Nemmeno il tempo di lasciare il segno, di assaporare da vicino questa stagione, nemmeno il tempo di godersi qualche successo o quanto meno di lottare per provare a stare lì, che il ginocchio fa crack, dà un segnale forte, per l’annata, certo, ma anche per una carriera che a 34 anni è inevitabilmente ad un minuto importante del secondo tempo: Andrea Randon, centrocampista della Valceresio, ha dovuto dire arrivederci al campionato 2024/25. 
Arrivederci, non addio, perché quando entri far parte di un gruppo come quello di Arcisate, difficilmente ti ritrovi dietro ad una porta chiusa, lontano da quel clima e da quell’entusiasmo. 
La società continua a far di tutto per farmi sentire parte integrante di questo gruppo, ed ecco che allora parlare di “noi” continua a venirmi molto naturale, mi spiace non poter essere un punto di riferimento soprattutto per i più giovani, ma farò comunque tutto ciò che posso per aiutare i miei compagni”. Da perno del centrocampo a fisioterapista la domenica, più accompagnatore nella pizza del giovedì, detta così fa quasi sorridere, la verità è che il legame indissolubile che si è creato non dà adito a dubbi o a ruoli di ripiego, ma assomiglia tanto ad un cerchio di cui tutti fanno parte.

Prima partita ufficiale della stagione, Coppa Lombardia con il San Michele, e ad un certo punto che succede?
Succede che il ginocchio fa un movimento innaturale, non c’è stato nessun contrasto, ho fatto tutto da solo, in realtà ci ho anche giocato un po’ su perché non sembrava così grave, poi però è arrivato il referto ed è stato impietoso”.

Una rottura del crociato che ti porterà prima sotto i ferri e poi in un percorso di riabilitazione, e dopo quello dove ti vedi?
A fine novembre mi aspetta l’operazione e poi piano piano cercherò di rimettermi in sesto, oltre credo che ci sarà di nuovo quel rettangolo verde nella mia vita ma non dà giocatore, diciamo che questo sarebbe potuto essere il mio ultimo anno da giocatore, forse l’infortunio ha anticipato un po’ tempi, non lo so con certezza, vedremo, ma penso che il mio futuro sarà più in panchina, magari come allenatore in seconda, il patentino UEFA B ce l’ho già, potrebbe essere la volta giusta per iniziare ad usarlo”.

Parliamo di campionato e della tua squadra, che stagione si sta delineando? Quali sono le tue favorite?
Senza girarci troppo attorno credo che il Gallarate sia la squadra più attrezzata, ha costruito un’ottima rosa e al momento sta dimostrando il suo valore, poi vedo 5/6 squadre pronte a giocarsi i playoff, tra queste ci metto anche la Valceresio. Siamo una formazione giovane ma con dei punti di riferimento importanti, c’è un gruppo unico, fatto di bravi ragazzi che non alzano mai la voce ma anzi ascoltano, s’impegnano, ci credono tanto e lavorano sodo, so che sembrano frasi fatte ma è la verità e per me è un grande punto a favore”.

C’è qualcuno dei tuoi compagni che fino ad oggi ti ha stupito più degli altri?
Di sicuro non Di Carluccio, che punzecchio sempre e che sprono a fare molto di più perché è un giocatore con grandi qualità, scherzi a parte, dico Di Iorio, perché non lo conoscevo molto se non da avversario e mi sta stupendo per la sua completezza, è un attaccante moderno, di quelli che ogni allenatore vorrebbe e di una generosità encomiabile talvolta anche a suo discapito perché magari si ritrova a fare un lavoro sporco lontano dalla porta e a “rimetterci” è la sua prestazione, eppure non si tira mai indietro”. “Però ne cito anche un altro, un ragazzino che si chiama Ippolito, ogni anno si pensa che abbia finito le cartucce, che ormai il suo lo abbia fatto, ed invece poi vedi come si allena, percepisci il suo entusiasmo, lo vedi in campo correre come un matto anche al 95esimo, e riesci ancora a stupirti”.

Settimana scorsa una grande vittoria con il Marnate Gorla, che partita è stata a tuo avviso?
La migliore della stagione fino ad oggi, era un banco di prova importante e non lo abbiamo fallito, anzi abbiamo dimostrato di essere in crescita andando a vincere in caso di un avversario molto tosto, penso sia stata una bella dimostrazione del nostro valore ed una risposta al ruolo che ci vogliamo ritagliare in questa stagione”.

In questo 5° turno invece, arriva la Faloppiese Ronago, è un avversario che conoscete? Mister Efrem come ha preparato la gara?
Purtroppo è un avversario che conosciamo poco perché lo abbiamo avuto solo una volta in questo girone per di più qualche anno fa, io questa settimana non sono riuscito a seguire da vicino gli allenamenti ma sono abbastanza convinto del fatto che il mister abbia innanzitutto spento un po’ gli entusiasmi dopo la bella vittoria di domenica scorsa e poi penso si sia concentrato molto di più su di noi piuttosto che sull’avversario, che comunque, risultati alla mano, sta facendo un ottimo campionato”. 

La schedina di Andrea Randon

Antoniana – Arsaghese X
Cantello Belfortese – Cas Sacconago 1
Folgore Legnano – Union Villa Cassano 1
France Sport – Marnate Gorla 2
Garbagnate – Gorla Minore X
Sommese – San Michele 1
Tradate Abbiate – Gallarate X
Valceresio – Faloppiese Ronago 1

Mariella Lamonica

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