
Mission impossible? Più o meno. Mister Compagnone e il Cas (Club Amici dello Sport ndr) dopo 20 giornate sono ancora lì, in ultima posizione a quota 11 punti, a lottare con le unghie e con i denti per un traguardo chiamato salvezza, o forse più verosimilmente chiamato playout. Acciuffare la post season sarebbe già un enorme traguardo per una formazione che sta vivendo, per il secondo anno consecutivo, un’annata difficile a livelli estremi. La retrocessione della scorsa stagione si pensava che potesse ricollocare il club in una dimensione più realistica rispetto alle proprie potenzialità, la verità, invece, è che anche in questo campionato la fatica è abnorme.
A tracciare un’analisi di tutto ciò che è successo fino ad oggi, è proprio il tecnico Luigi Compagnone, che, nonostante tutto, non ha mai mollato un centimetro.
“Ci proveremo fino alla fine, questa è l’unica cosa che posso garantire, le difficoltà noi le conosciamo bene ma sono più o meno sotto gli occhi di tutti, ma impegno e serietà da parte mia e dei ragazzi non è mai mancata e non mancherà fino all’ultimo triplice fischio di questa stagione a dir poco controversa.”
Eppure le premesse la scorsa estate sembravano diverse…
“Sì, pensavamo potesse essere più semplice in questa categoria, ed invece ci siamo subito ritrovati a fare i conti con una realtà estremamente diversa, avremmo dovuto inserire qualche giocatore d’esperienza in più, e almeno un attaccante di ruolo, ma così non è stato, a gennaio la società ha riprovato a muoversi per rinforzare un po’ la rosa ma alla fine sono comunque arrivati giocatori estremamente giovani, per carità io sono contento di questo gruppo perché tutti, e dico tutti, stanno facendo il massimo, basti pensare che giovedì ci siamo allenati in 18 e che gli altri 6 erano in infermeria, salvo poi fermarci tutti insieme a mangiare al campo, questo dimostra quanto siamo uniti a prescindere dalla situazione complicata.”
L’unione del gruppo è uno dei fattori che vi ha portato a rosicchiare qualche punto nelle ultime giornate?
“Sì, indubbiamente, ripeto siamo tutti uniti e pronti a sacrificarci l’un l’altro per ottenere punti che ci spingano verso il nostro traguardo, siamo consci che ci vorrà un mezzo miracolo, ma non smettiamo di crederci.”
E al contrario, qual è la cosa più complicata in una situazione simile? L’aspetto mentale?
“Non mi nascono, novembre e dicembre sono stati mesi difficili, arrivare al campo il martedì era la cosa più difficile, alla fine ho scelto di non parlare più della partita che ci eravamo appena lasciati alle spalle per non appesantire ulteriormente i ragazzi, perché come me vivevano una situazione più grande di loro, ho cercato e cerco tutt’ora di rendere la settimana impegnativa dal punto di vista del campo, meno da quello mentale, i ragazzi sono consapevoli delle loro qualità e crescono di partita in partita, ma, essendo anche tanto giovani, sono consci anche dei loro punti deboli, e l’aspetto mentale è certamente più delicato in un momento così.”
Così facendo sono arrivati 8 punti nelle prime 5 gare gare di questo 2025, un bottino ottimo soprattutto se rapportato alla vostra situazione…
“Sì, il campo nelle ultime giornate ci ha dato enormi soddisfazioni, tra l’altro una delle squadra che temevo di più era proprio il Cantello Belfortese, per quanto visto all’andata, ed invece siamo riusciti a vincere, questo sta dando morale, e ci sta permettendo di toglierci qualche soddisfazione, dal centrocampo in giù reggiamo abbastanza bene, è in attacco che facciamo fatica, ma torniamo al discorso di prima, senza una punta di ruolo è complicato.”
Hai qualcosa da recriminare alla società in merito a questo discorso?
“Il presidente Gallazzi è una persona d’oro, è squisito, e gli sarò sempre grato per avermi permesso di allenare una prima squadra, arrivavo dai settori giovanili e non mi ero mai approcciato “ai grandi”, lui ha scommesso su di me e mi ha dato fiducia, per il resto sa come la penso.”
In generale che campionato ti sembra? Girone tosto?
“Gallarate a parte, che ha giocatori di un’altra categoria, mi sembra un girone difficile ma tutto sommato equilibrato, la classifica è corta in ogni zona, per questo rende ancora tutto possibile, vedo la Folgore Legnano una delle più complete, ma anche il Gorla Minore si è rinforzato molto nel mercato invernale.”
A proposito di Gorla Minore, sarà la vostra avversaria di domenica, che gara ti aspetti?
“Difficile, loro mi pare siano in un buon momento, sarebbe oro per noi strappare un punto e poi presentarci agli scontri diretti con l’entusiasmo giusto per vincerli, quelli valgono doppio inutile negarlo, certo è la solita guerra che ci tocca fare ogni domenica, ma con una differenza: gli altri si presentano con il mitra, noi con la baionetta (ride ndr).”
Cosa ti auguri da qui a fine campionato?
“Di fare più punti possibili, e vedere come va, meriteremmo una possibilità di salvarci solo per tutto l’impegno che ci stiamo mettendo, noi ci proveremo e poi vedremo cosa ci riserverà il futuro.”
La 21ª giornata (ore 14.30)
Antoniana – Garbagnate
Cantello Belfortese – San Michele
Folgore Legnano – Gallarate
Sommese – Marnate Gorla
Valceresio – Union Villa Cassano
France Sport – Faloppiese Ronago (ore 15)
Tradate Abbiate – Arsaghese (ore 15)
Gorla Minore – Cas (ore 15)
Mariella Lamonica