Saranno quindici giorni intensi“. Con queste parole il numero uno del settore giovanile del Varese Massimo Foghinazzi ci aveva introdotto gli Open Day biancorossi che da lunedì 1 luglio fino a domenica 14 terranno banco al Centro Sportivo delle Bustecche (i cui lavori sono in fase di ultimazione).

Il nuovo corso del vivaio bosino potrà per l’appunto far leva su un impianto rinnovato e riqualificato, la base portante di un progetto che dovrà riportare il Varese nel professionismo. La società ha investito pesantemente (ma in maniera oculata) sul discorso delle strutture, prima ancora che sulla squadra, incontrando di conseguenza parziale scetticismo da parte di una frangia della tifoseria che avrebbe preferito veder la squadra vincere subito in Serie D. Obiettivo sportivo che è ora confermato (implicitamente, ma anche abbastanza esplicitamente) per la prossima stagione: il Varese dovrà vincere.

In attesa di dare il via all’annata 2024/25 (il 22 luglio, a una settimana dal termine degli Open Day, la squadra si ritroverà agli ordini di Roberto Floris per il primo allenamento estivo), il club biancorosso si concentra giustamente sul futuro e il piano per le prossime due settimane è denso di appuntamenti. In campo ogni tardo pomeriggio dalle 18.00, le annate dai 2008 fino ad arrivare addirittura ai 2021: per partecipare (oltre ad avere un certificato medico in corso di validità), sarà necessario inviare una mail a c.bufano@cittadivarese.it indicando nome e cognome, anno di nascita, recapito telefonico ed email, squadra precedente e ruolo, e giorno in cui si desidera partecipare.

L’augurio – ci aveva confidato Foghinazzi – è quello di poter trovare profili interessanti per poter aumentare il livello quantitativo e qualitativo delle rose“. La volontà, ribadita a più riprese anche nelle passate stagioni, è quella di riuscire a costruire un percorso importante per il singolo all’interno di un collettivo, aiutando la maturazione sportiva e umana dei ragazzi, consapevoli di poter crescere in biancorosso dalla Scuola Calcio alla Prima Squadra. Il senso di appartenenza alla maglia è infatti prerogativa fondante del progetto e, ricalcando quanto detto in precedenza, il numero uno del vivaio varesino aveva concluso: “Di certo ci aspettiamo una risposta importante perché Varese ha ora una struttura che fa invidia a tutti e che lo scorso anno era ancora in fase di costruzione. Varese è la squadra capoluogo di provincia, abbiamo l’obbligo di alzare il livello e ci aspettiamo un buon afflusso“.
Non resta dunque che rinnovare l’appuntamento: da lunedì 1 luglio alle Bustecche per entrare a far parte della storia biancorossa.

Matteo Carraro

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