Se ne va un uomo giusto”. E’ questa la frase che più ritorna tra i tanti saluti commossi che oggi sono stati riservati a Sandro Galleani nel giorno del suo funerale presso la chiesa parrocchiale della Santa Croce di Gazzada. Una chiesa gremita che non riusciva più a contenere tutto l’amore che tanti hanno voluto dimostrare a Sandro anche nel giorno dell’ultimo saluto: dai giocatori della grande Ignis, come Meneghin Dino, Lucarelli, Ossola, Zanatta, a quelli dello Scudetto della Stella come Meneghin Andrea, Sandro De Pol, Cristiano Zanus Fortes e Cecco Vescovi a tanti altri che hanno avuto l’onore, la fortuna ed il piacere di vivere il Sandro Galleani uomo ancor prima che il Sandro Galleani professionista.

Grandi campioni ma anche gente comune: parenti, amici, tanti di coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere Galleani lo hanno voluto salutare. Presente anche una delegazione della sua Pallacanestro Varese, dal presidente Toto Bulgheroni, ad un commosso Max Ferraiuolo, a capitan Matteo Librizzi.

Trascinante è stato il flusso di emozioni che ha permeato questo pomeriggio, da prima dell’inizio della cerimonia alla fine. Un flusso che ha avuto il suo apice nelle lacrime della signora Egidia, per la quale tutti hanno avuto un abbraccio di conforto, per quella donna che, come piaceva ricordare sempre a Galleani, è stato il vero segreto del suo successo e che oggi più che mai ha visto i frutti di tutto questo in tutti i ragazzi di Sandro che lo hanno salutato come fosse un papà, perché alla fine Galleani, per loro, è stato anche questo.

Ed infine l’uscita dalla chiesa, per ultimo, proprio come quando lasciava gli spogliatoi dopo tutti quanti, dopo aver sistemato, in maniera silenziosa, senza voler disturbare nessuno, senza volersi prendere quella scena che senza di lui, non sarebbe stata la stessa.

Buon viaggio Sandro.

Alessandro Burin

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