Siamo solo all’antivigilia della terza giornata di campionato, ma la classifica del Girone A di Eccellenza sta già prendendo forma e quello che andrà in scena domenica sa già di big match: il Varese farà visita alla Polisportiva Erbusco, legittimamente candidata al ruolo di corazzata di categoria insieme a Pro Palazzolo (unica squadra con cui condivide la vetta a punteggio pieno) e Como (a 4 punti come le biancorosse).

Le bresciane arrivano lanciatissime all’appuntamento visto che l’inizio di stagione ha ricalcato appieno l’autentico dominio dello scorso anno in Promozione: Città di Segrate spazzato via 16-0 e Circolo Giovanile Bresso piegato 6-2. Per il Varese, invece, un brillante 4-0 all’esordio sulla Riozzese e il pari amaro contro il Città di Brugherio. Pareggio davvero amaro?A mente fredda ne colgo i risvolti positivirisponde il tecnico biancorosso Andrea Bottarellianche se continuo a pensare di aver lasciato per strada due punti. È un pareggio che fa ben sperare per un semplice motivo, dato che l’ultima giornata dello scorso campionato contro il Brugherio avevamo perso 5-0. Loro in estate si sono rinforzati parecchio mentre noi, tra infortuni e indisponibili, eravamo piuttosto corti: ho giocato con una ragazza dell’Under19 che non avevo mai allenato a centrocampo e in difesa ho dovuto adattare una centrocampista. Alla luce di questa analisi è chiaro che il punto assuma tutto un altro significato”.

Amarezza e consapevolezza, due facce della stessa medaglia di un Varese sicuramente corto a livello di organico, ma altamente fiducioso nelle proprie possibilità. E domenica si avrà un primo importantissimo banco di prova. “Sarà la sfida che ci dirà il nostro livelloconferma Bottarelli. Stare in partita contro una squadra del calibro dell’Erbusco restituirà il valore del mio Varese. Mancherà Romeo e dovrò ancora una volta adattare le ragazze a mia disposizione consapevole di non avere chissà quali alternative. Non ne faccio però un dramma: preferisco avere 12/13 ragazze che credono in questa squadra e in questo progetto piuttosto che averne 18 con i musi lunghi che pensano a sé stesse. Poche, ma veramente buone”.

Posto che le qualità e i valori in gioco faranno la differenza, il focus del tecnico va all’atteggiamento: “Stiamo lavorando bene in questi giorni e tutti noi vogliamo fare il massimo sia per la società che rappresentiamo sia per noi stessi. Tutte le ragazze sono davvero vogliose di dimostrare il proprio valore e guardano allo stesso obiettivo: siamo in fiducia, c’è un bell’ambiente e un bel clima di lavoro. Questa è la strada che abbiamo intrapreso e sulla quale proseguiremo anche qualora il risultato di domenica dovesse essere negativo. Siamo solo all’inizio, c’è tanto da amalgamare, ma sono estremamente soddisfatto del nostro primo mese di lavoro. Continuiamo così”.

Matteo Carraro

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