Gallina vecchia fa buon brodo. E, parlando di Gaspare Cammareri, il brodo è di qualità eccellente. L’attaccante classe ’90 del Cittiglio è ormai un’autentica garanzia per la Terza Categoria e, ancora una volta, si presenta al Premio Varese Sport come autentico mattatore del Girone B con ben 25 gol all’attivo che hanno contribuito al raggiungimento dell’obiettivo di squadra, alias playoff. Intanto, non è una sorpresa trovarlo qui: dopo il secondo posto dell’anno scorso, riuscirà quest’anno ad aggiudicarsi il Pallone d’Oro? Appuntamento a lunedì 5 maggio alle Ville Ponti (ingresso gratuito, vi aspettiamo numerosi!) per scoprirlo.
Gaspare, che giudizio puoi dare sulla stagione a livello personale e di squadra?
“A inizio anni in pochi avrebbero scommesso su di noi. Purtroppo non abbiamo iniziato al meglio, ma siamo cresciuti riuscendo soprattutto a trovare i risultati che meritavamo e, con un girone di ritorno quasi perfetto con una sola sconfitta, siamo riusciti a raggiungere i playoff; il bilancio stagionale non può che essere positivo. A livello personale per me è stata un’annata importante a livello realizzativo, ma sono soprattutto contento di aver contribuito, con i miei gol, all’obiettivo di squadra”.
Secondo te, perché dovresti vincere il Pallone d’Oro? A chi, invece, lo daresti?
“Diciamo che la carta d’identità inizia a farsi sentire (ride, ndr): a 34 anni non è semplice mantenere un livello così alto, soprattutto perché ci sono giovani davvero forti. Forse per questo lo meriterei… ma se dovessi scegliere un giocatore cui darlo non avrei dubbi ad assegnarlo al mio compagno di squadra Ibrahim Cheik Diakitè: è impressionante per quanto è forte”.
A chi dedicheresti il premio in caso di vittoria?
“Senza dubbio lo dedicherei alla mia nipotina Denise che è appena nata”.
TC
