Jannik Sinner sarà squalificato per tre mesi: questo è quello che ha deciso l’agenzia mondiale antidoping, confermando di aver raggiunto un accordo con il tennista in merito alla violazione delle norme antidoping che lo avevano portato a essere positivo al Clostebol a marzo scorso. Sinner potrà tornare in campo per gli Internazionali d’Italia che inizieranno il prossimi 7 maggio, salterà però i Masters 1000 di Indian Wells, Miami, Monte-Carlo e Madrid.

La squalifica è iniziata formalmente lo scorso 9 febbraio e terminerà il 4 maggio. L’estate scorsa il numero uno al mondo era stato prosciolto dall’Itia (International Tennis Integrity Agency), ma dopo il ricorso è arrivata la sanzione da parte della WADA che ora lo ha fermato per tre mesi.

La sentenza della WADA specifica come: “Sinner dovrà scontare un “periodo di ineleggibilità di tre mesi per una violazione delle norme antidoping, dopo essere risultato positivo al Clostebol, una sostanza proibita, nel marzo 2024“. Ricordiamo che Sinner era stato trovato positivo a una sostanza proibita in due controlli antidoping effettuati durante il torneo di Indian Wells, ma poi era stato scagionato dall’Itia, come riportato sopra, che aveva confermato che l’assunzione della sostanza era stata involontaria visto che, a seguito di un’indagine, era emerso che la positività era dovuta a una pomata spalmata dal suo fisioterapista.

Ma allora perché Sinner ora viene squalificato? Poiché sebbene l’assunzione del Clostebol sia dovuta alla disattenzione del fisioterapista, “secondo il Codice e in base ai precedenti del CAS, un atleta è ritenuto responsabile della negligenza del proprio entourage“.

Redazione

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