Alla fine bastava rimettere la chiesa al centro del villaggio. Cioè, piazzare al timone un professionista dal comprovato mestiere che sapesse dove mettere le mani nella materia tecnica. Banalmente, serviva un allenatore. Il ritorno di Attilio Tesser sulla panca del “Rocco” dopo le stravaganti esperienze di Santoni e Clotet ha di nuovo posto la Triestina sulla mappa dei giochi del Girone A di Serie C. Di più, ha probabilmente fatto degli alabardati un potenziale arbitro della corsa alla promozione in B. Prima il rallentamento imposto al Padova fermato sull’1-1 all’Euganeo, poi il secco stop inflitto al Vicenza con il 2-0 di domenica. Sequenza di incroci che il calendario riproporrà anche ad aprile inoltrato quando 36^ e 37^ potrebbero vedere l’inseguimento alla cadetteria ancora contendibile.
Ma al di là delle contingenze indirette di alta classifica, la svolta tesseriana (4 punti in 2 uscite dopo i soli 6 zavorrati dalla penalizzazione delle precedenti 16), si è sostanziata più che sul piano strettamente tattico (impiegato un 4-3-1-2 già visto anche con i predecessori), su quello dello spirito e della razionalità strategica. Oltre che (aspetto tutt’altro che secondario), nella scelta di interpreti più acconci alle esigenze della categoria. La centralità di Olivieri (doppietta con il Lane) contrapposta ai 90’ in panchina di Krollis rappresenta solo uno degli argomenti a supporto della tesi.
Bora et labora
Dopo aver lasciato l’ultimo posto alla Clodiense (che vanta però 2 partite da recuperare con Atalanta U23 e Padova), la Triestina ha ora 9 punti di distacco dalla Pro Vercelli sestultima. Gap colmabile? Per evitare i playout, s’intende. Inevitabile la risposta affermativa per una rosa (fonte Transfermarkt.it) da 9.19 mln (prima dell’intera Lega Pro, Milan Futuro e Juventus Next Gen a parte) che verrà ulteriormente corretta nella finestra di mercato di gennaio. Sabato Tesser tornerà nella sua Novara (dove ha vissuto il doppio salto dalla C alla A nel biennio 2010/2012) prima di affrontare l’Arzignano sempre in trasferta prima di Natale. Di fatto, due tra le formazioni più in tiro del momento (rispettivamente, 22 punti nelle ultime 10 e 17 nelle ultime 9). Poi, però, a gennaio verrà il turno di Clodiense (2 punti nelle ultime 7) e Caldiero (un punto nelle ultime 6). Insomma, lo spazio per ribaltare la stagione nelle restanti 20 partite c’è davvero tutto. Mentre le avversarie in quota salvezza cominciano a farsi due conti, al “Rocco” incrociano le dita. Il vento sembra cambiato. La bora che ha fatto da contrappunto alla vittoria sul Vicenza è tornata a soffiare alle spalle dell’Unione.
Giovanni Castiglioni
(foto US Triestina Calcio 1918 Official Facebook)