A seguito della decisione del Consiglio dei Ministri di prorogare al 30 giugno 2025 l’abolizione del vincolo sportivo, la FIP ha preso una netta posizione; in serata anche il mondo del calcio ha iniziato a muoversi e, nella giornata di domani (giovedì 27 giugno), il Consiglio Federale della FIGC si riunirà per precisare modalità e riflessi sulla disciplina del vincolo sportivo.

A differenza di quanto successo nel mondo cestistico, a livello calcistico sembra ci sia la volontà di rispettare la proroga e il presidente del CRL Sergio Pedrazzini, attraverso il sito del comitato, ha provato ad evidenziare alcuni potenziali risvolti positivi, senza nascondere le enormi difficoltà che una decisione del genere provoca nell’immediato per tutte le società che si erano attrezzate per far fronte al cambiamento.
Di seguito il messaggio di Pedrazzini:

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, ha approvato un provvedimento che proroga al 30 giugno 2025 il termine del vincolo sportivo per i tesseramenti sottoscritti prima dell’entrata in vigore della riforma, ovvero del 1° luglio 2023.

Della questione si occuperà anche il Consiglio Federale FIGC nella seduta prevista per domani, giovedì 27 giugno, al fine di precisare anche modalità e riflessi sulla disciplina del vincolo sportivo.

Non si può sottacere che i tempi di questo intervento complicano i piani per noi e per le nostre società. Questo perché la FIGC aveva già normato lo svincolo e le stesse società si erano già preparate a un cambiamento che ha radicalmente mutato il nostro movimento. Dover riorganizzarsi in tempi così rapidi e con una nuova stagione alle porte comporta per tutti i nostri club un incredibile dispendio di energie, considerando anche tutto il lavoro, quotidiano e minuzioso, portato avanti nell’ultimo anno per ristrutturarsi alla luce della Riforma dello Sport.

Di contro, mi piace invece sottolineare che il Ministro ha dimostrato fin da subito grande attenzione sul tema della Riforma dello Sport, rendendosi disponibile ed aperto ad emendamenti, come avvenuto anche con il recente intervento sul rimborso forfettario dei volontari innalzato da 150 a 400 euro mensili.

Ciò a conferma che l’impostazione iniziale della riforma è risultata essere errata, considerati i numerosi aggiornamenti pressochè quotidiani cui viene sottoposta al fine di renderla meno gravosa per tutti gli interessati.

Per questo motivo, auspichiamo che anche altre proposte, avanzate dal Comitato Regionale Lombardia e dalla Lega Dilettanti, vengano accolte. Questa proroga di un anno, in particolare, dovrà servire a rinforzare ulteriormente la valorizzazione dei vivai, anche attraverso strumenti di premialità quali i premi di formazione che possano sostenere tutte le società che svolgono attività giovanile e dilettantistica.

Continuiamo dunque a confidare nel lavoro del Ministro e della sua squadra, nonché della nostra Federazione affinché i tavoli a cui si fa riferimento possano rivedere tali premialità sui giovani per i dilettanti, situazione che giustificherebbe l’intervento attuale, seppur complicando la gestione immediata alle società, ma con la previsione di nuove agevolazioni per l’attività sportiva.

Redazione

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