Nel pomeriggio di sabato 23 marzo, presso la Palestra Comunale di Clivio, nel varesotto, si è svolta la terza tappa del Torneo Insubria di Karate.

 L’evento è stato organizzato per permettere alle nuove promesse della FIJLKAM, federazione italiana di Karate, di misurarsi con i migliori atleti di regione di pari categoria. Il torneo ha visto la partecipazione di un elevato numero di bambini provenienti da tutte le Scuole di Karate della Lombardia. 

 La cintura gialla Mathias Alesi e quella arancione Najeli Palokaj, provenienti dall’ASD Shingitai di Varese, guidata dal Maestro Stefano Chelazzi, hanno raggiunto il secondo posto. La competizione prevedeva tre prove: la prima delle tre consisteva in una  dimostrazione di tecniche a scelta, da parte del bambino, nota come tokui kata. La seconda consisteva in un percorso ad ostacoli in cui si testano la rapidità, reattività e l’agilità, come abilità propedeutiche ai futuri combattimenti regolamentati, chiamata kumite. La terza, invece, consisteva in un combattimento virtuale verso un palloncino con un sensore: i bambini hanno eseguito le tecniche e il rilevatore interno ne ha verificato l’efficacia.

Chelazzi motiva le ragioni dei risultati conseguiti: “Ho notato che Alesi era un po’ intimidito durante la prova del kata a scelta, da svolgere singolarmente, dinnanzi a cinque arbitri adulti, ma le altre due le ha svolte molto bene. La nostra bambina Palokaj ha svolto bene tutte e tre le prove, ma il primo posto l’ha vinto una baby karateka proveniente da Cantù, già nel giro della nazionale maggiore italiana Juniores. Questi due secondi posti testimoniano il proseguimento del nostro percorso di crescita e di confronto”. 

Poi prosegue con l’obiettivo principale in merito al Torneo Insubria: “Miriamo a più podi possibili, e anche a far sì che anche degli altri nostri bambini, motivati dallo spettacolo, si vorranno iscriversi alle prossime tappe. Ritengo che per loro gioverà molto il fatto di praticare il Karate anche dinanzi ai direttori di gara e al vastissimo pubblico, e non solo in palestra o dojo”.

Il Sensei conclude esprimendo un’opinione sul Karate espresso sia dai bambini dello Shingitai che in generale, esprimendo anche una riflessione importante sulla nota e diffusa arte marziale nipponica: “Il nostro è stato molto buono, e intendiamo far acquisire loro maggior sicurezza dinanzi agli arbitri, oltre che insegnare loro a gestire al meglio l’emotività. Nel complesso, ho notato un livello tecnico molto elevato.  La Lombardia e l’Emilia Romagna sono le regioni che forniscono più karateka, di tutte le età, alla nazionale italiana. Praticare il Karate favorisce anche una crescita psicologica, per questo noi lo consideriamo anche come una vera e propria scuola di vita, dalla quale apprendiamo dei valori morali ed educativi, applicabili anche nella vita quotidiana”.

Nabil Morcos 

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