Questa volta, sulla virtuale tavola apparecchiata dal Legnano Basket, il bicchiere è mezzo vuoto e nemmeno l’analisi del più ottimista tra i tifosi legnanesi potrà mai cambiare il senso di una stagione deludente.

Figuriamoci, dunque, l’analisi sullo stato dell’arte rilasciata da Maurizio Basilico, general manager del Legnano Basket nonchè addetto ai lavori tanto misurato quanto obiettivo.

“Poche storie: la nostra annata è da considerare in maniera negativa perchè – spiega il dirigente legnanese -, non siamo riusciti a tagliare il traguardo che avevamo in mente: entrare nelle prime otto e giocarci i playoff. Un obiettivo che in tutta onestà, classifica alla mano e riguardando anche l’andamento del campionato pensavo fosse ampiamente alla nostra portata. Invece, un “mix” velenoso fatto di mille occasioni gettate al vento, numerosi infortuni, tante partite perse per un niente, evidentissime lacune nell’organico e solari incongruenze tecnico-tattiche ha gonfiato un rammarico che, dopo l’ennesima sconfitta subita pochi giorni fa a Cassino, ormai scorre a fiumi. Un rammarico che oggi ci costringe a recitare un “mea culpa” perchè, sia detto con tutto il rispetto per i nostri avversari, dopo le prime quattro in classifica – Pielle, Libertas e le 2 formazioni di Montecatini -, doveva esserci Legnano Basket. Invece, non solo a quei livelli non ci siamo mai stati, ma ad un certo punto della stagione siamo stati pericolosamente vicino alla zona-salvezza. Insomma: le speranze cullate dal nostro ambiente e le ambizioni dichiarate in pre-stagione sono state del tutto disattese. Poi, è chiaro, aver chiuso al nono posto, quindi con la certezza di partecipare alla B Nazionale anche nel 2024-2025 può essere legittimamente considerato un importante traguardo raggiunto ma, ribadisco, ambizioni e sogni erano indirizzati un po’ più in alto”.

Prima hai parlato di “evidenti lacune e incongruenze”: quali in particolare?

“Prima di tutto tiro in ballo la mancanza di atletismo, fisicità e dimensioni nelle battaglie sotto canestro. Dentro l’area tutti i lunghi ci hanno semplicemente deriso e fatto a pezzi. In ordine di “freschezza” cito l’ultimo ovvero Moreaux di Cassino che contro di noi ha messo a tabellino 33 punti, 12 rimbalzi e 8 falli subiti ma in realtà, lo sanno tutti, la lista dei centri-killer è davvero lunghissima. Dopo l’infortunio alla spalla capitato a Sacchettini abbiamo deciso di andare sul mercato dei pivot e abbiamo portato a casa un lungo interessante come Ponziani, ma Riziero, nonostante l’impegno profuso e la buona volontà dimostrata non è mai riuscito ad esprimere tutte le sue qualità pagando una condizione fisica incerta dovuta ad un recente e delicato intervento chirurgico al ginocchio. Detto questo ho fondato motivo di credere che con Ponziani al top in “versione-Orzinuovi” le cose per noi sarebbero finite diversamente. Poi, se mi riferisco alle lacune d’organico è opinione comune, da me condivisa, che la squadra abbia sofferto per la mancanza di un esterno in grado eclettico, esuberante dal punto di vista atletico, in grado di andare al ferro e costruire canestri fuori dai giochi. In sintesi potrei dire che la nostra coperta è sempre stata troppo corta e nelle partite che contavano, vedi a titolo d’esempio le 0 vinte e 10 perse contro le compagini toscane, il freddo è stato glaciale. Tuttavia, ancora una volta, queste considerazioni sembrano fatte apposta per aumentare il senso di rammarico per una post-season che abbiamo solo sfiorato”.

Accantonati i rimpianti, è già ora di guardare al domani: cosa bolle in pentola?
“Dopo qualche giorno di riposo, mi troverò con il presidente Marco Tajana e, come facciamo ormai da vent’anni a questa parte, prima tireremo le somme su questo campionato poi, con estrema franchezza, ci diremo l’un l’altro che strade ci piacerebbe percorrere in chiave-futura avendo la totale consapevolezza che, a fronte del ritiro di Tommy Marino, della partenza già dichiarata di Planezio e di probabili e numerosi adeguamenti, ci attende una sorta di rivoluzione. Fatto tutto ciò incontreremo coach Paolo Piazza che, essendo titolare di un contratto valido anche per il prossimo anno, dovrà a sua volta esprimere le sue intenzioni e soprattutto – conclude “Bizio” Basilico – iniziare a tracciare la rotta tecnica entro la quale, nel rispetto del budget, dovrò muovermi per costruire il roster del prossimo anno”.

Massimo Turconi   

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