Gli sport nautici rivestono un ruolo di un certo rilievo all’interno del panorama italiano, ma spesso ci si dimentica di un concetto basilare di fondamentale importanza: rispettare l’acqua. A tal proposito il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha indetto il concorso nazionale “Il mare al centro” (per gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie) al fine di diffondere la cultura della sicurezza in mare sensibilizzando gli studenti sui principi dell’educazione civica marittima.
Muovendosi sulla stessa line, la Lega Navale Italiana sezione di Varese ha organizzato a sua volta un concorso, intitolato “Cosa fare per tutelare i nostri laghi e i nostri mari”, rivolgendosi alle scuole secondarie di primo grado della provincia: gli studenti si sono messi in moto con entusiasmo per creare opere volte a esemplificare il tema, e i risultati hanno davvero lasciato a bocca aperta.
La giuria (costituita dai cinque rappresentanti dell’Organo di Consiglio e da due Socie della sezione della LNI di Varese) ha selezionato i lavori più belli del concorso provinciale e, domenica 19 maggio presso la sede in via dei Canottieri, si è tenuta la cerimonia di premiazione con la relativa mostra delle opere.
Presenti l’Assessore ai Servizi Educativi Rossella Dimaggio, la Vicepreside dell’IC Varese 3 Vidoletti Daniela Crespi e Pierluigi Maurizi (Delegato Scolastico della LNI Sezione di Varese) per quello che è stato un autentico en-plein a tinte rosa della Vidoletti. A vincere è stata Giorgia Macchi con un trittico di disegni volti a sensibilizzare in primis sulla necessità di non inquinare le nostre acque per preservarne la bellezza, la rilevanza e l’attrattività turistica. Secondo posto per Gaia Meneghetti che ha invece proposto una serie di slides riflettendo sui cambiamenti climatici e sulle relative conseguenze. Medaglia di bronzo per Valentina Bellido Quezada che si è invece concentrata sulla lotta allo spreco dell’acqua per uso domestico e sull’obbligo di non inquinare il pianeta intero. Menzioni d’onore per Aurora Halilaj ed Emma Esposito, autrici di lavori altrettanto pregevoli.
“Le ragazze della Vidoletti sono state davvero eccezionali – commenta soddisfatto Maurizi –, così come tutti gli altri studenti che hanno partecipato al concorso. Non è stato facile selezionare le opere migliori perché la giuria non si è concentrata solo sulla qualità grafica, ma ha valutato anche i parametri dell’approfondimento del tema e dell’immediatezza d’impatto del messaggio: ogni lavoro si è contraddistinto per maturità e originalità, soprattutto considerando la delicatezza del tema. Il concorso della LNI a livello nazionale era principalmente rivolto al mare, noi di Varese l’abbiamo proposto legandolo alla salvaguardia degli ambienti. Il nostro lago è tornato balneabile da poco ed è fondamentale tutelarlo e valorizzarlo al massimo, visto che è a tutti gli effetti una piscina naturale dal fortissimo potenziale a livello sportivo e turistico. Per questo motivo voglio elogiare l’approccio propositivo dei ragazzi che si sono impegnati a studiare lo stato dell’arte del lago per capirne l’importanza e trasporre nelle loro opere la necessità di sapersi comportare bene con un autentico patrimonio del nostro territorio”.
La valorizzazione del Lago di Varese è una tematica particolarmente cara alla Lega Navale Italiana di Varese e Maurizi lo sottolinea: “La nostra associazione mira proprio a questo e, nell’anno in cui spegniamo 60 candeline (la LNI a livello nazionale ha invece compiuto 125 anni, ndr), vogliamo farci conoscere sempre più per promuovere la nostra scuola di vela e arrivare a creare una squadra di giovani velisti. Il concorso proposto, che s’inserisce nel circuito nazionale, può rappresentare una bella vetrina: oltre alla nostra targa di riconoscimento e al tesseramento gratuito all’associazione, i lavori sono già stati inviati al Ministero per partecipare al concorso nazionale e chi vincerà avrà diritto ad un corso di vela della durata di una settimana. Voglio ringraziare le Istituzioni per la presenza e il supporto, per un ente pubblico a base volontaria come il nostro vuol dire tanto e, come detto, l’auspicio è quello di poter crescere ancora”.
Matteo Carraro