Sabato 24 Febbraio a Senago, nel milanese, presso il Centro Sportivo Comunale si è svolta la seconda tappa del Campionato Insubria di Karate, organizzata dalla FIJLKAM e riservata a bambini e pre-adolescenti.

Alla competizione, regolata dalla WKF (World Karate Federation) hanno partecipato 1200 bambini provenienti da tutte le scuole o dojo della Lombardia. L’ASD Shingitai varesina del Maestro Chelazzi si è presentata con otto bambini, dei quali tre sono stati premiati: bronzo per la cintura gialla Matthias Alesi e per l’arancione Arya Calderon e argento invece per l’arancione Najeli Najeli.

I baby karateka si sono esibiti in tre prove: la prima prevedeva lo svolgimento di un katà, forme o dimostrazione di tecniche, a libera scelta, la seconda un combattimento verso un avversario fisso virtuale, che consiste in un segnalatore che rileva i punti segnati in 20 secondi, e la terza in un percorso a ostacoli, dalla durata di circa 55 secondi, in cui si eseguono salti, capriole e acrobazie.

Nella prima prova, i nostri bambini hanno svolto il secondo katà previsto dallo stile Shotokan, ho notato che erano mentalmente concentrati, decisi nelle tecniche, e ho apprezzato soprattutto il fatto che abbiano ben gestito l’emotività. – spiega il Maestro Chelazzi -. Nella seconda, per loro era possibile sferrare i tre pugni a mano chiusa, tra i quali anche il rovesciato, i due calci, circolare e circolare rovesciato; queste tecniche saranno per loro fondamentali durante lo svolgimento dei kumitè o combattimenti regolamentati, contro un avversario reale e nel complesso erano sicuri, oltre ad aver portato a termine 18 tecniche valide. I bambini non devono toccare il computer, ma eseguirle con forza e precisione, ad una distanza massima di 5 centimetri. In merito alla terza, le due bambine se la sono cavata molto bene“.

Il Sensei evidenzia l’importanza dei risultati ottenuti: “Per la nostra società è una grande soddisfazione, perché i nostri bambini, nelle gare FIJLKAM avranno la possibilità di avere un futuro anche nel karate agonistico o sportivo. Ritengo che gli esiti siano stati anche superiori alle nostre aspettative“; poi esprime un suo giudizio in merito al Karate in generale espresso: “Si tratta di un Karate omogeneo dal punto di vista delle regole, richieste dalla nostra federazione, riconosciuta dal CONI e anche dagli stessi regolamenti previsti dalla WKF, impiegati anche presso i karateka agonisti alle Olimpiadi, e anche a Tokyo, in Giappone“.

Chelazzi conclude guardando ai prossimi obiettivi: “Continuiamo a lavorare per prepare al meglio i nostri bambini ad ottenere dei risultati ad alto livello in gara“.

Nabil Morcos

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