Ricapitolando. Per i playoff la Pro Patria deve vincere (auspicando che la Virtus Verona non faccia altrettanto e che il Trento perda). Per i playout anche la Pro Sesto deve vincere (con un mancato successo della Pergolettese e/o una sconfitta dell’Arzignano). E il pareggio? Non serve a nessuno. A didascalia di una 38^ (domenica ore 16.30, stadio “Breda”) in cui i rispettivi destini sono comunque avvinghiati al bersaglio grosso. Tutto in 90’. Enfasi decisamente giustificata.      

Indennità di trasferta

Nel 2024 solo il Vicenza ha fatturato più punti in trasferta della Pro Patria (18 contro 16). Persino Mantova (15) e Padova (13) non hanno saputo fare meglio lontano da casa. Rilievo statistico che dice tutto dell’attitudine biancoblu. Squadra da playoff pieni fuori, da playout o giù di lì al proprio domicilio. Per vocazione tecnica (a maggior titolo dal passaggio al 3-4-2-1), e (forse) anche per pressioni ambientali. Non è per nulla un caso che nel ritorno i tigrotti abbiano vinto a Gorgonzola, Arzignano, Lumezzane, Alessandria (quest’anno con pubblico praticamente assente) e, se vogliamo, anche a Fontanafredda (con la Triestina). Cioè, in corrispondenza di impianti dove il fattore campo si è fatto sentire relativamente. Poco prudente (semmai lo è stato), anticipare le possibili scelte di Riccardo Colombo. A naso, turnover a manetta con in campo Mangano, Vaghi, Bertoni, Guillaume Renault, Parker e Curatolo. Ma siamo alle sensazioni. Nella conferenza stampa post rifinitura di domani mattina possibili indizi (o prove).                

In “Breda” al panico     

Maltempo galeotto. Nelle sliding doors della travagliatissima stagione della Pro Sesto, il punto di svolta (forse) decisivo è il gol del vicentino Costa nel completamento del 10 aprile della sfida interrotta il sabato di Pasqua con il Lane. Quel beffardo mancino è costato ai biancocelesti 2 punti e la chance di far dipendere la disputa dei playout solo ed unicamente dai propri risultati. Insomma, discreta bega per Daniele Angellotti (terzo tecnico d’annata dopo Parravicini e Paci) che sabato si giocherà la sfida playoff di Primavera 3 contro la Pro Vercelli e domenica al “Breda” la possibile permanenza tra i pro. Weekend da mani piene. Nella sconfitta 3-0 di Caravaggio con l’Atalanta U23 (Capone, Diao, Cissè) messo in campo 3-4-1-2 con Bagheria tra i pali; Caverzasi, Toninelli e Giorgeschi in difesa; D’Alessio, Bussaglia, Palazzi e Maurizii in mediana; Sereni alle spalle della coppia Toci/Basili in attacco.

Padovani gran direttori

Ultima affidata a Roberto Lovison di Padova (Giulia Tempestilli di Roma 2 e Franck Loic Nana Tchato di Aprilia gli assistenti, Michele Piccolo di Pordenone il quarto ufficiale di gara). Classe 94, il fischietto veneto è un quarto anno di comprovata esperienza con 50 gare dirette in categoria, saldo casalingo (32 vittorie interne, 8 esterne, 10 pari), e disciplinare piuttosto folto: 225 gialli, 21 rossi di cui 10 diretti (10 espulsioni nelle 15 partite di questa stagione), 14 rigori. Precedenti specifici a quota 6 con biancoblu già impegnati in una 38^ due stagioni fa a Crema:       

23 dicembre 2018  Pro Sesto – Caravaggio  1-1  Serie D
5 gennaio 2020  Arconatese – Pro Sesto  4-2  Serie D
18 ottobre 2020  Pergolettese – Pro Sesto  1-0
18 novembre 2020  Como – Pro Patria  1-0
24 aprile 2022  Pergolettese – Pro Patria  1-0
29 gennaio 2023  Sangiuliano City – Pro Sesto  0-1

Il Sesto senso

Tra le 9 squadre incrociate dalla Pro Patria nella sua prima stagione di militanza sportiva (1919/20), c’è anche la Pro Sesto. Da allora, 41 incontri in campionato (più 8 in Coppa Italia). Al netto dei 6 rendez-vous con la Falck Sesto San Giovanni, spin off autarchico dei sestesi. Al “Breda” bilancio di 5 vittorie biancoblù, 9 pareggi e 6 successi ospiti (16/14/11 la contabilità generale). Tradizione recente avversa con ultima vittoria tigrotta in trasferta (e in assoluto) datata 29 marzo 2009 (0-2 firmato Urbano e rigore di Do Prado). Poi, 3 pareggi e 4 sconfitte tra cui il 2-1 della stagione passata. All’andata (23 dicembre, nella foto) pallido 0-0 prenatalizio allo “Speroni”.

Quota di scorta

Bookies fiduciosi delle residue velleità tigrotte con segno 2 quotato in media a 2.30, pareggio a 3.20 e successo interno bancato a 2.70.

Giovanni Castiglioni

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