Cosa accadrà domani? Questa è la domanda che si rivolgono i tifosi biancorossi (e più in generale i cittadini varesini) alla vigilia della conferenza dei servizi preliminare convocata per venerdì 22 novembre dal Comune di Varese, occasione in cui i tecnici discuteranno del futuro del “Franco Ossola”. Sul tavolo, ormai è ben noto, ci sono due proposte. Da una parte quella promossa dal Città di Varese in sinergia con Aurora Stadium (il cui progetto è stato presentato ormai un anno fa), dall’altra quella della cordata milanese (SFRE – Services For Real Estate, Grandi Architetture & Partners e PFM & Partners) giunta a Palazzo Estese lo scorso 29 luglio a poche ora dalla chiusura della manifestazione d’interesse.

Se il progetto presentato al Palace Hotel lo scorso 17 novembre conteneva già di per sé tutti i requisiti necessari richiesti dalla “Legge Stadi” (modificabili, a seconda del dialogo tra le parti), la modulistica della seconda proposta pareva, di primo impatto, bisognosa di altre integrazioni. La proroga stabilita dal Comune, dopo che la Soprintendenza aveva stabilito come l’impianto di Masnago nel suo insieme non rivestisse alcun interesse culturale, ha inevitabilmente concesso al raggruppamento d’imprese milanese più tempo per ottimizzare la propria offerta, mentre il prospetto di Varese e Aurora Stadium (già completo) è rimasto sostanzialmente invariato.

La commissione dovrà quindi scegliere quale dei due progetti portare avanti. La riunione dei tecnici di domani, prevista per la mattina, non sarà aperta al pubblico e salvo dietrofront dell’ultimo minuto nemmeno alle due parti in gioco. Decisione che ha suscitato qualche perplessità generale e che lascerebbe presupporre un nulla di fatto, nel senso che potrebbe esserci un ulteriore rinvio per portare integrazioni in una (o in entrambe) delle proposte. L’alternativa è che la commissione individui fin da subito un progetto “vincente”, avviando così l’iter burocratico per dar via alla riqualificazione (da escludere, fino a prova contraria, la bocciatura di entrambe le proposte). Sarà comunque cura di Palazzo Estense comunicare la decisione presa.

Nel frattempo, il Varese deve obbligatoriamente guardare al campionato con il match casalingo contro il Chieri che si avvicina e, a maggior ragione visto il meteo, si torna a parlare del terreno del Franco Ossola”. Il Comune si è mosso predisponendo una serie di concimazioni e di rullate (quest’ultima operazione sarà ripetuta prima della partita di domenica). Interventi che non faranno certo miracoli, ma quantomeno si è mosso un passo.

Matteo Carraro

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