Contro il Bahçesehir la sua prestazione, unita a quella del compagno di reparto Spencer, è stata fondamentale per far sì che Varese si aggiudicasse l’andata delle semifinali di FIBA Europe Cup.

Scott Ulaneo, dopo la brutta prova di Tortona, si è riscattato alla grande in una delle sfide più importanti della stagione per la Pallacanestro Varese: solidità, concretezza, presenza e grande personalità messe in campo contro la coppia Boutsiele-Cavanaugh, che ha permesso all’Itelyum di portare a casa un successo che le fa mettere un piede avanti verso la finalissima di coppa.

Una prestazione anche di carattere del lungo romano che, nonostante una serata pessima ai liberi 1/6, ha dimostrato la personalità di chi non si abbatte, va oltre gli errori e sa essere decisivo: “Siamo davvero soddisfatti della vittoria. L’abbiamo voluta con le unghie e con i denti, volevamo invertire il trend delle ultime gare, anche perchè giocavamo davanti al nostro pubblico che ci dà sempre una carica enorme e sono felice che siamo riusciti a dargli questa gioia“.

Lei e Spencer a Tortona avete fatto fatica, mercoledì contro il Bahçesehir, invece, avete dimostrato di saper fare la differenza, giocando una partita di altissimo livello…
Sì è vero. Molto ha fatto l’aspetto mentale secondo me, la voglia di dare a questo pubblico quanto solidamente ci dà a livello di spinta ed entusiasmo. Una motivazione in più che ci ha permesso di tirare fuori una grande partita“.

Una partita che ha messo in luce, una volta di più, la sua crescita personale. E’ soddisfatto di quanto sta facendo?
“Sì, sto crescendo, sto lavorando tanto. Sono venuto qui facendo una sfida personale anche con me stesso per vedere se potevo davvero valere questo livello, confrontandomi con giocatori di alto calibro, sia in termini di compagni che di avversari. Penso di stare cavandomela abbastanza bene, sto crescendo molto e di questo sono soddisfatto”.

Nella partita con il Bahçesehir ha dato prova anche di grande forza mentale quando, nel momento in cui i liberi non entravano, non si è lasciato abbattere ma ha dato dimostrazione di poter incidere lo stesso e diventare determinante con altre giocate
“Sì i liberi sono un problema che non riesco a superare (ride, ndr). Dovrò lavorarci di più, sono felice di aver dato il mio contributo in altre situazioni per aiutare la squadra a raggiungere la vittoria ma prometto a tutti che lavorerò tanto per migliorare anche i liberi”.

Alessandro Burin

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