sperare in termini di carisma. L’incognita, naturalmente, resta il passaggio dalla teoria alla pratica, perché sul campo, di domenica in domenica, andranno messi a punto i meccanismi di un gruppo pronto a fare di necessità virtù per mantenere la categoria così faticosamente conquistata.
Legnano
Piccolo sconfinamento territoriale in provincia di Milano, dove la parola “stravolgimento” non potrebbe invece essere più azzeccata. I “fasti” pre-crisi sono ormai un ricordo lontano: dopo la rivoluzione a livello dirigenziale e di staff tecnico, il vento – o meglio, la burrasca – del cambiamento si è abbattuta anche sulla rosa. È un gruppo di under quello che affronterà l’imminente campionato di Eccellenza. Basterà per sgomitare tra gli avversari nella lotta alla salvezza? Al terreno di gioco l’ardua sentenza.
Saronno
La parole chiave, in casa degli Amaretti, è “coerenza”. Coerenza in termini di obiettivi (in una società che anela a ben altri lidi) e coerenza in termini di organici (come dimostrato dall’importante campagna riconferme). Se il gruppo di Danilo Tricarico, pur raccogliendo meno delle aspettative iniziali, aveva impressionato per il proprio gioco spregiudicato, non dovremo aspettarci di meno dal Saronno 2.0 del nuovo timoniere Marco Varaldi, il cui arrivo ha causato una scossa elettrica – e con una tensione di non pochi volt – in tutto l’ambiente. Se i nomi di leader quali Simone Pontiggia, Giovanni Bello e Nicola Proserpio parlano da sé, gli arrivi di giocatori altrettanto esperti quali Jordan Pedrocchi e Giacomo Mammetti ribadiscono un concetto più che chiaro al “Colombo-Gianetti”: i biancocelesti sono pronti all’assalto.
Sestese
Nell’ambiente biancoazzurro si libra un forte desiderio di riscatto dopo gli incidenti di percorso delle ultime due stagioni, in cui le ambizioni della left side dovettero ben presto cedere il posto alla fuga dai bassifondi. Attorno a un’ossatura ormai consolidata – composta da veterani della categoria e ormai anche della Sestese come Matteo Della Volpe, Riccardo Lunghi o il ritorno Alessio Papasodaro, per citarne alcuni – è stata costruita una rosa dove brio ed esperienza sono di casa, come rivelano, tra gli altri, gli innesti di Stefano Pellini, Alex Romano o Domenico Rossi. L’equilibrio in campo potrebbe segnare la svolta e l’impronta del riconfermato mister Pierluigi Gennari, questa volta al comando da inizio stagione, potrebbe portare frutti molto più dolci di quelli raccolti qualche mese fa. Rosa alla mano, che in quel di Sesto Calende non ci si accontenti più della semplice sopravvivenza è sotto gli occhi di tutti.
Solbiatese
Tra le squadre della provincia, è quella che più di tutte non teme di esporsi e dichiarare apertamente i propri obiettivi. A Solbiate Arno si punta alla D, ora più che mai. Il tentativo della passata stagione, andato in fumo sul più bello, nella finalissima di Coppa Italia Nazionale, era stato un duro colpo per l’armata nerazzurra. La lezione imparata da quel sogno infranto è che nessuna porta dovrà essere chiusa nel cammino verso l’obiettivo. Con le fondamenta del gruppo al proprio posto (le riconferme, tra gli altri, di Dennis Scapinello, Giuseppe Torraca e Aurelio Mondoni sono un segnale inequivocabile) e i nuovi rinforzi in tutti i reparti (con il tocco spagnoleggiante dell’accoppiata ex Sondrio Cocuz-Martinez), il gruppo di mister Danilo Tricarico è pronto a tirare a lucido le proprie armi e sferrare i primi colpi.
Vergiatese
Gruppo che lotta non si cambia. È con questa filosofia che a Vergiate è stata scelta su più fronti la strada della continuità. La salvezza sopraggiunta all’ultimo minuto dell’ultima partita dell’anno, quella gara di ritorno dei playout che condannò la Castanese alla retrocessione, ebbe l’effetto di un collante in grado di creare un attaccamento ancora più profondo alla maglia. Tante le riconferme tra i protagonisti dell’impresa, da Andrea Marin a Luca Dal Santo, da Lorenzo Sandrini all’uomo dell’inzuccata decisiva Davide Dellavedova. Il campionato si preannuncia duro, ma i galletti partono con qualche consapevolezza in più: la salvezza, quest’anno, andrà raggiunta con abbondante anticipo.
Silvia Alabardi