Una vita da mediano, a recuperar palloni…” parole in musica di Ligabue che si possono benissimo abbinare a quella che è la carriera di Federico Rizzato che quest’anno si gioca il Pallone d’Oro di categoria insieme a tanti attaccanti che hanno messo a segno più gol ed assist di lui. Si sa però che le squadre di calcio non si costruiscono solamente con i grandi talenti ma ci vuole anche chi sappia fare la così detta legna e che dia equilibrio e struttura al gruppo. Tutte cose che Rizzato ha portato in maniera perfetta al Morazzone di mister Rovellini e che gli sono valse questa nomination: riuscirà a vincere? Appuntamento a lunedì 5 maggio alle Ville Ponti (ingresso gratuito, vi aspettiamo numerosi!) per scoprirlo.

Federico, che giudizio puoi dare sulla stagione a livello personale e di squadra?
“Io penso di aver fatto una discreta stagione, mentre a livello di gruppo siamo andati bene anche se con qualche alto e basso. Siamo secondi e vogliamo mantenere la posizione in vista dei playoff”.

Secondo te, perché dovresti vincere il Pallone d’Oro? A chi, invece, lo daresti?
“Sinceramente non so se me lo merito, come dicevo ho fatto una buona stagione ma non su livelli eccelsi. Sono molto indeciso per quanto riguarda i miei avversari invece, sono tutti giocatori forti”.

A chi dedicheresti il premio in caso di vittoria?
“Sicuramente a mio padre che è sempre sugli spalti a seguirmi e poi alla società per la fiducia dimostratami”.

Alessandro Burin

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