
Non per le statistiche, ma quella di giovedì 17 aprile (anticipo pasquale valido per la 36^ giornata del Girone A di Serie D) a Bra sarà di fatto la prima partita dell’era Alessandro Unghero alla guida del Varese in Serie D. In realtà, come ben documentato, il tecnico promosso dalla Juniores ha già avuto modo di occupare la panchina biancorossa in occasione della bella vittoria contro il Chisola nell’anticipo dello scorso sabato, ma solo da questa settimana ha potuto personalmente condurre i suoi primi allenamenti provando, perché no, a dare anche qualche aggiustamento tattico personale alla squadra ereditata da Roberto Floris.
BRAvi: pronta la festa giallorossa
Già contro il Chisola si è vista una maggior tranquillità in campo da parte di tutti gli effettivi, sintomo che la separazione necessaria dall’ex tecnico ha dato i suoi primi frutti; giovedì a Bra (il campo più difficile di categoria) servirà un’importante prova di maturità per confermarsi e ribadire il proprio valore in quella che doveva essere LA partita e che non lo sarà. Sul piatto della bilancia vanno ovviamente gli grandi meriti giallorossi (la capolista ha già vinto matematicamente il campionato conquistandosi la Serie C) e gli enormi demeriti biancorossi. Il -15 dalla vetta, valori alla mano, è un dato inspiegabile che trova però riscontri oggettivi sul campo: il Bra ha meritato tutto questo, il Varese non è stato in grado di restare sul pezzo sprofondando in un vortice negativo da cui la squadra proverà a uscire nelle ultime tre giornate per centrare i playoff, un traguardo cui, come sottolineato da Unghero post-Chisola, bisogna dare valore. Giovedì intanto il Varese proverà a “rovinare” la festa giallorossa: dopo il trionfo di Imperia, la capolista potrà celebrare l’impresa all’Attilio Bravi insieme ai propri tifosi e una vittoria sul Varese darebbe ulteriore fascino ad una giornata che per i cuneesi sarà indimenticabile. Viceversa, una sconfitta non cancellerà affatto la gioia per aver già raggiunto il professionismo.
Il Varese che non è stato
Poteva e doveva. Ma non è. Il progetto Montanaro-Floris è naufragato, imploso, ed è già un lontano ricordo. Il tandem ds/allenatore era giunto a Varese da Bra con l’intento dichiarato di riportare i biancorossi al professionismo e le premesse erano davvero ottime: sulla carta la squadra si poneva come una delle più forti del raggruppamento e gli investimenti invernali avevano garantito un ulteriore step qualitativo che, almeno inizialmente, aveva portato ad un importantissimo filotto di risultati a gennaio. Il rammarico sta nel fatto di non aver guadagnato nulla ad un Bra altrettanto perfetto, ma è stata Saluzzo la pietra della discordia: da quella sconfitta, forse frutto anche di scelte discutibili a livello tattico (vedi l’esclusione di Valagussa), si è rotto qualcosa. E così si passa al pareggio con l’Asti e ad un altro ko contro il Derthona. E il lunedì dopo l’annuncio a sorpresa: Antonio Montanaro si è dimesso. La scossa arriva contro il Vado (altra squadra all’epoca disastrata a livello di umore), ma è solo un’illusione: le sconfitte con Lavagnese e NovaRomentin, oltre allo scialbissimo pareggio di Chieri (5 punti in sette gare: vincere sempre è impossibile, ma su 21 punti a disposizione almeno 15 erano tranquillamente alla portata… e quel -15 dalla vetta forse non sarebbe esistito regalandoci un big match di fuoco), hanno portato all’inevitabile risoluzione consensuale con Floris. Né direttore sportivo né allenatore torneranno dunque a Bra, squadra che entrambi avevano contribuito a costruire e che ha appena festeggiato quella promozione in C che, nelle idee della scorsa estate, avrebbe dovuto festeggiare il Varese.
