Dopo un periodo composto di tanti bassi e pochi alti, Mattia Bellucci è tornato a splendere, facendo rivedere la sua luce e uscendo da un tunnel di risultati mediocri che sembravano proprio non appartenergli ma non dargli tregua. Lo ha fatto nell’occasione più importante, un torneo del grande Slam.

Proprio nelle qualificazioni del secondo Slam stagionale, il Roland Garros, ha dimostrato come il vero Mattia Bellucci sia in grado di impensierire tantissimi tennisti, anche di livello superiore e su diverse superfici di gioco. Il tennista classe ’01 cresciuto a Castellanza ha ritrovato consapevolezza e fiducia nei propri mezzi e soprattutto la voglia di lottare su ogni punto del match.

Dopo aver battuto in ordine Matteo Martineau (numero 175 ATP, ndr), Lloyd Harris (numero 128 ATP, ndr) e Alejandro Moro Canas (numero 190 ATP, ndr) con ottime prestazioni, l’atleta della MXP Tennis Academy è pronto a sbarcare nel tabellone principale del torneo parigino: “Sono state tre partite combattute, vere, piene di emozioni contrastanti. Se penso che dopo poco mi sono trovato sotto di un set all’esordio contro Martineau, probabilmente non mi sarei mai aspettato di arrivare sino al primo turno di tabellone principale. Avevo alle spalle pochi match su terra battuta quest’anno ma ho praticamente da subito trovato il feeling giusto e pian piano ho elaborato la giusta strategia di gioco per poter trovare continuità di prestazioni. Sono contento di come ho reagito alle difficoltà, di come ho lottato anche nei momenti in cui gli avversari sembravano più in fiducia di me e soprattutto aver superato, per la seconda volta in carriera, le qualificazioni di uno Slam. È un risultato che mi riempie di orgoglio e per cui ringrazio anche il mio team, ma adesso c’è da stare concentrati e pensare alla prossima partita” ha dichiarato Mattia Bellucci, che abbiamo raggiunto telefonicamente nella sua trasferta nella capitale francese. Proprio il primo match di main draw lo metterà di fronte a Frances Tiafoe, attualmente numero 26 ATP ma capace di arrivare sino alla posizione numero 10 nel corso della scorsa stagione. Tennista fenomenale, istrionico e pieno di talento, Tiafoe è una delle migliori espressioni della sua generazione (classe 1998, ndr). Colpi potenti da fondo, ottima mobilità e servizio fulmineo sono le caratteristiche principali del nativo del Maryland. La terra battuta, è noto, non è tra le sue superfici preferite, ma è comunque tennista di livello altissimo che sarà difficile da contrastare per Bellucci che, però, vuole comunque giocarsi le sue chance: “Per me sarà innanzitutto una grandissima emozione. Affrontare un giocatore di quel calibro in un campo, probabilmente, importante, sarà molto bello. Ma tolta l’emozione e la tensione iniziale, che inevitabilmente ci saranno, dovrò essere abile a fargli capire come in campo ci andrò per vincere e per potermi regalare un’altra grande gioia. Lui, come me del resto (ride, ndr) non esprime il suo miglior tennis sulla terra battuta, ma ha un livello di gioco talmente alto che si può contrastare solamente con una partita perfetta dal primo all’ultimo punto. Giocare su 5 set, ovviamente, è qualcosa a cui non sono abituato, ma a dal punto di vista fisico sono sicuro di poter dire la mia”.

Infine, l’azzurro numero 173 ATP ha avuto un pensiero anche per il suo team: “Ci tengo a ringraziare tutto il mio team, in particolare il mio coach Fabio (Chiappini, ndr). Abbiamo vissuto momenti belli e brutti insieme e, soprattutto nei secondi, ci siamo messi in discussione per provare ad uscirne insieme. Fare questi risultati dopo tutto il lavoro svolto, a livello tennistico, fisico e mentale è veramente gratificante”.

Al primo turno sarà, dunque, Bellucci-Tiafoe, con il tennista di Busto Arsizio pronto a portare alta la bandiera azzurra e quella della provincia di Varese ad uno dei tornei più importanti del panorama tennistico mondiale. Se è vero, come ha dimostrato, che Mattia Bellucci ha ritrovato stimoli e voglia di lottare, speriamo che alla fine del match contro l’americano, il braccio alzato al cielo in simbolo di vittoria, nonostante tutte le difficoltà del caso, sia proprio quello del varesotto.

Filippo Salmini

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui