Archiviata la nona edizione dell’Insubria Cup, il comitato regionale lombardo della Fita sta già guardando alla decima come dimostra l’annuncio delle date in cui si svolgerà la manifestazione il prossimo anno, che verrà posticipata di qualche settimana collocandosi il 22 e 23 febbraio 2025. Prima però ci sarà spazio per l’Insubria Poomsae Cup il prossimo 5 maggio, l’evento dedicato alle forme e al freestyle. Per quanto riguarda il combattimento, invece, dopo le otto medaglie conquistate ai Campionati Italiani dedicati ai Cadetti, questo weekend diciassette atleti lombardi saranno impegnati allo Slovenia Open. Di tutto questo abbiamo parlato col presidente di Fita Lombardia Stefano Ferrario.

A distanza di quasi due settimane, come valuti la nona edizione dell’Insubria Cup?
“Sono contentissimo perché tutto è andato molto bene, sia nella gestione degli orari che di tutta la gara. Non era semplice con l’aumento del numero dei campi e tantissimi atleti presenti concentrati in due giorni. Questo testimonia ancora una volta la bontà del lavoro del nostro staff ed è di ottimo auspicio per la decima edizione che stiamo già organizzando. La grande novità è che verrà riposizionata in calendario a fine febbraio e pertanto abbiamo già iniziato a far girare la voce in modo tale che le società e gli atleti possano organizzarsi per tempo”.

Ormai da tempo parliamo di un movimento regionale in costante crescita e i numeri testimoniano questi passi avanti. Sei soddisfatto delle otto medaglie conquistate ai Campionati Italiani Cadetti?
“Sono molto contento innanzitutto della presenza di atleti lombardi che è stata numerosa. Per quanto riguarda i risultati sappiamo che ogni gara fa storia a sé perché sono tanti i fattori che influiscono, dal sorteggio dei tabelloni allo stato di forma dei singoli atleti. Il fatto che il numero di medaglie continui a crescere testimonia che stiamo facendo un ottimo lavoro sul piano tecnico grazie anche ai commissari regionali”.

Sabato e domenica ci saranno diciassette atleti lombardi in gara allo Slovenia Open, un G1 in cui si alza ulteriormente il livello rispetto all’Insubria. Credi che siano ormai maturi i tempi per iniziare ad aspettarsi risultati importanti anche in questi contesti internazionali?
“Si, mi aspetto risposte soprattutto da alcuni. In generale chi partecipa a quel tipo di eventi è già ad un livello abbastanza alto e con un percorso sportivo importante alle spalle, quindi sulla carta tutti hanno la possibilità di disputare una buona gara. Ora però il nostro obiettivo principale è preparare i Campionati Italiani Senior a categorie olimpiche e Junior che si terranno dal 26 al 28 aprile a Roma, oltre a preparare la squadra che parteciperà all’Olympic Dream Cup e la squadra forme”.

Qualche giorno fa il presidente federale Angelo Cito ha aperto le porte della Fita a tutti coloro che praticano sport da combattimento in Italia, in particolare a chi fa taekwondo in altre federazioni non olimpiche. Cosa ne pensi?
“Si tratta di un’apertura importante che non dev’essere vista solamente nell’ottica del prossimo quadriennio olimpico verso Los Angeles 2028, ma come un’apertura globale a tutti coloro che desiderano praticare il taekwondo olimpico. Già qualche anno fa ci fu un’apertura analoga che ha portato ottimi frutti accogliendo tanti atleti dal karate e dalla kickboxing, tra cui Matteo Milani che è stato il primo lombardo a vincere un campionato italiano nel 2015”.

Alex Scotti

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