Una lanciata Pallacanestro Femminile Varese chiede spazio alla pericolante Bollate per proseguire la sua rimonta verso i piani alti della classifica. Questo il succo della sfida di domani sera, sabato 10 febbraio, che vede impegnate Premazzi e compagne contro l’ultima della classe (seppur a braccetto con Valmadrera) e che, con ogni probabilità, vede come avversario più difficile il fatto di sottovalutare l’approccio alla partita.

All’andata finì 41-75 per le neroagento una gara senza molta storia pur con tutti i problemi di formazione che attanagliavano coach Anilonti e con una Premazzi miglior marcatrice a quota 20. Verosimilmente, questa partita non dovrebbe avere un canovaccio differente considerando la diversa caratura fra le due formazioni oltre al fatto che il nuovo assetto varato con l’arrivo di Faroni sta fornendo fruttuosi risultati. Diverso e differente anche il peso degli attacchi con Varese che produce 65,9 punti di media a partita mentre le ospiti fatturano solo 47,1 punti subendone, però, 68 e rotti di media. Con questi dati diviene difficile ipotizzare un risultato diverso da quello dell’andata. Punto di attenzione i probabili 40′ di zona se Bollate vorrà replicare quanto messo in scena nella sfida precedente.

Per Varese vincere vorrebbe dire inanellare il quinto successo consecutivo che potrebbe finalmente proiettare Baiardo e compagne nella parte sinistra della classifica abbandonando definitivamente i pensieri sulla zona playout. Sarebbe un ottimo viatico anche per lo scontro diretto della settimana successiva contro Usmate, altra squadra in gran forma che approccia questo turno con cinque vittorie consecutive: sicuramente cartina di tornasole del valore di questa nuova Varese. Intanto, un passo alla volta: di certo dall’arrivo di Faroni sono migliorate le rotazioni e la fisicità che Varese può mettere in campo e non è nemmeno un caso che Baiardo abbia sfoderato tre prestazioni sopra la propria media stagionale da quanto Chiara è arrivata. Con lo strepitoso top di settimana scorsa con 29 punti e…un gioco da 6 punti.

Matteo Gallo

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