E’ bastato assistere a mezz’ora di allenamento per capire come sia cambiato il mondo in casa Pallacanestro Varese. Il metodo Kastritis è evidente e la squadra sembra averne già assimilato parecchi concetti: intensità di gioco elevatissima, grande aggressività sia sulla palla che nelle altre marcature, tagliafuori a rimbalzo, raddoppi difensivi, circolazione di palla estremizzata in attacco alla ricerca del miglior tiro e tanta, tantissima voce in campo del coach e dei giocatori.

La strada intrapresa, insomma, sembra proprio quella giusta, anche se ora arriva subito un avversario tra i più temibili che Varese potesse incontrare, ovvero la Trapani di Jasmine Repesa. In ottica della sfida che vedrà la palla a due domenica 2 marzo alle ore 20:00 in Sicilia coach Kastritis però si mostra pronto ed emozionato per il suo esordio nel campionato italiano: “In queste prime settimane di lavoro abbiamo provato, come prima cosa, a stabilire quelle che saranno le nostre regole di gioco e la nostra cultura di lavoro quotidiana da sviluppare insieme. Abbiamo cercato di trovare fin da subito la strada migliore per poter raggiungere la vittoria il prima possibile. Il processo, la filosofia, il lavorare l’uno per l’altro sono le cose più importanti che dobbiamo subito cercare di mettere in campo e se lo faremo allora potremo essere soddisfatti a fine partita”.

A CHE PUNTO DEL PROCESSO DI SVILUPPO E’ LA SQUADRA DOPO SOLO UNA SETTIMANA DI LAVORO A RANGHI COMPLETI: “Non so se il tempo che abbiamo avuto a disposizione per lavorare insieme basti per vincere domenica, non è facile cambiare tutto in soli 6-7 allenamenti però sono soddisfatto di come i ragazzi si sono allenati e di come stanno entrando nella nuova metodologia di lavoro che gli viene proposta. Sono veramente ottimista per il nostro futuro, non quanto tempo ci vorrà per arrivare al massimo della nostra completa trasformazione ma sono certo che continuando a lavorare così al termine della stagione saremo dove vogliamo essere e così facendo renderemo felici i nostri tifosi”.

SUL MANCATO ARRIVO DI UN’ALA FORTE DAL MERCATO: “A Trapani giocheremo con i giocatori che abbiamo. Tutti parlano di approccio tattico, che è importante, ma poi ce n’è uno altrettanto fondamentale che è quello legato al cuore, alle regole e ai principi con cui la squadra scende in campo. Per me in questo momento la cosa veramente importante non è tanto il lato tattico quanto quello caratteriale ed emotivo della squadra. Dovremo scendere in campo seguendo il piano partita sul quale abbiamo lavorato, sono convinto che con i ragazzi a disposizione faremo il massimo, come hanno fatto in allenamento. Questa è la cosa davvero importante per me adesso, poi parlando con la società capiremo se c’è la possibilità, in base a quello che offre il mercato, di migliorare la squadra”.

LA DECISIONE DI METTERE FUORI SQUADRA SYKES E JOHNSON: “Sono nuovo e devo prendere quelle che, secondo me, sono le decisioni migliori per il bene della squadra. Ho cercato di capire quali fossero i migliori giocatori, per caratteristiche, con i quali iniziare a lavorare per sviluppare al massimo quella che è la mia filosofia di gioco. Dopo aver discusso con la società abbiamo preso questa decisione anche in virtù dell’esubero di giocatori stranieri presenti in squadra rispetto alla formula del 6+6”.

SULLE SUE EMOZIONI IN VISTA DELL’ESORDIO NEL CAMPIONATO ITALIANO: “Sono davvero entusiasta di iniziare quest’avventura. Al di là di questo, però, la cosa più importante ora non è come mi possa sentire io in vista di domenica ma che la squadra riesca a portare in campo quello che abbiamo provato in queste settimane di allenamento, cercando di conquistare la vittoria per iniziare al meglio quel processo che, alla fine dell’anno, ci deve rendere felici”.

Alessandro Burin

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