Il Varese che è
Il Varese post-Floris si deve quindi leccare le ferite e rimodulare il proprio obiettivo verso i playoff. Traguardo tutt’altro che semplice da conquistare visto che la concorrenza è comunque folta e agguerrita: in particolar modo la post-season assumerebbe ben altro valore per Gozzano e Lavagnese, due delle squadre più in forma del campionato. Se la NovaRomentin, calendario alla mano, sembra sicura della propria seconda posizione, gli scontri diretti delle prossime giornate potrebbero rimescolare le carte in tavola per gli altri tre posti con anche Vado e Ligorna pronte a dire la loro. Il Varese di Unghero farà la sua parte, provando a dare il massimo senza guardare né al calendario né alla classifica.
Di seguito il cammino delle squadre impegnate nella lotta playoff (in MAIUSCOLO le partite casalinghe):
NOVAROMENTIN (65): FOSSANO, Saluzzo, ASTI
VADO (62): Oltrepò, LAVAGNESE, Derthona
VARESE (60): Bra, CAIRESE, Gozzano
LIGORNA (58): Gozzano, turno di riposo, Cairese
GOZZANO (58): LIGORNA, Sanremese, VARESE
LAVAGNESE (57): ASTI, Vado, SALUZZO
Il Varese che sarà
E per il futuro? Le riflessioni in casa biancorossa sono all’ordine del giorno. Unghero si è assunto il compito di traghettare il Varese nel finale di stagione, ma difficilmente (salvo clamorosi scossoni) resterà alla guida della Prima Squadra. Si è fatto il nome di Marco Mariotti (ex Albenga), profilo inevitabilmente legato all’eventuale scelta di Francesco Virdis come direttore sportivo. Ma la lista di candidati non si esaurisce certo qui. Tra i nomi fatti c’è stato anche quello di Alessandro Bratto che ha costruito quest’anno la NovaRomentin guidata dal tandem Gonzalez-Gheller (duo che piace ai tifosi biancorossi). Azzardato “rifugiarsi”, magari anche solo come consulente, nell’esperienza di Davide Raineri? O perché non riabbracciare Andrea Scandola (che nel frattempo ha maturato esperienza dimostrando grandi cose strutturando una Varesina d’altissima Serie D e ricostruendo in extremis una Pro Sesto appena retrocessa)? Nomi e suggestioni non mancheranno di certo nelle prossime settimane, sia per il ruolo di ds che per la panchina. E, a proposito di allenatori, uno dei profili al vaglio sarebbe quello di Marcello Cottafava (ex Vado), tecnico stimato e pronto al salto di qualità. Attenzione anche a qualche possibile ritorno di fiamma guardando al passato. Tra i tanti punti di domanda, la certezza del nuovo Varese (che in mattinata ha annunciato un restyling grafico) è già stata anticipata da Antonio Rosati: “Gli alibi sono le scuse dei perdenti“. Tradotto? Il Varese 2025/26 sarà ancora una volta costruito per vincere; l’augurio è che la vittoria arrivi davvero.
LE COORDINATE DEL MATCH
BRA – CHISOLA: Serie D, Girone A: 36^ giornata
Stadio: Attilio Bravi (Viale Madonna dei Fiori, 91 – Bra, CN)
Fischio d’inizio: 15.00 (giovedì 17 aprile)
Arbitro: Martina Molinaro di Lamezia Terme (Enrico Antonini di Bassano del Grappa – Davide Cavallaro di Rovigo)
CLASSIFICA
1. Bra: 75 punti (GF 67 – GS 19)
4. Varese: 60 punti (GF 45 – GS 31)I PRECEDENTI
(31/01/21) Bra – Città di Varese 3-0
29′ Merkaj (B), 45′ Merkaj (B), 94′ Campagna (B)
(13/06/21) Città di Varese – Bra 0-1
52′ Lala (B)
(21/11/21) Bra – Città di Varese 0-2
48′ Foschiani (V), 57′ Mamah (V)
(03/04/22) Città di Varese – Bra 1-1
20′ aut. Gazo (B), 64′ Pastore (V)
(10/09/23) Bra – Città di Varese 0-0
(10/09/23) Città di Varese – Bra 2-0
57′ Palazzolo (V), 68′ Palazzolo (V)
(10/09/23) Città di Varese – Bra 1-1
79′ Aloia (B), 89′ Lari (V)
Matteo Carraro