I biancorossi in Europa recitano la parte del leone, mentre in Italia…

Che strana stagione quella dell’Openjobmetis Varese: convincente in Europa e altalenante in Italia, la squadra allenata da Bialaszewski non è ancora riuscita a trovare la quadra defintiva. Se la fondamentale vittoria di domenica sera contro Pesaro può far tirare un sospiro di sollievo, la tranquillità non è ancora di casa a Varese, come dimostra il ruolino di marcia che recita 12 sconfitte. Non soltanto quelle dell’andata con Brindisi (86 a 81 per i biancazzurri) e Cremona (75 a 68 per i biancoblù); le sconfitte che più stanno pesando sono quelle dell’ottobre nero dei tre stop consecutivi intervallati dalla vittoria con il Keravnos, che hanno inaugurato la prima crisi stagionale dei biancorossi. Stando alle qualità del roster, all’interno del quale spicca il totem Hanlan, il re di coppa che contro l’Oradea ha realizzato ben 29 punti e che contro Pesaro ha trascinato la squadra alla vittoria, e il faro Moretti, l’uomo in più capace di dettare i ritmi di gioco, soprattutto in Europa, Varese ha tutte le possibilità per svoltare. A furia di parlare di Europa, è giunto il momento di analizzarne il cammino, per poi parlare di quello in campionato; dal loro confronto capiremo cosa sta succedendo quest’anno a Varese. 

La coppa è un’opportunità e non un peso

Varese vive le serate di coppa come un’opportunità per mettersi in mostra e provare a fare bene, e non come un peso. Questo fa sì che i giocatori scendano sul parquet con la testa sgombra da cattivi pensieri. E in effetti, dando un’occhiata al cammino, notiamo come i biancorossi abbiano vinto 5 delle 6 partite disputate proprio perché capaci di offrire una pallacanestro attenta, lineare ed efficace. Se analizziamo la gara contro l’Oradea scopriamo che dopo un inizio non semplicissimo l’Openjobmetis Varese è riuscito a prendere in mano il pallino del gioco. Come? Impostando un’ottima difesa, che ha permesso ai lombardi di andare più facilmente a rimbalzo, e servendosi di un po’ di fortuna, che non guasta mai, come in occasione dei tiri scoccati dal mid-range. E dire che la difesa inizialmente era apparsa disastrosa, per usare un eufemismo, e lo svantaggio del primo tempo sembrava difficilmente colmabile. Poi anche grazie a un buon giro palla ragionato, per altro già apprezzato durante la gara vinta contro il Chemnitz 99, le sorti dell’incontro si sono invertite. Ecco alcuni elementi che spiegano il buon andamento dei biancorossi in Europa, gli stessi su cui si dovrebbe insistere inoccasione delle prossime partite di campionato. E ora ai quarti l’avversario sarà il Nymburk, squadra ceca capoclassifica del Gruppo M, coesa e molto ordinata, che nel suo campionato è prima in classifica. Tra gli uomini più pericolosi di cui dispone ci sono gli americani Jitaurious Gordon e Thomas Bell e il ceco Jaromir Bohacik. Prima però di pensare a come superare il turno, è bene che l’Openjobmetis si concentri sul campionato.

Per svoltare in campionato bisogna difendere meglio

Come detto in precedenza, Varese quando gioca la Fiba Europe Cup convince – e non potrebbe essere altrimenti visto che si è qualificata per i quarti di finale – ma quando gioca la LBA? In questo caso le cose un po’ si complicano, nel senso che la squadra lombarda in questo momento si trova nella parte bassa della classifica, dopo aver perso 12 delle 20 partite sin qui disputate. Un bottino un po’ scarno per i ragazzi guidati da Tom Bialaszewski, che dovrebbero riuscire a difendere un po’ meglio, come è successo recentemente contro l’Oradea. Solo in questo modo potranno raddrizzare il percorso in campionato, che dalla gara contro Brindisi in poi dovrebbe essere più agevole. Metà marzo, infatti, dovrebbe essere un buon periodo per Varese per conquistare punti sui parquet avversari. Inizio marzo, invece, sarà un periodo piuttosto complicato perché, dopo la gara di febbraio prima della sosta vinta contro Pesaro, ci sarà quella contro l’Olimpia e, successivamente, quella di andata contro il Nymburk. Se disputare in casa la sfida di ritorno contro i cechi sarà un grosso vantaggio, provare a giocarsela a Milano contro i ragazzi di Ettore Messina, desiderosi di prendersi la testa della classifica, sarà davvero complicato.

