Se la Valceresio si coccola il suo numero dieci Federico Vezzoli, Federico Vezzoli si coccola questa nomination al Premio Varese Sport, candidato al Pallone d’Oro di Prima Categoria. Per sapere se sarà lui ad alzare l’ambito riconoscimento alle Ville Ponti di Varese, bisognerà attendere lunedì 5 maggio, nel frattempo arrivano i primi bilanci di una stagione che potrebbe avere ancora molto da dire.

Federico, che giudizio puoi dare sulla stagione a livello personale e di squadra?
“Voglio credere che il meglio debba ancora venire, lo dico subito perché abbiamo ancora una partita fondamentale per la stagione, quella contro la France Sport domenica, e poi, si spera, i playoff. Ad oggi, però, il bilancio è positivo, da neopromossa la Valceresio ha fatto una stagione importante e devo dire di essere capitato proprio in una bella società, dove si lavora bene, con un mister preparato; hanno puntato subito tutti di me, lasciandomi anche la libertà di osare, di spaziare, non sono mai stato un grande finalizzatore, sono più un giocatore da assist, ma mi sono sempre messo a disposizione”.

Secondo te, perché dovresti vincere il Pallone d’Oro? A chi, invece, lo daresti?
“Io credo che gli allenatori mi abbiano votato più per la costanza che ho dimostrato negli anni della mia carriera e per il mio atteggiamento in campo, gioco in prima squadra da più di 10 anni e questo premio sarebbe davvero un riconoscimento per quello che ho fatto nel calcio, mi diverto ancora molto e penso di riuscire a trasmettere quest’entusiasmo. A chi lo darei? Mi sono piaciuti tantissimo sia D’Ascanio che Pivato, completamente diversi ma due ottimi attaccanti, onestamente mi spiace che i portieri non vengano mai presi troppo in considerazione, noi ad esempio abbiamo Essis che ci ha tenuto a galla più di una volta, ma se devo fare un nome di un portiere dico Mattioni del Gallarate che è un valore aggiunto”.

A chi dedicheresti il premio in caso di vittoria?
“In primis alla mia famiglia, alla mia compagna e a Leonardo il mio bimbo, alla mia mamma e al mio papà, ma poi ovviamente anche alla Valceresio che mi ha voluto fortemente e a tutti i miei compagni, i premi individuali in realtà sono sempre premi di squadra, so che può sembrare una frase fatta ma è la verità”.

Mariella Lamonica

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