
Umore altissimo a Gallarate e no, non potrebbe essere diversamente. Dopo un solo anno di Prima Categoria, la squadra rossoblù torna in Promozione e lo fa con pieno merito, mettendo a referto una stagione da record, vincendo, addirittura con 4 giornate d’anticipo. Al termine di Gallarate – San Michele sono tutti protagonisti, tutti pronti a gettarsi in campo, urlare, cantare, abbracciarsi, godersi il momento ed il successo.
Tra questi c’è anche il “Presidente” Ciro Intermite, osannato dallo staff e dai ragazzi: “Siamo felici, è stata una bellissima stagione e la onoreremo fino alla fine ma godendoci questo successo, i ragazzi e lo staff hanno lavorato bene e sodo per raggiungere questo traguardo, e se lo meritano. Oggi più che mai sono contento delle scelte che sono state fatte, dell’arrivo di Franco Tosca che è stato fondamentale, ma anche di tutti gli altri protagonisti“. E prosegue: “Nella mia vita calcistica qualcosa ho fatto e ho vinto, ma gli ultimi anni sono stati parecchio travagliati, a volte ho lavorato dietro alle quinte ma per me c’è sempre stato solo il bene del Gallarate davanti a tutto, è una vittoria che ripaga anche della sofferenza, che ripaga di tutti i sacrifici, ora guardiamo avanti con fiducia e con l’obiettivo di fare bene anche il prossimo anno, Gallarate merita palcoscenici importanti. È chiaro che a conti fatti si cambia categoria, ci saranno delle scelte da fare, ecc, ma faremo di tutto per trascinarci questo spirito ovunque andremo perché è stata davvero la chiave della nostra stagione“.
A lui fa eco il direttore generale Franco Tosca: “È stata un’annata trionfale fin dalla prima giornata, abbiamo incanalato subito la stagione nel modo giusto, volevamo essere protagonisti e ci siamo riusciti, onore agli avversari che ci hanno tenuto testa a distanza, ma oggi abbiamo coronato un bel sogno. Una dedica? Penso soprattutto a Ciro Intermite, è un amico di vecchia data e negli ultimi anni ha dato più di quanto abbia ricevuto, il primo pensiero è per lui“.
Super raggiante ma anche commosso, mister Contaldo: “È il campionato della contestualizzazione e della partecipazione, siamo partiti per ultimi, ad agosto, con 22 giocatori nuovi su 23, ci siamo costruiti questo successo giorno dopo giorno, non è stato facile, ho avuto piena fiducia nella società e fin da subito ho detto che avrei voluto vincere tutte le partite, non l’ho fatto per arroganza ma perchè questo club si aspettava tanto, non le abbiamo vinte tutte, è vero, ma abbiamo vinto comunque il campionato“. “Abbiamo affrontato squadre forti, preparate, con buoni allenatori, ci siamo divertiti e abbiamo vinto con un po’ di anticipo e questo non guasta…sono felicissimo per questi ragazzi perché alcuni arrivavano da una retrocessione, altri da tanta panchina, dobbiamo prendere tutto il buono di quest’anno, sapere che non è sempre facile vincere e farne tesoro per il futuro“. E sulla dedica: “Al mio cane, che non c’è più“.
Infine il capitano, Alessandro Gaballo: “Questa è l’emozione più grande, un gruppo di amici, di ragazzi che si sono spesi l’uno per l’altro dentro e fuori dal campo, abbiamo lottato per questo obiettivo e dire che siamo felici è poco, credo che aver raggiunto la vittoria sia ciò che la città di Gallarate merita ma mi auguro anche sia un punto di partenza per questa società, abbiamo scalato quasi 30 gradini, uno alla volta ogni domenica, e oggi non avevamo bisogno di vincere ma di conquistare ciò che ci siamo costruiti giorno per giorno“. Infine: “La dedica è per mio padre perchè mi guarda sempre dall’altro, per la mia famiglia, sempre presente, per mia figlia che mi supporto e sopporta anche quando perdo, la vivo ancora male, e poi anche per me stesso perché a quasi 39 anni so di essermi tolto delle belle soddisfazioni ma so anche che una gioia così difficilmente mi possa ricapitare“.
I MIGLIORI
Gaballo (Gallarate) 8 – Non ce ne vorrà Catizone, che ha fatto una grandissima partita, non ce ne vorranno nemmeno tutti gli altri, che hanno sigillato un’annata da record con una prestazione corale di livello assoluto, ma il man of the match di questa domenica è il capitano. Perché come ha detto lui a quasi 39 anni viene anche difficile pensare di poter vincere in questo modo l’ennesimo campionato, ma ancor più difficile è immaginare una prestazione da leader di questa portata, con una fame che dovrebbero appendere all’ingresso delle scuole calcio. Un gol dei suoi, una doppietta sfiorata più volte, una sicurezza incredibile in ogni giocata difensiva ed una standing ovation, all’atto della sostituzione, a coronare tutto. E tutto comprendere davvero tutto.
Bartolomei (San Michele) 7 – Deve tenere altissima la soglia dell’attenzione per tutti i 90 minuti, e ovviamente non può essere facile quando sei in casa della corazzata che sta stravincendo il campionato. Ci riesce quasi sempre, ma sopratutto mette a referto 3/4 parate che strappano applausi.
LE PAGELLE
Gallarate: Mattioni 7, Crispo 7, Viganotti 7 (40′ st Hushi 6), Gaballo 8 (30′ st Lazar 6.5), Rossi 7.5, Bino 7 (45′ st Mattavelli sv), Corio 7.5 (44′ st Cesaro sv), Catizone 8, Petruzzi 7.5, Rossoni 7.5, Quartesan 7 (33′ st Calegari 6.5).
San Michele: Bartolomei 7, Agosti 6 (29′ st Bilato 6), D’Amico 6 (15′ st Cardace 6), Sandi 6, Brebbia 5.5 (36′ st Mouaden 6), Canaglia 6, Metti 6, Giani 5.5 (21′ st Placido 6), Jelmini 5.5 (32′ st Colombo 6), Verde 5.5, Kasaka 6.5.
Mariella Lamonica