
E’ un momento sportivamente drammatico quello che sta vivendo la Pallacanestro Varese che cade 119-92 contro Olimpia Milano e ritorna prepotentemente nella bagarre salvezza.
Una sconfitta ancora una volta maturata nel terzo quarto, dove i biancorossi crollano per l’ennesima volta in stagione, rientrando dagli spogliatoi senza energie mentali e fisiche. Una squadra senz’anima, per stessa definizione di coach Mandole nella conferenza posta gara, che scatena tutta la delusione e rabbia dei tifosi biancorossi che criticano pesantemente l’operato della società, come scrivono Alessio Ncc Tavecchio: “Eppure la storia insegna…essere stati campioni in campo non vuol dire essere in grado di allenare o di essere dirigenti. E poi basta con la mania di copiare dalla Nba…persino in America sono stanchi della pallacanestro “moderna”. Non è un errore chiedere scusa e cambiare tutto… è mancanza di rispetto verso tutti proseguire con una gestione fallimentare. In qualsiasi azienda ci sarebbe stato il fallimento. Ma nello sport sono tutti arroganti, soprattutto quando sono incompetenti. Complimenti“, Fabrizio Binda: “Non pensavo che il progetto Scola ragionasse solo sulle infrastrutture e le giovanili, disinteressandosi totalmente della prima squadra, quando entrò in PV ero contento credevo molto in lui, invece delusione totale e menefreghismo a fronte di un ego smisurato e un arroganza che mai mi sarei aspettato“, Pippo Varese: “Tutto apposto altri 119. Ragazzi siamo pronti per la A2. Grazie Scola.”, Massimo Colombo: “In una società normale l’allenatore sarebbe stato già messo alla porta… Ma noi purtroppo non siamo una società normale…” e Federico Macchi: “Il punto più basso della nostra storia. Una vergogna senza fine“.
La rassegnazione e la frustrazione sono i sentimenti più presenti tra i supporters biancorossi, come scrivono Gabriele Ferrari: “Noi non siamo Varese. Ora purtroppo anche Scola non è più difendibile. Mandole via“, Andrea Torreggiani: “Basta per favore, abbiate pietà…“, Emanuela Riva: “Vedere questa squadra è una pugnalata al cuore ogni volta…..Ma un minimo di amor proprio queste persone?????Se lavoravano in fabbrica erano già a casa da mo’…..Che vergogna“, Luca Ratti: “Mi avete STANCATO! Non tanto per i 30 punti subiti ma per il solito gioco che chiamarlo gioco è a dir tanto. Corse a mille, tiri al piccione, giocate individuali e tanta tanta confusione. Di Mandole che dire…. Anche qui mi sono stancato di ripetermi” e Laura Luini: “Non meritiamo tutto questo“.
Alessandro Burin