I biancorossi non sono un caso isolato

La stagione un po’ al di sotto delle aspettative di Varese in campionato ovviamente non è un qualcosa di unico al mondo. Ci sono altre situazioni simili, per esempio oltreoceano in NBA con i Los Angeles Lakers. I gialloviola non sono stati costruiti per vincere l’anello, d’accordo, ma nemmeno per rischiare di non partecipare ai prossimi playoff. Per adesso il tabellone della Western Conference ci dice proprio questo, che LeBron James e compagni faticano a trovare la quadra. Un po’ come sta accadendo a Varese. Nel caso dei Lakers non è sufficiente l’apporto di Anthony Davis per raddrizzare una stagione che stando a Marathonbet avrebbe dovuto essere molto più positiva. Di sicuro le assenze di Hachimura e Russell hanno avuto il loro peso, ma una squadra come Los Angeles non può rifugiarsi dietro a questi inconvenienti.

I rimbalzi di Spencer necessitano delle coperture di McDermott

Spencer sta convincendo per l’energia che sta mettendo sul parquet, soprattutto contro Pesaro, quando è stato l’uomo ovunque sul parquet. Con una media di 8,1 rimbalzi, questo centro dotato fisicamente è la chiave della retroguardia, che ha però bisogno delle coperture di McDermott, ala decisamente offensiva dotata di un ottimo tiro da tre punti, per evitare che le spaziature avversarie facciano troppo male. McDermott rispetto a Spencer ha infatti più punti nelle mani e più assist, un qualcosa che l’Openjobmetis sapeva quando decise di ingaggiarlo nel 2023. La sua propensione offensiva d’ora in avanti andrebbe centellinata, così che possa ripetere l’ottima prestazione contro Trento, che ha visto ben figurare anche il suo connazionale Spencer. Quella sfida, persa con onore da Varese, ha dimostrato come questi due cestisti americani riescano a dare il meglio quando cooperano tra loro.   

Brown deve svoltare in attacco

In un campionato non semplice come l’LBA, c’è bisogno dell’apporto di tutti, sia in difesa che in attacco. Se Brown in difesa spesso giganteggia – 10 i rimbalzi conquistati contro Trento – in attacco può ancora migliorare. Vero, contro Pesaro non è stato così, considerando il suo primo tempo irreale, ma non dimentichiamoci che fino a qualche settimana fa sembrava di essere nuovamente al cospetto del Brown appena sbarcato in Europa che non riusciva aintegrarsi. Era l’estate del 2023 quando i biancorossi si aggiudicarono questa “ala pesante”, prelevandola direttamente dai Raptors 905, squadra di pallacanestro canadese che milita nella NBA G League, campionato professionistico di sviluppo della NBA.

La sosta può servire per svoltare (nonostante l’Olimpia Milano)

Varese superando Pesaro, in quella che era un vero e proprio spareggio salvezza, può rifiatare in vista della sosta. Soprattutto i suoi uomini più attesi, tra cui Mannion, potranno rifiatare così da continuare a essere decisivi. Volendo ben vedere, c’è un problema di squadra alla voce rimbalzi offensivi: i biancorossi concedono almeno una decina di carambole offensive a partita – contro Pesaro sono state ben 19. Un qualcosa su cui dovrà lavorare in questi giorni Bialaszewski, se vorrà che i suoi ragazzi risultino finalmente più decisivi in attacco, perché il 4 marzo contro l’Olimpia Milano ci vorrà la gara perfetta per fare risultato. La vittoria contro Pesaro non deve illudere: Varese ha sì giocato bene ma non è stata perfetta. Soltanto dal terzo quarto in poi ha dominato, mentre nel primo tempo ha tenuto l’avversario distante concedendogli però molti tiri facili. Per fortuna che ancora una volta Hanlan ha disputato una gara più che positiva, grazie anche al suo QI cestistico superiore alle media, così come Woldetensae, in assoluto la nota più lieta della serata, che ha dato lo strappo decisivo segnando 8 punti consecutivi. 

Redazione

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