
Seconda pesantissima sconfitta in una settimana per la Pallacanestro Varese che, dopo il -41 casalingo subito contro Brescia, cade nettamente 119-92 sul parquet dell’Unipol Forum di Assago contro l’Olimpia Milano (scarto ridimensionato solo dal turnover nel finale di Milano che allenta nettamente la presa).
I biancorossi giocano un buon primo tempo, rovinato da un parziale nel finale di secondo quarto di 0-8 che permette a Milano di allungare sul 63-49. Nulla, però, in confronto al crollo verticale del terzo periodo, tanto per cambiare, che fa crollare Varese a -28 sul 95-67, chiudendo anticipatamente la partita.
Scola lascia la sua postazione a bordo campo a 5 minuti dal termine quando ormai Varese è stabilmente sotto i 30 punti di scarto ed è l’immagine perfetta di una squadra senz’anima che per la seconda volta in una settimana crolla completamente e non può essere considerato una cosa normale, al di là del valore degli avversari.
Al fianco di coach Mandole in conferenza stampa c’è il GM Horowitz, così come dopo Brescia, che fa così il punto sulla posizione della società in questo momento difficile: “Non ci siamo allenati tutta la settimana per fare una partita del genere, siamo frustrati, la nostra aspettativa è che la squadra giochi con energia e segua le indicazioni dello staff e questo non è successo. Dobbiamo essere più concentrati, siamo in una situazione non grave ma difficile. Abbiamo il dovere di fare tutto il possibile per cercare di migliorare questa situazione nel rispetto dei tifosi, che ci supportano costantemente, cercando di mettere nelle migliori condizioni di fare bene giocatori e staff tecnico”.
Poi prende la parola Herman Mandole: “Il risultato parla da sé. Ancora una volta abbiamo dimostrato di essere una squadra incapace di difendere per due possessi di fila. Dobbiamo tornare a fare le cose più semplici. Il problema difensivo è grave e non ci sono scuse. Non si parla di talento ma di energie quando devi difendere e noi non ne abbiamo messe in campo”.
DAL PUNTO DI VISTA TECNICO COSA HA FATTO IMPLODERE LA DIFESA: “Abbiamo fatto molto fatica nella transizione difensiva ed a rimbalzo, ci hanno ucciso sotto questo punto di vista. E’ un problema di squadra che non ha avuto voglia di lottare a rimbalzo. Dobbiamo mettere molta più energia e correre. Se non facciamo questo la stagione diventerà sempre più complicata”.
UNA SQUADRA APPARSA SENZA’ANIMA: “Quando andiamo sotto iniziamo a cercare un colpevole, ci fermiamo e non giochiamo più di squadra e questo non va bene, non possiamo continuare così”.
FATICA A LIVELLO FISICO: “Testa e le gambe vanno insieme. L’energia mentale fa la differenza, ti fa correre qunado sei stanco. Non penso sia un problema fisico, perché abbiamo vinto tante partite nell’ultimo quarto, penso sia più mentale. Non reagiamo alle difficoltà, non abbiamo la forza per farlo. Quando andiamo sotto, crolliamo”.
Alessandro Burin
Foto Ossola